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Petros Kapsaskis  è il fondatore dell’Istituto Ellenico per la Diplomazia Culturale, costituito il 25 marzo 2017; una Fondazione che vede coinvolti giovani di notevole levatura intellettuale e di buona volontà, nel progetto condiviso di valorizzazione e diffusione della Cultura ellenica nel mondo.

L’Istituto della diplomazia Culturale ha lo scopo di promuovere all’estero l’immagine della Grecia e la sua cultura, classica ma anche e soprattutto contemporanea, mediante l’organizzazione, la gestione e la promozione di attività culturali, artistiche o ricreative di particolare interesse sociale.  l’Istituto Ellenico della diplomazia Cultura aspira a diventare il punto di riferimento per la promozione della cultura ellenica su tutto il territorio italiano ed all’estero, facendo rete con le istituzioni pubbliche e private che condividono i medesimi valori

Ora la diplomazia culturale oltre ad Ancona e in Calabria arriva a Roma e apre il suo Ufficio. Presidente della diplomazia culturale di Roma è Kostantina Pilafa che ci ha concesso un'intervista in esclusiva per il corriere del Sud :

1) Chi e Kostantina Pilafa, e come sei finita in Italia ? Per studio o per lavoro ?

Sono nata e cresciuta ad Atene, e da parte di mio padre ho radici in Asia Minore, che faccio del mio meglio per mantenere. Ho fatto gli ultimi due anni di liceo a Heraklion (Creta) e poi sono tornata ad Atene per studiare Educazione Pre-scolare, e mi sono specializzata in Bisogni Educativi Speciali con un focus sull’Ippoterapia. Mentre studiavo, allo stesso tempo lavoravo come maestra. E’ in quel periodo che ho capito che c’è qualcosa che non va con il sistema educativo in Grecia, e che il problema nasce da un vuoto culturale, perché anche l’educazione e l’istruzione fanno parte della cultura. Ho deciso quindi di tornare a studiare per trovare delle risposte a questi problemi, e ho preso un’altra laurea, in Civilizzazione Europea. Mi sono poi trasferita in Italia per studiare Diplomazia Pubblica e Culturale all’Università di Siena e ho avuto la fortuna di avere il Professor Richard Higgott e il Professor Pierangelo Isernia come relatori della mia tesi, che mi hanno incoraggiato a svolgere una ricerca originale invece di una compilazione. Sono in Italia dal 2020, ma i legami con questo Paese sono molto più vecchi. Mia mamma ha studiato Farmacia all’Università di Siena, e alcuni dei suoi migliori amici erano italiani. Quindi ho sempre sentito grande vicinanza con la cultura italiana.

2) Come avete deciso con Petros di aprire a Roma un centro per la diplomazia culturale ? E come sei stata scelta di essere il Presidente

Ho finito la mia Laurea Magistrale a dicembre 2022, ma purtroppo subito dopo sono dovuta rientrare in Grecia a causa della perdita dei miei genitori. Dopo alcuni mesi sono tornata in Italia e ho visto l’annuncio per un tirocinio presso l’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale. Ho fatto il colloquio proprio con Petros; siamo rimasti a telefono per circa due ore, tanto che da un certo punto in poi mi sono scordata la natura della conversazione! Abbiamo parlato di tutto, dalla filosofia alla politica globale, e alla fine Petros mi ha proposto di aprire la sede di Roma dell’Istituto. Petros ha un forte legame con la città di Roma e stava proprio cercando una persona adatta per aprire questa sede. Per me è stata una grande sorpresa, ma Petros mi ha mostrato fiducia e io, dopo averci pensato, sono stata entusiasta di accettare.


3) esiste ad Ancona un altro centro avete collaborazione o ogni centro è autonomo ?


