Un’audizione speciale del violino Girolamo II Amati, di proprietà del Museo Civico Castello Ursino, è prevista sabato 15 dicembre alle ore 12, curata da Edoardo Zosi, nell’auditorium Giovanni Arvedi nella sede del Museo del Violino di Cremona, centro propulsore e storico della liuteria italiana.
Il violino considerato un vero e proprio capolavoro del suono è attualmente esposto e in affidamento al museo cremonese, tra le maggiori istituzioni di storia della liuteria, in un fitto programma di collaborazione tra Istituzioni.
Lo strumento fa parte del patrimonio del Castello Ursino e proviene da una donazione da parte della famiglia catanese Zappalà. Il violino Amati, esposto di consueto nelle sale del Castello Ursino, è stato già a Cremona per l’esecuzione di un attento restauro curato dai famosi maestri liutai Carlson, Cacciatori e Neumann.
Girolamo II Amati è un esempio delle produzioni che lasciò la bottega Amati negli anni appena precedenti la morte di Nicolò, avvenuta nel 1684. Il violino ha un’etichetta originale di Nicolò ma in esso è inequivocabile l’impronta di suo figlio Girolamo II, nato nel 1649. Nicolò era, a quel tempo, ancora il maestro della bottega e era consuetudine che l’ etichetta con il suo nome fosse applicata su ogni strumento di valore realizzato. Il violino si è fortunosamente conservato in buone condizioni a causa di un’inusuale, generosa ed incontaminata quantità di vernice originale, non troppo levigata o lucidata. Rileva, all’occhio dei più esperti, una freschezza di realizzazione particolare, sintomo della giovanile, ma allo stesso tempo matura abilità di Girolamo all’età di 34 anni.
Il museo cremonese terrà sul prestigioso strumento una serie di eventi di studio e di indagini scientifiche.