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Keith

Ruvo di Puglia, 11 settembre. Un grande Keith Tippett! Il pianista e' accolto dal palasport, il clima fuori e' instabile, e non vale la pena rischiare pioggia e lampi. Al chiuso, il meteo pare comunque influenzare l'esecuzione dell'inglese. Il cui digitare trasforma il piano in leggero carillon poi in cupa campana, fra arcobaleno e nuvole; itera ossessive linee melodiche, poi cambia il registro minimale puntando a rompere il muro del suono col ...suono. Il piano/forte ( in senso letterale) sono percussioni prestate a 88 tasti, e' un moderno intonarumori, un diffusore di umori, un produttore di effetti sonori e non, un dispensatore di esotismi provenienti da un mondo che non c'è, un film, un sogno, che la sua musica sa farti stagliare sull'orizzonte. Da auspicare un suo cd Live In Ruvo, 2014. Altre impressioni di settembre. A seguire Riccardo Fassi e la Tankio Band  ritornano sul repertorio di Frank Zappa. La formazione, con ospite Antonello Salis, adotta la proposta del team leader, già fatta per esempio con Dolphy, di rilettura di grandi personalita' della musica del novecento, di orchestrazione di alcune composizioni - la serie e' stata aperta da King Kong - e ce le rioffre in un format di indiscusso impatto spettacolare e di pregnanza jazzistica. Il pianista, in una esperienza che lo ha portato spesso a lavorare con artisti americani, ha doti uniche di metabolizzazione, ed è un abile trasfusore di quella linfa nella sua creatura, la Tankio, (era avvenuto egregiamente con Dolphy) che si avvia a diventare uno dei gruppi più longevi del panorama jazzistico nazionale. La sua presenza, in questo Festival della musica d'insieme e delle Band (e Bande) diretto da Pino Minafra, e' apparsa quantomai pertinente.
Altro climax per il concerto " anticontemporaneo" per clavicembalo e clarinetto tenuto nel pomeriggio da Margherita Porfido e Gianluigi Trovesi all'ex Convento dei   Domenicani. Questo abbinamento a dir poco unico ha consentito di sperimentare il matrimonio, musicale si intende, fra Monteverdi e le blue Notes, l'innesto dell'improvvisazione su una danza bergamasca del cinquecento o su una coeva ispanica Follia. La Porfido - di grande suggestione nelle Danze Rumene di Bartok e nel brano Uzbekistan di suo figlio Livio Minafra - ha esportato il clavicembalo, di cui è studiosa e virtuosa di spessore, in contesti assolutamente inediti. Con Trovesi, abile sceneggiatore dei quadri della propria performance, ha accorciato i tempi del ... Tempo, calando un ponte ideale su mezzo millennio di storia e di storia della musica, risalendo a prima di Bach. Nella stessa location e' stata inaugurata la mostra di Francesca Patella, curatrice della Bimhuis di Armsterdam, con fotografie sulla Instant Composers Pool Orchestra. Scatti d'autore che immortalano momenti di musica di artisti stellari come Mengelberg, Bennink, Baars, Reijseger, Moore, Tobias Delius ed altri della Icp. Da vedere. Il Festival continua fino a domenica.

Nome: Talos Festival. Luogo di svolgimento: Ruvo di Puglia. Periodo: 4/14 settembre 2014. Direzione artistica: Pino Minafra. Tema: incontro del jazz italiano e internazionale con la tradizione popolare bandistica. Musicisti coinvolti: Louis Moholo, Keith e Julie Tippett, Instant Composers Pool Orchestra, Han Bennink e vari altri (oltre 350!)...
A questo punto la scheda sintetica si rivela incapiente a racchiudere il nutrito programma dell'edizione 2014 della manifestazione forse più in controtendenza dell'estate pugliese, e non solo. Dieci giorni che sconvolgono il mondo festivaliero che mira al consumo più spicciolo di musica, e che al contrario si propone come una sorta di decatlon concertistico basato sull'originalità, la ricerca, la sperimentazione, l'innovazione, la creatività istantanea, e sullo spettacolo.
L'idea di base resta la banda musicale, nucleo aggregante per fare musica d'insieme, sia essa popolare, bandistica, operistica, sinfonica. Jazzistica, naturalmente. E su tale nucleo che il palinsesto minafriano dipana i vari appuntamenti che dal 4 al 10 riguardano varie formazioni, orchestre giovanili (la Apulia's Musicainsieme) e di fiati ( del Piccinni di Bari), la Birbantband Italian Street Band, le bande di Ruvo e Bisceglie, le fanfare dei bersaglieri di Ruvo e Altamura a confronto come quello fra la Sossio banda e l'orchestra di fiati " Farina" di Spinazzola. Da giorno 11 poi la sezione prettamente jazzistica ha in calendario, oltre agli artisti già citati provenienti dalla scena nordeuropea ed africana, diverse chicche fra cui la coppia Klaus Paier- Vanja Valcic, la Tankio Band di Riccardo  Fassi con Antonello Salis che ripropone una rilettura di Frank Zappa, il trio di Roberto Ottaviano con un tributo a Steve Lacy, Trovesi con l'Orobico Quartetto e in duo con Margherita Porfido al clavicembalo... E non può mancare la MinAfric Orchestra che, integrata fra gli altri dai coniugi Tippett, da Moholo ( con cui Minafra collabora da tempo, ed in scaletta c'è anche una performance del sudafricano in 2et con suo figlio, il pianista Livio Minafra)  ha in cantiere il progetto evento For Nelson Mandela. Interessante anche il concerto finale del trombettista salentino Cesare Dell'Anna  che con Girodibanda si esibirà nel Bolero di Aradeo (Bolero Pizzicato).  Per date orari location rinviamo gli interessati al programma più dettagliato del Festival anche relativo all'incontro-focus sulla Ogun, alla mostra fotografica sulla "Instant" a cura di Francesca Patella e alla proiezione del film su Misha Mengelberg a cura di Cherry Duyn.