In Italia ci sono altre due sedi, una ad Ancona e una in Calabria. Quella di Ancona, che è sotto la presidenza di Haris Koudounas, è stata la prima ad essere aperta fuori dalla Grecia. Ogni sede è autonoma ma collabora con le altre per scambiare idee e organizzare eventi, non solo in ambito italiano, ma anche internazionale. Abbiamo tutti esperienze e background diversi, e questo ci permette di trarre ispirazione gli uni dagli altri. E’ davvero una grande fortuna, e il grande vantaggio dell’interdisciplinarietà.

4 ) quali sono i tuoi programmi avendo presentato il centro da poco dove sono stato presente , e quali sono le strategie e le iniziative per fare funzionare questo centro ?


Per poter rispondere a queste domande, vorrei innanzitutto spiegare che cos'è la Diplomazia Culturale, perché non tutti sono familiari con la distinzione tra Diplomazia tradizionale e Diplomazia Culturale. La Diplomazia Culturale non è un concetto nuovo, infatti la proiezione della cultura nazionale all'estero, o "esportazione della cultura nazionale", come la chiama il Prof. G. Paschalidis, fa parte delle politiche estere delle potenze europee dal 1870 circa. Nella prima metà del XX secolo, tutte le potenze europee hanno iniziato a utilizzare la cultura nazionale come strumento di proiezione esterna; la Diplomazia Culturale è diventata una questione di interesse nazionale e si è gradualmente istituzionalizzata. Solo nell'ultimo decennio le cose sono cambiate: la Diplomazia Culturale non è più uno strumento per "conquistare cuori e menti" a fini strategici, ma è andata oltre. La Diplomazia Culturale contemporanea può essere vista più come una cooperazione a lungo termine e come una condivisione di valori e fiducia che va al di là delle agende governative. Di conseguenza, attraverso il dialogo e la comprensione reciproca, riusciamo a costruire basi più profonde con altre culture.

Quindi, per rispondere alla sua domanda, il nostro piano è quello di costruire ponti trovando o evidenziando elementi condivisi tra Grecia e Italia e, soprattutto, di creare una rete di partner creativi a lungo termine in ogni campo. Per la nostra inaugurazione abbiamo scelto di organizzare una conferenza, alla quale ci avete onorato con la vostra presenza. Il titolo di questa conferenza era "Under the Same Sky" (“Sotto lo stesso cielo”), infatti il cielo è sempre stato un simbolo di speranza e di desiderio. Ogni volta che abbiamo bisogno di riprendere fiato o di riposare gli occhi, abbiamo la tendenza a guardare le stelle. Per noi questo significa che, nonostante i nostri confini geografici, siamo sempre interconnessi, e guardiamo in alto cercando di trovare i nostri pezzi mancanti.

Per quanto riguarda i progetti futuri, vorrei condividerne uno in particolare. Nel 2024 ricorre il 200° anniversario della morte del grande poeta romantico Lord Byron, che ha dato la vita per l'indipendenza della Grecia. Pertanto, vorremmo organizzare un evento il prossimo marzo, per onorare questo straordinario filelleno che morì a Messologhi.

5) Sei autonoma o avrai collaborazione con Atene ?


Siamo connessi con Atene, ma con un alto grado di autonomia. Petros è comunque molto presente e disponibile. Sicuramente ci saranno occasioni di collaborare e organizzare eventi congiunti.

 

BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEL FONDATORE  PETROS KAPSASKIS

Peter (Petros) Denis Kapsaskis è nato ad Atene, ma la sua famiglia proviene da Zante (isola ionica della Grecia), dove si stabilì intorno al 1534. Ha vissuto sette anni a Roma, dove ha compiuto gli studi medi e superiori; ha frequentato la “Panteion University of Athens” dove si è laureato in Scienze Politiche e Storia. Successivamente ha lavorato presso il Ministero degli Affari Esteri e l’Accademia Diplomatica di Atene, (nel settore del diritto del mare). In seguito, dopo aver completato il servizio militare, si è trasferito a Londra, dove ha lavorato come stage all'Ambasciata Greca a Londra ed ha completato con successo i suoi studi post-laurea in Sicurezza e Geopolitica al “Royal Holloway University of London”. Ora sta proseguendo i suoi studi con il dottorato sulla Diplomazia culturale e la Politica estera. Nel 2017 ha fondato l’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale.



Sabato 28 ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza, nell'ambito della VI edizione del Vicenza Opera Festival, la Budapest Festival Orchestra diretta dal maestro Iván Fischer è stata protagonista di un concerto dal titolo “Musica Degenerata”, ovvero la musica proibita all'epoca del Terzo Reich. Ad affiancare l'orchestra ungherese sono stati due solisti d'eccezione: il violista Maxim Rysanov e la voce di Nora Fischer.
Il programma disegnato dal maestro Fischer comprende brani di compositori che subirono l’ostracismo del regime nazista come Hanns Eisler, Paul Hindemith, Erwin Schulhoff e Kurt Weill.
Eisler, allievo di Schönberg e amico di Bertold Brecht, fu costretto a lasciare la Germania nel 1933 e trascorse poi una quindicina d'anni peregrinando fra vari paesi europei e gli Stati Uniti. Rientrò nel 1949 stabilendosi nella parte di Berlino controllata dai sovietici.
Le opere di Hindemith, un pilastro del repertorio contemporaneo, furono inizialmente esaltate dal regime nazista, ma nel 1938 vennero incluse nel triste elenco della “musica degenerata”. È del 1935/36 il Concerto per viola e piccola orchestra da camera “Der Schwanendreher”, nel quale i temi arcaici germanici sono elaborati da Hindemith in una forma magistralmente moderna.
Sorte peggiore toccò a Erwin Schulhoff, autore cecoslovacco di origine ebraica che nel 1941 fu internato nel campo di concentramento di Wülzburg ove trovò la morte l'anno successivo.
Infine Kurt Weill – celebre il suo binomio con Bertold Brecht – che dopo Parigi e Londra trovò riparo negli Stati Uniti ove trascorse il resto della sua vita.
Il concerto della Budapest Festival Orchestra testimonia ancora una volta il forte impegno sociale del maestro Fischer, artista che attraverso il linguaggio universale della musica si pone l'obiettivo di trasmettere al pubblico messaggi profondi che parlano di inclusione, convivenza, solidarietà e pace. Ne sono un esempio i concerti nelle sinagoghe abbandonate, gli eventi pensati per le nuove generazioni di ascoltatori e per gli anziani, gli spettacoli musicali dedicati ai bambini affetti da autismo e alle loro famiglie. Anche a Vicenza, nei giorni del Festival, Iván Fischer ha deciso di portare la musica della sua orchestra fra coloro che non possono ascoltarla dal vivo. Due quartetti d'archi composti da strumentisti della Budapest Festival Orchestra si sono infatti esibiti venerdì 27 per gli ospiti della casa di riposo “Ottavio Trento” e per i degenti e il personale sanitario dell'Ospedale Civile.
«Quest’anno il nostro concerto sarà incentrato su una pagina davvero speciale della storia della musica – scrive il maestro Fischer nel programma di sala – la “Entartete Musik”, ovvero la “Musica degenerata”, come veniva chiamata dalle autorità del regime nazista tedesco negli anni Trenta.
Eseguiremo musiche scritte da compositori che furono banditi e ridicolizzati dai nazisti o

per le loro origini ebraiche, o a causa del loro pensiero di Sinistra. All'epoca questi lavori erano considerati dannosi e decadenti e i loro autori furono censurati e ridotti al silenzio. Oggi scopriamo invece quanto questa musica sia meravigliosa. E anche molto divertente! Io penso che la musica debba avere un unico aspetto politico: promuovere la comprensione e la comunicazione tra persone diverse. Ma a volte i regimi cercano di usarla per i loro scopi e la dividono in buona e cattiva musica.
Dunque ho pensato che sarebbe stato giusto eseguire i brani di questi autori nel magnifico Teatro Olimpico, che oltre alla sua incomparabile bellezza è anche un tempio della libertà e della tolleranza. Palladio e Scamozzi costruirono questo teatro per gli artisti che sarebbero venuti dopo di loro, quindi sono sicuro che sarebbero felici di ascoltare la musica di questi eccellenti compositori del XX secolo.
Sono altrettanto sicuro che il programma piacerà molto al pubblico e che tutti si renderanno conto di quanto folle sia stato proibire l'ascolto e la diffusione di questi capolavori».

