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Farà tappa a Foggia, martedì 1° ottobre, ‘Papi Gump’, l’iniziativa promossa da Antonio Borromeo, padre separato, che percorre a piedi l’Italia meridionale per sensibilizzare la modifica della legge 54 del 2006, affinchè vengano rispettati e pienamente applicati i principi dell’affido condiviso dei figli.

Antonio Borromeo, protagonista della battaglia a favore della bigenitorialità, sarà nell’isola pedonale del capoluogo dauno alle 10.15 di martedì prossimo, dopo essere entrato a piedi in città da via San Severo, percorrendo via della Repubblica.

Lo scorso 13 settembre, Antonio Borromeo è stato ricevuto dal Vescovo di Chieti Bruno Forte che ha manifestato la sua vicinanza ed il suo interesse su un tema sociale così delicato e di grande attualità. L’attenzione della Chiesa sposa la solidarietà e l’impegno dimostrato a favore della bigenitorialità - e alla significativa iniziativa di Borromeo - da parte di associazioni, parlamentari, rappresentanti istituzionali e cittadini che condividono disagi, sofferenze e impedimenti, dovuti alla mancata applicazione reale della Legge 54.

Dopo Foggia, il tour podistico di sensibilizzazione di ‘Papi Gump’ toccherà Cerignola, Barletta, Molfetta, Bari, Monopoli, Ostuni, Brindisi, Lecce, Manduria, Taranto ed altre del Sud. L’intenzione di Antonio Borromeo è quella di arrivare sino a Roma nella Santa Sede per poter incontrare Sua Santità Papa Francesco, sensibile ed impegnato sui grandi temi della famiglia, ivi comprese le problematiche relative ai separati, ai divorziati ed ai loro figli.

L’eco mediatico c’è stato ed anche fragoroso. Tantissimi e per tutto lo Stivale coloro che hanno raccontato dell’incontro, svoltosi al Teatro Bibiena di Mantova, a cui ha partecipato una larghissima parte dei Sindaci delle 187 città italiane interessate da bonifiche, che sembrano infinite, del territorio e quindi incluse nella lista dei Siti di Interesse Nazionale.

I SIN, lo dice un decreto legislativo ed uno ministeriale, sono individuabili “in relazione alle caratteristiche del sito, alla quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell'impatto sull’ambiente circostante in termini sanitari e ecologici nonché di pregiudizio per i beni culturali e ambientali”.

Il documento che verrà presentato al Governo va dritto al punto, senza fronzoli. Come ha sin qui fatto il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, che non poteva certo mancare all’appuntamento. E’ vero, nel suo caso, che ha decisamente sforato il tempo assegnato ai primi cittadini intervenuti, ma è altrettanto vero che ha saputo coinvolgere i presenti e meritare per due volte i loro applausi. Tanti, tutti probabilmente, “gli ultimi baluardi della democrazia”, come definisce i Sindaci nel suo intervento lo stesso Riccardi, che si sono riconosciuti in quelle parole ed in quelle situazioni, nell’impotenza di agire per tutelare la propria comunità e nella risolutezza nel non voler lasciare nulla di intentato.

Si chiederà, per la veste stessa che ricopre ogni Sindaco quale autorità comunale sanitaria, la dichiarazione dello stato di crisi ambientale e sanitaria per tutti i 39 siti italiani nei quali l’inquinamento di terra e acqua è talmente esteso da essere ritenuto un serio pericolo per la salute pubblica. Si va dal Piemonte al Veneto, dalla Lombardia alla Toscana, dalle Marche alla Sicilia, passando per la nostra regione dove vi sono quattro SIN, tra cui Manfredonia.

Non solo. Verranno chieste, inoltre: la revisione della normativa in materia di bonifica per meglio chiarire “aspetti normativi e tecnici ancora oggi molto controversi”; la predisposizione di un piano operativo delle bonifiche che veda coinvolti il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e quello dello Sviluppo Economico ma abbia come protagonisti diretti i Comuni. Per risolvere i problemi finanziari, i Sindaci proporranno un “provvedimento affinché la Cassa Depositi e Prestiti finanzi con "asse ad hoc" la messa in sicurezza, nei siti prioritari, dei fattori di rischio per la salute”; la “garanzia di adeguate risorse economiche e umane” al Ministero dell’Ambiente, all’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e alle ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente), per rendere più efficienti le Pubbliche Amministrazioni; la piena conoscenza da parte di tutti su ciò che avviene nel proprio territorio con “la creazione di uno strumento per la comunicazione trasparente e tempestiva” sullo stato ambientale e sanitario del sito e sul progredire delle azioni di risanamento.

E’ cominciata “una sfida alta al potere vero di questo Paese”, diceva due giorni fa il Sindaco di Manfredonia in quel di Mantova, e “possiamo essere protagonisti di un cambiamento vero”. I SIN sono bombe per la salute pubblica di quattro milioni e mezzo di italiani. Vanno disinnescate, o meglio: andavano disinnescate già da tempo. Ritardi, incertezze, superficialità, tentennamenti e tanto altro hanno invece fin qui caratterizzato le bonifiche di tante città italiane. Occorre muoversi. Subito.



Il Prefetto di Foggia, Luisa Latella, il Commissario della Provincia di Foggia, Fabio Costantini, il Sindaco Angelo Riccardi ed i colleghi garganici firmeranno domani, 24 settembre 2014, presso il Comune di Manfredonia (Ente capofila), il Patto per la Sicurezza dell’Area Garganica.

Un documento in ordine al quale il Ministero dell’Interno ha espresso il proprio parere favorevole e che il Consiglio Comunale sipontino ha approvato con voto unanime dei 22 componenti presenti e votanti, in data 2 luglio scorso.

Il Patto per la Sicurezza rappresenta un modello operativo in grado di favorire la collaborazione fra le parti, la condivisione di linee strategiche di azione, una più efficace sinergia tra le forze della Polizia di Stato ed i corpi di Polizia Municipale teso sia ad un controllo maggiormente incisivo del territorio e sia a migliorare il contrasto alla criminalità in un territorio che cerca con grande fatica di fronteggiare le emergenze connesse alla presenza di una criminalità sempre più aggressiva.

I Comuni sono autentiche frontiere in questo difficile momento storico che richiede, quindi, la massima sinergia tra le istituzioni e la Prefettura si impegna a coadiuvarli nella ricerca di fondi comunitari, per esempio, come nel caso della videosorveglianza urbana.

Fronteggiare l’abusivismo nel commercio su suolo pubblico, in questo caso le forze di Polizia dovranno assicurare il loro intervento, l’occupazione abusiva di immobili con la messa in sicurezza di quelli abbandonati o incustoditi; garantire assistenza alle vittime di racket ed usura; monitorare i beni confiscati alla criminalità; proseguire nel contrasto agli ormai immancabili furti di rame, ma anche d’acqua; combattere il lavoro sommerso e lo sfruttamento dei lavoratori.

Non si tratta di repressione, bensì di costruire tutti insieme il nostro futuro e migliorare il presente. E’ per questa ragione che sono previsti interventi profondi, alla radice, dal punto di vista sociale e culturale. La prevenzione è fondamentale. Come farla? Attraverso la riqualificazione di aree urbane che possono favorire l’insorgere di fenomeni criminosi, ma anche l’abuso di alcool e stupefacenti, gioco d’azzardo, scommesse e bullismo.

Le scuole rappresentano il luogo perfetto per favorire l’aggregazione giovanile. Entra a buon titolo in questo discorso di “costruire legalità” anche il ricco mondo dell’associazionismo che concorre significativamente a favorire l’integrazione sociale. Tutti devono sentirsi interpreti, protagonisti, della società. Tutti lo sono ed ognuno con il proprio grado di responsabilità.



Sconfitta immeritata del San Severo, superato in casa per 2 – 1 dal Gelbison Vallo della Lucania. La formazione di mister Danilo Rufini ha disputato ancora una volta una partita positiva ma ha pagato la estrema precisione degli avversari.

L’attacante ospite Gianmarco Tedesco ha infilato Pizzolato nelle uniche due occasioni concrete costruite in tutta la partita.

Al 10’ e al 33’ del primo tempo la doppietta del giocatore ospite. Prima, durante e dopo le due reti della Gelbison il San Severo ha prodotto una serie continua di azioni offensive ma poche volte è riuscita a procurarsi chiari occasioni da gol.

Il parziale recupero è maturato solo nel finale della partita, con la rete del rientrante Ianniciello, difensore centrale buttato nella mischia offensiva da Rufini per sfruttare le sue doti di colpitore di testa.

C’è rammarico in casa sanseverese per le buone prestazioni sfoderate nelle prime quattro giornate di campionato. Fatta eccezione per il primo tempo della partita con il Grottaglie, la matricola giallogranata ha sempre tenuto in mano il pallino del gioco. Purtroppo, però, la supremazia in campo non ha prodotto quei punti importanti per la classifica.

In ogni la società del presidente Dino Marino ha acquisito la consapevolezza di aver allestito una formazione che, nel corso della stagione, darà grandi soddisfazione ai propri sostenitori.

Purtroppo la squadra deve continuare a scontare l’impossibilità di poter giocare al “Ricciardelli” le partite casalinghe. Il perdurare dei ritardi nel completamento dei lavori necessari costringe la squadra a girovagare in provincia, chiedendo ospitalità ad altre società o ad amministrazioni comunali.

L’auspicio è che la partita con il Monospolis, in programma tra due domenica si possa disputare sul terreno di gioco sanseverese.

 

Il Tabellino

SAN SEVERO: Pizzolato, Semerano (8' st Burdo), Russi, Della Ventura, Simonetti, Musca, De Vivo, Ganci (8' st Polani), Galetti, Di Matera, Ladogana ( 24’ st Ianniciello). A disp.: Simone, Mangiacotti, Conte, Fasci, Selvaggi, Ancona. All. Rufini.
GELBISON: Carotenuto, Passero, Vassallo (25' st Pezzullo), Camorani, Ruggieri, Panarelli, Di Filippo, Aufiero, Esposito, Tedesco (1' st Tricarico), Sica (14' st Fariello). A disp.: Nappi, Maiese, Grimaudo, Torraca, Vitolo, Criscuolo. All. Ferraro
ARBITRO: Camplone di Pescara (Ass. Collocola di Bernalda e La Grotta di Moliterno).
Reti: 10' pt Tedesco, 33' pt Tedesco, 40' st Ianniciello.

 

La Compagnia Teatro Stabile "Si riprende a volare" torna a calcare le scene.
Assunta Radogna e Gianni Fatone saranno al teatro comunale "Lucio dalla" il 4 e 5 Ottobre con la famosissima e brillante commedia "Coppia aperta...quasi spalancata" di Franca rame e Dario Fo, portata in scena in tutta Italia, America ed Europa. E' stata il cavallo di battaglia di Franca Rame ed ora, per la prima volta, approda a Manfredonia; infatti Assunta Radogna e Gianni Fatone sono i primi attori della città di Manfredonia a cimentarsi in questa deliziosa avventura. Sebbene la Compagnia sia stata fondata nel 2009 e sia al suo sesto lavoro, gli attori sono dei veterani, poiché recitano da quando erano ragazzi.

Per info e prenotazioni chiamare il 346 9551152 CARMEN

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