Il bimestrale Musica News, nel numero di luglio-agosto, pubblica una serie di proposte per "liberare" la musica italiana dalla attuale situazione di stallo.
Concertarsi, questo il titolo del Manifesto, parte dalla considerazione che il
Decreto Valore Cultura contiene delle prime disposizioni tendenti a semplificare la musica. Tale provvedimento, peraltro riguardante positivamente tutto il settore della cultura italiana, non approfondisce, per l'ampia cornice in cui è contenuto, il problema della musica italiana nella propria specificità e complessità. Va comunque considerato un utile avvio verso una ripresa di interesse a livello istituzionale verso un settore vessato e travagliato.
Il Manifesto in proposito vuole fornire un contributo di idee utili a liberare la Musica dalla crisi che attanaglia tuttora questo settore della cultura e dello spettacolo, sia a livello concertistico e dell'intrattenimento che della produzione e selezione dei nuovi talenti, a partire da questo nuovo interesse legislativo.
La riduzione dei fondi pubblici, la diminuzione degli sponsor, per la situazione di criticità di molte imprese, ma soprattutto l'aggravio di oneri e gravami sia burocratici che in termini di costi sta praticamente facendo si' che la concertistica in Italia, sia a livello di musica classica che popolare contemporanea, compreso jazz folk rock pop rap leggera cantautorale bandistica e in genere di ensemble e orchestre, sta conoscendo una diminuzione esponenziale delle occasioni di fare musica come mai si era verificata.
Un settore nevralgico come la musica rischia di depauperarsi per le difficoltà dovute alla situazione appena sintetizzata ed anche in questo caso, come per la ricerca scientifica, si rischia una preoccupante fuga di cervelli verso l'estero.
La proposta di Concertarsi, Manifesto per Liberare Musica va allora nel senso di rendere più flessibile il mercato del lavoro musicale specie a livello di giovani, limitando il precariato, prevenendo, anche per la musica, l'insorgere di un'economia sommersa. Fra le proposte si ricordano:
1 Defiscalizzare e esonerare da contributi effettivi fino a un massimo di 3 giornate di lavoro concertistico con lo stesso datore di lavoro in un anno, i corrispettivi per le prestazioni musicali relative.
2 autocertificazione della agibilità enpals, da esibire su richiesta agli enti preposti.
3 Unificare definitivamente l'Ente pensionistico - oggi, caso unico, sulle prestazioni musicali si versano contributi sia all'Inps che all'Enpals, peraltro abolita dal governo Monti - rendendo il panorama degli istituti previdenziali meno caotico.
Ridurre in tal senso le aliquote che oggi gravano fra Inps Enpals Inail etc. In misura in molti casi superiore a quella di altre categorie di lavoratori.
4 adozione di una normativa specifica a tutela dei musicisti, con particolare riguardo alle donne e ai giovani, che operano solo nel campo concertistico e dell'intrattenimento posto che la discontinuità delle occasioni di lavoro e conseguente precarizzazione non garantisce loro in genere una tutela pensionistica adeguata.
5 Adozione di una legge nazionale sulla musica popolare contemporanea e di un testo unico che riordini il coacervo di provvedimenti in materia.
6 istituzione di un Sottosegretariato alla Musica a livello governativo.
7 Proposta, per gli enti locali, di istituire assessorati per la Musica e regolamentazioni di sostegno specifiche sulla musica popolare contemporanea.
8 assegnazione incarichi  con procedure di evidenza pubblica e non attraverso assegnazioni fiduciarie.
9 programma di incentivi alla editoria musicale, anche multimediale, purché innovativa e basata su lavoro di ricerca.
10 promozione di iniziative per individuare e valorizzare nuovi talenti.

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