Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Domenica, 28 Aprile 2024

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:283 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:755 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:796 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:933 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1502 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1611 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1428 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1596 Crotone

Mattarella: Sui migranti «l'Europa deve fare di più»

Soldi, opere pubbliche, intelligence. Soldi, soprattutto, e in fretta. Insomma, basta chiacchiere, sui migranti «l'Europa deve fare di più», dice Sergio Mattarella. «L'Italia spinge la Ue a intensificare i rapporti con il Mediterraneo e a contribuire allo sradicamento della povertà e allo sviluppo dei Paesi da cui provengono i flussi irregolari». E stavolta pure Matteo Salvini si trova d'accordo: «Il capo dello Stato ha ragione. Quando ero ministro dell'Interno ho dimostrato che ridurre morti e sbarchi è possibile».

Intanto poco piu di un mese fa lungo la riotta terrestre Balcanica dal 15 ottobre sono in azione pattuglie miste serbe e ungheresi per rafforzare i controlli e la sorveglianza lungo la frontiera e intensificare la lotta all’immigrazione illegale.

Si ampliano in tutta Europa i fronti critici per l’immigrazione illegale. L’ultimo in ordine di tempo è quello bielorusso dove ieri due militari polacchi sono rimasti leggermente feriti quando un gruppo di circa 60 migranti illegali afro asiatici ha cercato di farsi strada attraverso il confine.

“Non consentiremo che la vita nel nostro Paese venga in qualche modo modificata” a causa dei migranti – ha detto il ministro dell’Interno Aleksander Vulin. “Per questo la collaborazione con la polizia magiara è molto importante”, Il ministro ungherese Sandor Pinter ha sottolineato che Ungheria e Serbia hanno la stessa posizione in fatto di immigrazione illegale, aggiungendo l’auspicio che altri Paesi europei si uniscano in tale collaborazione nel contrasto all’immigrazione illegale. I rapporti tra Budapest e Belgrado si sono molto rafforzati negli ultimi tempi, anche grazie all’amicizia personale e a gli stretti rapporti personali tra il presidente serbo Aleksandar Vucic e il premier ungherese Viktor Orban.

Ben più grave la situazione in Italia dove il governo attuale e quello precedente non hanno fatto nulla per arginare i flussi.

Anzi, nonostante le continue proteste dell’opposizione di FdI e interne alla maggioranza espresse da Lega e da una parte di Forza Italia, si può affermare che Roma stia facendo di tutto per attrarre sulle sue coste i flussi migratori illegali del Mediterraneo che Malta, Grecia e Spagna stanno arginando invece con successo.

Due gruppi di migranti, 68 nel primo caso e 16 nel secondo, sono sbarcati nella tarda serata di ieri in Salento, tra Santa Maria di Leuca e Otranto.A Leuca è arrivato un motoveliero intercettato da unità navali della Guardia di finanza a dieci miglia dalla costa con a bordo 68 migranti di varie nazionalità, soprattutto iracheni e iraniani, in viaggio da quattro giorni - a quanto si apprende - senza mangiare.

A bordo anche 13 minorenni e otto donne delle quali una incinta.
Poche ore dopo il primo sbarco è stata intercettata al largo di Castro un'altra imbarcazione lunga sette metri con a bordo 16 migranti. Il natante è stato trainato nel porto di Otranto dove i migranti sono stati accolti dai volontari della Croce rossa e sottoposti alle procedure di identificazione.

Le operazioni di sbarco di due giorni fa, degli 847 migranti salvati in mare su barconi dalla nave Sea Eye 4 che è giunta nel porto di Trapani. A bordo vi sono anche 170 minori, tra cui diversi bambini, 53 donne di cui 2 in gravidanza. La maggior parte dei migranti, terminate le operazioni di identificazione e i primi controlli sanitari, sarà fatta salire su due navi quarantena già in porto.  

