Sfide tra bambini e dottori, guerra tra colori seguita dalla pace, leggende sull’Albero di Natale e centralità della Natività e della speranza: si sono susseguiti nelle Case di Babbo Natale di pediatria (ospedale Pugliese) e oncologia pediatrica (ospedale Ciaccio) che resteranno attive fino al 6 gennaio. Giochi e spettacoli sono stati messi in campo per i piccoli pazienti dall’Associazione ‘Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore’ Onlus in sinergia con ‘Una Rete a Sostegno del Bambino Fragile’ con il supporto di Fondazione con il Sud. Hanno collaborato, inoltre, le insegnanti della scuola secondaria di primo grado ‘Alessandro Manzoni’ di Pontegrande e la bimboteca ‘Il Marmocchio’.
Ieri e lunedì, dopo i saluti di Giancarlo Rossi, esponente dell’associazione, le Case di Babbo Natale di pediatria e oncologia, aperte già agli inizi di dicembre, hanno ospitato danze, recite e giochi. Il laboratorio ‘Artisti in Pigiama’, che include volontari dell’associazione, insegnanti della scuola secondaria di primo grado ‘A.Manzoni’ e dottori, ha messo in scena ‘La Guerra dei colori’, uno scontro tra colori che poi si riappacificano per formare la bandiera della pace. Grazie a una filastrocca, i bambini hanno giocato con le palline che rallegrano Gesù, protagonista del Natale. I piccoli, ma anche i familiari e i dottori, hanno partecipato ad alcuni giochi, il divertimento è proseguito nel pomeriggio di ieri con la bimboteca ‘Il Marmocchio’.
Intanto in questi giorni, nell’atrio di pediatria è stato allestito uno stand, insieme alle altre associazioni che operano in ospedale, per raccogliere fondi per minori in difficoltà (anche oggi e il 23).
L’animazione natalizia in ospedale continuerà fino al 6 gennaio, ma la presenza dell’Associazione ‘Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore’ Onlus non si limita al solo periodo natalizio: l’intrattenimento e il sostegno psicologico a piccoli pazienti e familiari sono garantiti tutto l’anno dal 2001. Oltre alle attività ludiche e di affiancamento psicologico e morale che continua anche fuori dall’ospedale, è attivo uno sportello gestito in sinergia con ‘Una rete a sostegno del bambino fragile’ che, oltre all’Associazione, riunisce altre realtà di volontariato che operano all'interno della struttura ospedaliera.