Dal 2 al 28 novembre Roma svela il suo legame con le culture nordiche per la 2a edizione di Novembre Nordico. Tracce nordiche a Roma promosso dalle Ambasciate di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, il Circolo Scandinavo e i quattro Istituti culturali e scientifici nordici: l’Accademia di Danimarca, l’Istituto di Finlandia a Roma, l’Istituto di Norvegia in Roma, l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, che si uniscono in questa occasione per divulgare un ricco programma di iniziative per valorizzare il legame storico dei Paesi Nordici con la città di Roma e per creare nuovi momenti di scambio attraverso mostre, conferenze, concerti e proiezioni. Novembre Nordico. Tracce nordiche a Roma offre una panoramica della cultura nordica, più di 20 eventi in tutta la città di Roma, molti gratuiti, spaziando tra l’architettura, l’arte visiva, la poesia, la musica, la ricerca, il cinema. Dopo il successo dello scorso anno saranno a Roma artisti, registi, ricercatori, accademici e musicisti nordici per presentare i loro lavori, e verranno anche celebrate figure storiche di rilievo: da scrittori come Stig Dagerman e drammaturghi e autori come Henrik Johan Ibsen, designer come Harri Koskinen e i salotti culturali internazionali storici, e ancora mostre, proiezioni e appuntamenti per apprendere le lingue nordiche. La rassegna è inoltre occasione per raccontare numerosi luoghi a Roma particolarmente importanti per gli esponenti del mondo nordico come il Cimitero Acattolico, Palazzo Corsini, Palazzo Capranica, la Residenza dell’Ambasciatore di Svezia. Attraverso una mappa interattiva online è possibile riscoprire le tracce nordiche in città, una guida nel programma e nei luoghi di Novembre Nordico.

Per questa edizione Novembre Nordico viene anticipato da una piccola anteprima di due eventi a fine ottobre. Il 26 ottobre la Residenza dell’Ambasciatore di Svezia ospita la presentazione (in lingua inglese) del romanzo Kvinnokungen (Il Re donna), il nuovo libro della scrittrice svedese Kristina Sjögren, sulla Regina Cristina di Svezia che fu la prima donna a diventare monarca in Svezia (1632-1654) e in seguito, dopo la sua abdicazione, diventò una grande protagonista della vita culturale romana oltre icona di stile, il suo approccio alle questioni di genere fu rivoluzionario. Il 27 ottobre inaugura la mostra personale di Nina Torp METHODS OF PATTERNMAKING / Between knowing and speculation presso il Museo delle Origini della Sapienza Università di Roma. Nella sua prima mostra personale in Italia, l'artista norvegese Nina Torp presenta un video, sculture e interventi in tessuto, legno, carta e ceramica, che indagano le possibilità interpretative del campo dell'archeologia. Il progetto, in mostra fino al 22 dicembre, fa parte del "The Farfa Valley Project", un progetto di scavo archeologico interdisciplinare di grotte utilizzate nel Neolitico nell'area laziale. Nina Torp terrà anche un talk il 10 novembre in cui approfondirà il suo progetto biennale di collaborazione interdisciplinare con Cecilia Conati Barbaro e il Museo delle Origini dell'Università Sapienza di Roma.

Dal 31 Ottobre al 5 Novembre va in scena lo spettacolo Sinfonia d'autunno, un omaggio al celebre maestro svedese Ingmar Bergman con la regia di  Rosario Tronnalone al Teatro di Documenti di Roma. La musica diventa l’unico linguaggio con il quale le protagoniste sono in grado di comprendere e col quale comunicare. Ciò appare con solare evidenza nella scena chiave della doppia esecuzione del preludio, metafora del rapporto che lega e separa madre e figlia.