La nave era arrivata davanti al porto di Trapani già stamattina ma ha dovuto attendere alcune ore prima di ricevere il via libera all'ingresso in porto. Solo ieri sera, due giorni dopo l'ultimo imponente salvataggio di 400 delle 800 persone che ha a bordo, la Sea-Eye 4 aveva ricevuto dalla Guardia costiera e dal Viminale l'autorizzazione a poter sbarcare i migranti in Italia. Non un vero e proprio «Pos», il porto sicuro invocato da giorni dopo che Malta si era rifiutata anche di dialogare con la nave della Ong tedesca, ma comunque un porto dove sbarcare. Una differenza di carattere legale, che evita all'Italia di dover assumere ufficialmente la responsabilità delle 7 operazioni di soccorso portate a termine dalla Sea-Eye 4 in poco più di due giorni, tra martedì e giovedì nelle zone Sar di Malta e Libia e con l'aiuto di un'altra nave Ong, la Rise Above di Mission Lifeline, che è anch'essa entrata stamattina nel porto di Trapani ma senza migranti a bordo.

Ci sono nazioni che utilizzano il tema dell'emigrazione come ricatti. Credo che su questa materia dovrebbe muoversi l'Europa con serietà, ma dovrebbe soprattutto muoversi". Così Giorgia Meloni nel corso di una conferenza stampa. La leader di Fratelli d'Italia, anche alla luce di quello che sta accadendo in Polonia, punta il dito contro Bruxelles. Già, ancora una volta l'Unione europea si dimostra incapace ed impotente di fronte alle crisi migratorie.

L'Italia si trova in una morsa politica. Da una parte, è costretta a dare soldi ai paesi di esodo affinché impediscano ai migranti di salire sui barconi; dall’altra, scatena gli appetiti dei governi africani che ambiscono a intercettare una parte delle risorse europee per arginare l’immigrazione clandestina. Il meccanismo è noto: i governi africani allentano i controlli alle frontiere e fanno crescere il numero di migranti che si dirigono verso le coste italiane.

l leader della Lega Matteo Salvini va all'attacco su Twitter e si chiede: “Una nave tedesca sta per lasciare in Sicilia più di 800 clandestini. Domanda: i ministri dell'Interno e degli Esteri hanno chiesto a Berlino e Bruxelles di farsi carico di questi immigrati o per loro va bene così?”.

9944 / 30521 / 56009 I arrivi degli immigrati da fondi del Ministero degli Interni
nel 2019 nel 2020 e 2021....comparati nello stesso  periodo dell'anno
la situazione relativa al numero dei migranti sbarcati a decorrere dal 1 gennaio 2021 al 8 novembre 2021* comparati con i dati riferiti allo stesso periodo degli anni 2019 e 2020  

Il 4 novembre oltre mille migranti recuperati da imbarcazioni in difficoltà si trovano su due navi umanitarie a sud di Lampedusa, in attesa di un porto sicuro.

Mentre si lavora alla soluzione di sbarco più idonea - difficile che sia sull'isola - il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, lamenta la solitudine dell'Italia di fronte alla "costante pressione migratoria dal Nord Africa": è giusto, spiega "che si salvino, ma è ingiusto che siamo solo noi" a farlo: "non può essere un carico che deve avere soltanto il Paese di primo approdo".

Diverso il discorso per l'afflusso 'controllato': oggi al Viminale è stato siglato un protocollo d'intesa con Farnesina, Cei, Sant'Egidio e varie ong per l'apertura di corridoi umanitari che porteranno in Italia 1.200 afghani fuggiti in Paesi vicini come Pakistan e Iran.

Come riferisce l'ansa,nella notte l'ultimo, drammatico, intervento di salvataggio, operato dalla Sea Eye 4 con il concorso della Rise Above (della ong Mission Lifeline). In 400 si trovavano su un'imbarcazione a due piani di legno con lo scafo bucato alla deriva in zona sar maltese. "Malta ha ignorato le segnalazioni di aiuto arrivate da Alarm Phone", denuncia Sea Eye. A bordo della nave della ong tedesca si trovavano altre 400 persone soccorse nei giorni scorsi. Sono ora in 800 sulla Sea Eye 4 . Aiuti e cibo alla nave sono giunti anche dalla Ocean Viking di Sos Mediterranee, che trasporta altre 245 persone salvate in mare. Intanto, non si arrestano gli sbarchi in Calabria, lungo la rotta orientale che parte dalla Turchia. In 75 sono stati recuperati da Polizia, Guardia Costiera e Croce Rossa a bordo di un veliero incagliatosi sulla costa crotonese. Sempre in Calabria, ma più a sud, a Badolato (Catanzaro) un peschereccio ha portato altre 120 persone. Anche in questo caso è stato necessario l'intervento della Guardia costiera, oltre che dei vigili del fuoco.

 

Fonti ansa / il giornale / analisi e difesa / varie agenzie

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI