Le domande dei contributi straordinari sono 1030. C’è stato in questi anni un aumento progressivo. Nel 2009 erano intorno a 600 e poi man mano in circa 4 anni sono quasi raddoppiate. Se è stabile il numero dei richiedenti anziani e disabili, l’aumento notevole delle domande riguarda prevalentemente la fascia degli adulti e dei nuclei familiari. Le famiglie sono quelle che più hanno subito i contraccolpi della crisi. Gli ammessi sono stati 780 e la somma impegnata è di 181.330 Euro.
I Servizi Sociali hanno elaborato, sulla base delle domande pervenute, anche alcuni dati sulle condizioni familiari e socioeconomiche dei richiedenti.
Le famiglie monogenitoriali sono 160, quasi il 30% delle famiglie con minori. Si tratta di madri sole (vedove, nubili o separate) con figli. Altro dato importante sono le domande presentate da persone sole (180), di cui le donne sono la maggioranza. Significativa è l’età dei richiedenti: il 50% è costituito da persone che vanno da 31 a 50 anni; il 25% da persone cha vanno da 51 a 65 anni. La medesima percentuale per le domande di coloro che hanno oltre i 65 anni e di coloro cha vanno da 18 a 30 anni (il 13%).
L’affitto casa ha una grossa incidenza nella richiesta di aiuto e la metà dei richiedenti vive in casa in locazione. Circa un quarto vive in casa di proprietà o in uso gratuito o popolare. Ma sono 100 i nuclei familiari (prevalentemente madri nubili con figli) che vivono con la famiglia di origine. E 52 le famiglie ospitate presso altri nuclei.
Le domande presentate da stranieri sono raddoppiate (ora sono 29) e sono raddoppiate anche quelle di coloro che hanno pene detentive domiciliari (33 le istanze presentate).
I dati sono sempre riferiti al numero delle domande e non possono avere un valore assoluto. Costituiscono comunque un elemento significativo di analisi.
“Sono dati importanti – dice l’Assessore Paolo Cascavilla – che giustificano le priorità stabilite dalla Pubblica Amministrazione: le famiglie monogenitoriali, le gravi patologie, particolari eventi dannosi che hanno compromesso l’equilibrio familiare. E’ importante sottolineare due dati: le donne sole con minori, ben 160; e l’altro: 152 nuclei che vivono con la famiglia di origine o sono ospitati presso altri parenti. Sono forme di povertà, nuove fasce di popolazione che chiedono aiuto e soprattutto percorsi di autonomia. Sono dati che dimostrano che non corrisponde affatto al vero che i contributi vanno a persone che non ne hanno bisogno!”.
Il Sindaco, Angelo Riccardi sottolinea che “i dati riportati sono da valutare con attenzione. Per venire incontro alle nuove esigenze quest’anno abbiamo aumentato la somma messa a disposizione. Oltre 20.000 Euro in più rispetto allo scorso giugno. Tutti fondi comunali. Ci rendiamo conto però che è poca cosa e che il nodo fondamentale è lo sviluppo ed è su questo versante che dobbiamo moltiplicare gli sforzi, anche per sostenere il lavoro del Servizio Sociale che deve concretizzarsi in percorsi di autonomia, raggiungibile solo con il lavoro”.