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Allagamenti a Roma, i PM indagano

La Procura di Roma indaga sui disagi registrati in città dopo la forte ondata di maltempo. Il fascicolo per ora sarà senza ipotesi di reato ma non si esclude che dopo i primi accertamenti, si possa ipotizzare una serie di reati tra cui il disastro colposo. Il fascicolo si basa anche sugli esposti, come quello annunciato dal Codacons. Ieri si è allagato il tratto del Gra intrappolando numerosi automobilisti. Inoltre la linea della Metro A è ancora interrotta in un tratto a causa di allagamenti. Numerosi i disagi legati ad alberi abbattuti, ad allagamenti di strade e a voragini causate dal nubifragio. Nei mesi scorsi i pm del gruppo incolumità pubblica, coordinato dal procuratore aggiunto Roberto Cucchiari, hanno avviato indagini sui danni del maltempo a Prima Porta e Torrino.

La Protezione civile di Roma è al lavoro per disostruire tombini e caditoie, far defluire allagamenti stradali, rimuovere frane, tronchi d'albero e rami divelti e favorire le condizioni per il ripristino della normale viabilità stradale.  "Azioni come allacciamenti fognari, pulitura delle caditoie e altre azioni importanti di manutenzione posso essere intraprese non appena il bilancio sarà approvato ed è per questo che io con ansia crescente chiedo di arrivare al voto in aula già dallo scorso aprile", commenta il sindaco di Roma Ignazio Marino.

Alla luce delle varie segnalazioni secondo l agenzia ansa che dovessero arrivare all’attenzione dei pm di piazzale Clodio, potrebbe essere formulato il reato di disastro colposo. Ma quello giudiziario non è che uno dei "fronti" aperti dal maltempo che sta pesando sull’Italia in queste ore. Vi è anche la polemica politica. "Sarebbe auspicabile che il sindaco Marino, fra un gay pride e una partecipazione alla giornata dell’orgoglio rom, passando per il rifiuto a prendere parte alla manifestazione per la liberazione dei mrò, si preoccupasse anche ogni tanto, magari a tempo perso, di Roma - commenta il deputato azzurro Luca D’Alessandro - la città, infatti, sotto la sua guida è ormai disastrata, come neanche nei periodi bui del Medioevo cade a pezzi".

"Nonostante l’allerta meteo fosse già conosciuta - tuona Dario Rossin, secondo il quaotidiano il Giornale vice presidente della commissione Ambiente di Roma - appare chiaro che i disagi del passato non hanno insegnato nulla a questa amministrazione che si trova sempre impreparata soprattutto sul fronte della prevenzione". Nel mirino la (disastrosa) amministrazione del sindaco Ignazio Marino."Azioni come allacciamenti fognari, pulitura delle caditoie e altre azioni importanti di manutenzione possono essere intraprese non appena il bilancio sarà approvato", ha precisato il primo cittadino della Capitale. "Dobbiamo iniziare un piano di manutenzione ordinario e straordinario - ha ribadito Marino - e ci sono molte azioni che spero vengano intraprese al più presto: gli allacciamenti fognari che erano carenti a gennaio a Prima Porta sono già programmati da tre anni ma senza bilancio approvato non possiamo aprire i cantieri".

Aldilà delle promesse di Marino, ogni volta che piove la Capitale si paralizza. Tanto che l'amministrazione comunale è stata subito presa di mira sui social.

Allagamenti, alberi caduti, automobilisti bloccati, metro A bloccata per ore. Questo lo scenario di una domenica di giugno, con la città affollata di turisti alle prese con ombrelli e cartine stradali bagnate. Un po' come era accaduto alla fine di gennaio scorso, quando c’era stata un’alluvione che aveva messo in ginocchio la città. Le previsioni si conoscevano da giorni, ma quando sulla Capitale si sono abbattute numerose bombe d’acqua, l'intera città è andata in tilt.

Bomba d'acqua a Napoli. Un violento temporale insieme ad un fortissimo vento sta colpendo la città: tavolini, sedie dei bar e cartelloni divelti. Disagi per la circolazione stradale e centralino dei vigili del fuoco in tilt.

Il violento nubifragio a Santa Teresa di Gallura, secondo alcuni residenti una vera e propria valanga d'acqua, ha allagato strade e scantinati entrando anche nelle abitazioni. Una casa è stata sommersa e la famiglia che abitava all'interno, terrorizzata, è fuggita sul tetto, mettendosi in salvo. Nell'abitazione, secondo una prima stima, è entrato un metro e mezzo d'acqua. Inoltre in un resort 5 stelle in località Valle dell'Erica i turisti ospiti sono isolati.

Una pioggia torrenziale si è abbattuta nel barese. In molti luoghi l'acqua ha raggiunto un metro e mezzo di altezza. Ad Andria, alcuni avventori hanno trovato riparo nella parte più alta di un ristorante. Per soccorrerli è intervenuta una squadra fluviale dei Vigili del fuoco. A Terlizzi un disabile è rimasto intrappolato in auto e una famiglia a passeggio, con bimbi a bordo, è rimasta bloccata nel sottovia di via Mazzini con l'auto sommersa dall'acqua. A Bitonto, in strada vicinale Antica Morzone, tre ragazze, sempre in auto, sono state scaraventate contro un albero. In tutto sono stati una quarantina gli interventi di soccorso compiuti nella notte dai vigili del fuoco.

Il maltempo che da due giorni ha messo 'sott'acqua' buona parte dell'Italia è destinato a proseguire almeno fino a giovedì, con temporali alternati a pause senza pioggia ma caratterizzate da nuvolosità. Da venerdì, invece, il tempo sarà più stabile e soleggiato grazie a una 'rimonta' dell'anticiclone: il solstizio d'estate, dunque, segnerà l'inizio della bella stagione con tanto sole e clima estivo. Le previsioni sono del Centro Epson Meteo.


Lungo tutta la penisola bombe d'acqua accompagnate da grandine hanno distrutto i raccolti di frutta e verdura, abbattuto i campi di mais, devastato le serre dall'Emilia alla Toscana, dal Lazio alla Puglia dove sul triangolo vitivinicolo d'eccellenza del Salento, Guagnano-Salice-Campi sono caduti violentemente i chicchi con un manto bianco di ghiaccio e pozzanghere enormi tra i filari. E' quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti della perturbazione che ha provocato danni incalcolabili, con cui l'organizzazione agricola intende valutare se ci sono le condizioni per azioni da intraprendere per tutelare le aziende nei territori colpiti.

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