La rassegna si apre ufficialmente il 2 novembre presso l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma con la mostra di Sophie Westerlind dal titolo She affect us, indeed. Sophie Westerlind (Stoccolma, 1985) costruisce un corpus pittorico che, a partire da fotografie inedite e d’archivio, ritrae soggetti dislocati nei luoghi che l’artista ha frequentato e vissuto durante gli ultimi dieci anni. Il risultato è una geografia fatti di affetti e ricordi, che suggerisce una riflessione sul ruolo politico e identitario dell’Europa contemporanea.

Per gli amanti dell’architettura, lunedì 6 novembre presso l’Institutum Romanum Finlandiae di Villa Lante al Gianicolo si tiene il seminario su Reima Pietilä, architetto e teorico finlandese: L'interno dell'esterno nell'architettura finlandese in occasione del centenario della sua nascita. L'accademico Reima Pietilä (1923-1993) è conosciuto come una figura eccezionale nel campo dell'architettura finlandese e internazionale. Novembre Nordico è l'occasione ideale per approfondire i suoi legami con l'Italia, a partire dagli archivi, tra cui quello personale di Helsinki e alcuni archivi italiani come la Fondazione Bruno Zevi e l'Archivio Progetti IUAV di Venezia. Lo stesso giorno, lunedì 6 novembre, per gli appassionati di teatro e letteratura, presso l’Istituto di Norvegia, si tiene la conferenza su Henrik Johan Ibsen con il Prof. Giuliano D‘Amico  (Centro di studi ibseniani, Università di Oslo), la Prof.ssa Maria Cristina Lombardi (Università L’Orientale, Napoli). Il dott Stanislao de Marsanich, presidente dei Parchi Letterari, rappresenterà il Parco letterario dedicato a Ibsen a Skien, in Norvegia.

Segue l’8 novembre la conferenza con il prof. Francesco D’Angelo Dalla Norvegia a Gerusalemme: il viaggio di re Sigurd Jórsalafari (1107-1111) presso l’Istituto di Norvegia a Roma. Ricercatore in storia medievale e Guest researcher all’Istituto di Norvegia in Roma, D’Angelo farà rivivere al pubblico il viaggio straordinario che fece il re norvegese Sigurd Magnússon, il primo sovrano cristiano a visitare la Terrasanta dopo la crociata di Gerusalemme. Dall'Inghilterra alla Spagna musulmana, dalla Sicilia a Gerusalemme, fino a Costantinopoli: uno degli episodi meno conosciuti e più affascinanti della grande storia delle crociate che unisce ai tratti tipici delle scorrerie vichinghe a quella tensione spirituale di cui è permeata tutta l'epoca, e che farà guadagnare al suo giovane protagonista fama imperitura.

Immancabili protagonisti nel programma di Novembre Nordico sono i concerti di musica classica, il primo il 9 novembre al Teatro Palladium vede come protagonista il giovane talento norvegese Tiril Holand insieme ad Alessandro Guaitolini, violoncello solista, Roma Tre Orchestra (archi) e Alessandro Alonzi, direttore e cembalo ne “La gloria del Barocco”. Tiril Holand (classe ‘99) a 14 anni è stata ammessa al programma per talenti Giovani Musicisti a Trondheim, ricevendo nello stesso anno una borsa di studio dalla Helgeland Sparebank. È stata selezionata come solista per Giovani Solisti dell'Helgeland due volte - a 15 e 19 anni - con il Concerto per violoncello di Elgar. Il concerto propone un viaggio alla scoperta di due dei più grandi compositori del periodo barocco, Luigi Boccherini e Antonio Vivaldi. Per chi volesse regalarsi una gita fuori porta, gli stessi musicisti suoneranno anche il 5 novembre nella Chiesa di San Silvestro a Viterbo.

Sempre il 9 novembre porte aperte alla Residenza dell’Ambasciatore di Svezia per un evento di letteratura e storia, accompagnato da un aperitivo light. La sovrintendente di Villa San Michele a Capri, Kristina Kappelin, farà conoscere l’affascinante storia del noto medico e scrittore svedese Axel Munthe (1857–1949) e la sua opera Villa San Michele, ancora oggi un posto magico e punto di riferimento per artisti svedesi e italiani. Durante la serata Tomas Bacoccoli, imprenditore e scrittore italo-svedese, presenta il suo libro “Ritorno in Umbria”, in cui racconta come staccarsi dalla quotidianità che viveva a Stoccolma per trasferirsi con tutta la famiglia in un vigneto fatiscente a Corciano per prendersi cura del padre malato di Alzheimer.

Il calendario riprende dopo pochi giorni, giovedì 16 novembre con un evento dedicato a Harri Koskinen, uno dei designer finlandesi contemporanei più famosi al mondo, protagonista della conferenza ospitata presso la Rinascente Roma Tritone a cura di Arianna Callocchia. Koskinen presenta in esclusiva e in anteprima per l’Italia, una selezione di alcuni dei suoi progetti di product ed interior design signicativi per il loro approccio sostenibile. Durante l’incontro verrà presentato anche l’approccio di Artek alla sostenibilità attraverso gli iconici sgabelli Stool 60, progettati da Alvar Aalto nel 1933. L’azienda finlandese fabbrica da 90 anni questo leggendario oggetto di design.

Si prosegue con la musica, il 18 Novembre si esibisce alla Casa del Jazz il Cecilia Sanchietti Swedish Quintet. COLOURS è il nuovo album di Cecilia Sanchietti, batterista e compositrice italiana con base in Svezia e in Italia, che uscirà il prossimo gennaio con l’etichetta Parco della Musica Record.  Il risultato di questo lavoro è un suono elettrico, jazz/world music, vicino alle atmosfere lounge rock. E per chi ama le gite fuori porta, lo stesso giorno Novembre Nordico si sposta a Tolfa (RM) per il Tolfa Gialli&Noir, festival letterario dedicato al genere giallo, in cui Helene Flood, psicologa e scrittrice norvegese, presenta il suo primo romanzo, La terapeuta, già stato venduto in ventitré paesi ancor prima della pubblicazione in Norvegia ed è stato nominato per il Norwegian Booksellers’ Prize nel 2019.

Il 21 novembre presso la Residenza dell’Ambasciatore norvegese si terrà l’evento In The Garden of Arctic, a cura della Reale Ambasciata di Norvegia, un evento prezioso per presentare il prossimo lavoro dello scrittore e giornalista Davide Sapienza. In the Garden of Arctic fa parte di ARCTICulation - titolo generale del programma ufficiale di Bodø 2024 - Capitale Europea della Cultura. L’evento prevede una conferenza con l’introduzione dell’Ambasciatore norvegese Johan Vibe, la presentazione del progetto di Davide Sapienza con la moderazione di Lorenzo Pavolini, e l’intervento del Teatro Nordland per presentare “The Trail Way”, progetto di interventi culturali lungo la ferrovia del Nordland. Inoltre si potrà partecipare a brevi percorsi fotografici con Davide Sapienza nel giardino della residenza, sulle orme dei quattro cammini geopoetici che faranno parte del programma di Bodø 2024. A cavallo tra geografia, natura, poesia e storia, In the Garden of Arctic svela l’Artico come un luogo vicino, un destino comune, un giardino pronto ad accogliere e coinvolgere nella sua stratificata bellezza, da Roma fino a Bodø. Sapienza, in collaborazione con il Nordland Teater e il Nordland Nasjonalparksenter, racconta l’Artico come luogo di complessità, di storie intrecciate e sottili sensibilità (geo)poetiche.

