Aerei da guerra di Ankara hanno colpito obiettivi dell'Isis oltre il confine con la Siria. L'emittente Trt afferma che quattro jet sono
decollati dalla base aerea sudorientale di Diyarbakir e hanno sparato missili contro obiettivi Isis nel villaggio siriano di Havar, oltre il confine della provincia turca di Kilis. Secondo la tv di Stato, gli aerei non hanno violato lo spazio aereo siriano. Nei raid sono stati uccisi almeno 35 militanti dell'Isis. Lo riferiscono i media turchi anche se la notizia non è stata confermata da fonti ufficiali. Dei raid la Turchia ha informato il regime di Assad riferisce il quotidiano turco Radikal.
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha confermato di aver concesso agli Usa di usare la base di Incirlik, nella provincia
meridionale turca di Adana, per condurre operazioni militari contro l'Isis "entro certe condizioni". La conferma di Erdogan è giunta ore dopo che i jet turchi hanno condotto raid contro l'Isis in Siria. Le azioni di oggi sono i "primi passi" nel combattere l'Isis e continueranno. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, dopo i raid condotti da Ankara su obiettivi dello Stato islamico in Siria. Lo riferisce il quotidiano Zaman Daily. Erdogan ha aggiunto che i "gruppi di terroristi" devono abbassare le armi o affrontare le conseguenze, alludendo probabilmente agli arresti che hanno riguardato oltre ai jihadisti anche militanti del Pkk
I raid turchi hanno distrutto tutti gli obiettivi dell'Isis che minacciavano il confine tra Siria e Turchia ha detto il premier turco,
Ahmet Davutoglu, secondo quanto riferisce Al Arabiya
In contemporanea ai raid lanciati dagli F-16 contro militanti in Siria, più di 290 persone sono state arrestate in Turchia in un blitz
anti-terrorismo contro l'Isis e i curdi. Lo riferisce al Arabiya che cita l'ufficio del premier. Nel comunicato si sottolinea che il Paese
"è determinato a combattere tutti i gruppi "terroristici, senza distinzione". Gli arresti fanno seguito ai raid lanciati da Ankara
contro l'Isis in Siria. La Polizia, con l'appoggio degli elicotteri, ha condotto il blitz in diversi quartieri di Istanbul a caccia di
jihadisti, dei membri del Pkk e di altri gruppi terroristici, riferisce il comunicato del governo. L'agenzia Dogan ha poi riferito
che sono stati presi di mira 140 indirizzi in 26 quartieri e che l'operazione antiterrorismo ha coinvolto 5mila poliziotti.
Nel blitz una donna è morta riferisce il quotidiano Hurriyet. La donna, membro del gruppo di estrema sinistra turco Dhkp-c, è rimasta uccisa durante uno scontro con la polizia, mentre gli agenti cercavano di entrare in un'abitazione nel distretto di BağcÕlar per effettuare gli arresti.
Dopo la strage di Suruc la Turchia è piombata in una spirale di violenza. In tre giorni, tre poliziotti e un militare sono stati
assassinati in diversi attacchi rivendicati dal Pkk curdo, che accusa Ankara di aver "collaborato" con i jihadisti nel massacro dei 31 volontari diretti a Kobane. Il Pkk ha anche ucciso un militante dell'Isis a Istanbul e, secondo gli inquirenti, un membro degli
Hezbollah curdi, che hanno risposto con diversi assalti armati alle sedi del partito filo-curdo Hdp, innescando così anche la miccia di uno scontro interetnico. Tutto questo mentre al confine con la Siria scambi d'artiglieria tra esercito di Ankara e miliziani dell'Isis hanno causato un morto su entrambi i fronti. Una situazione sempre più esplosiva, in un momento in cui la Turchia resta ancora senza governo e rischia di andare a elezioni anticipate.
In un comunicato, l'ufficio del premier Ahmet Davutoglu ha spiegato che i bombardamenti sono durati circa cinque minuti e che gli aerei non sono entrati nello spazio aereo della Siria. I raid sono stati compiuti mentre Davutoglu era impegnato in un incontro notturno sulla sicurezza.
L’operazione antiterrorismo ha interessato anche la provincia di Sanliurfa, dove si trova Suruc, dove, lunedì scorso, è stato compiuto un attacco kamikaze che ha provocato la morte di almeno 32 persone.
Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Anadolu, nella provincia, sono state arrestate 35 persone legate al Pkk. Un blitz è scattato anche nella stessa Suruc, ma non è chiaro al momento se abbia portato ad arresti. Dalle prime mosse compiute dalla Turchia, pare che più che combattere lo Stato islamico si voglia tentare di far fuori definitivamente il "problema" curdo, anche perché non ci si deve dimenticare che, in passato, il governo turco ha favorito lo Stato islamico proprio in funzione anti-curda.
I raid partiti dalla Turchia, ha commentato il primo ministro turco, Ahmet Davutoglu, hanno distrutto tutti gli obiettivi che minacciavano il confine turco-siriano. Ha poi aggiunto che le operazioni andranno avanti. Il presidente Erdogan ha aggiunto che si tratta solo dei "primi passi" nella lotta contro l'Isis.