Sempre il 21 novembre si tiene presso l’Istituto di Norvegia in Roma la Conferenza su Santa Birgitta di Svezia nella Roma medievale. “St. Birgitta of Sweden in medieval Rome: On the trail of two English superfans, Cardinal Adam Easton and Margery Kempe” con la borsista in residenza Prof. Laura Saetveit Miles, Università di Bergen professoressa presso il Dipartimento di Letteratura Britannica e Lingue Straniere dell'Università di Bergen (UiB), Norvegia.

Il 22 novembre l’Ambasciata di Finlandia & Institutum Romanum Finlandiae presentano in anteprima, presso il Cinema Nuovo Olimpia, il film Fallen leaves di Aki Kaurismäki, il celebre regista finlandese, premiato a maggio al Festival di Cannes con il Prix du Jury, il Premio della Giuria. Il film (in lingua originale con sottotitoli in italiano) narra la storia di un uomo e una donna che si incontrano per caso nella notte ad Helsinki e cercano di trovare il primo, unico e definitivo amore della loro vita. Sempre il 22 novembre il fotografo danese di fama mondiale Søren Solkær presenta in un talk Black Sun: il magnifico viaggio degli storni dalla Danimarca a Roma i suoi due libri fotografici "Black Sun" e "Starling"negli spazi dell’ Accademia di Danimarca. Ispirandosi alla pratica divinatoria degli antichi romani nella lettura del volo degli uccelli in stormi, Søren Solkær ha trascorso sei anni seguendo e fotografando la migrazione degli stormi dall'Irlanda e l'Inghilterra, passando dalla Danimarca e dai Paesi Bassi fino alla Sardegna, a Roma e alla Catalogna. Negli ultimi tre inverni si è trovato in cima ai tetti di Roma che offrivano una vista sui punti di raccolta più popolari per i milioni di stormi che arrivano nella Capitale ogni sera nel periodo invernale.

Il 23 novembre gli spazi del Circolo Scandinavo accolgono Cent’anni di Stig Dagerman: un racconto a più voci a cura degli studenti di Scandinavistica di Milano. La letteratura di Stig Dagerman, genio ribelle e tormentato, anarchico convinto e inquisitore della contemporaneità, vive ancora in articoli, poesie e prosa, a 100 anni dalla sua nascita. L’incontro si propone di restituire questa pluralità in una presentazione a più voci fatta da testimonianze biografiche e letture di testi al fine di comprendere le svariate e personali immagini dell’autore.

Sabato 25 novembre, porte aperte alla Scuola Finlandese di Roma (Rooman Suomi-koulu). In programma una lezione sulle feste e tradizioni finlandesi, la possibilità di partecipare alle attività della scuola e un assaggio dei più famosi “schiaffi alla cannella” (korvapuustit) di Roma, accompagnati da un buon caffè finlandese.

Il 26 novembre al via i corsi online di lingue nordiche (svedese, norvegese, danese, finlandese e islandese) promossi dall’Istituto Culturale Nordico. Durante il laboratorio introduttivo di lingue nordiche si possono imparare tante piccole curiosità, modi di dire e qualche frase.

Luisella Sari, esperta di filologia germanica e storia scandinava farà luce su tre secoli di storia scandinava definiti "Epoca vichinga". Superando lo stereotipo cui la fama li ha condannati, Sari nel corso del suo intervento ne presenta un ritratto fedele, riportandoli dalla dimensione del mito a quella della realtà attraverso il supporto di dati archeologici e di informazioni ricavabili dalle iscrizioni runiche, le uniche fonti scritte lasciate dagli uomini e dalle donne di quei secoli nella loro lingua e di cui la Svezia è particolarmente ricca.

Il programma si chiude martedì 28 Novembre presso l’Accademia di Danimarca con il talk del regista danese Bjarke Underbjerg sul processo creativo del suo documentario ibrido EUPHORIA, nel quale racconta la storia di cinque giovani donne che attraversano il continente europeo.

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