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Celebrato al liceo di Cariati, il terzo centenario della nascita di Stefano Patrizi (1715-2015)

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Il 30 settembre 2015 è una data che resterà memorabile nella storia del Liceo Scientifico di Cariati. Alla presenza di diverse classi dell’istituto e di una rappresentanza di alunni di altre scuole cittadine (l’Istituto  Tecnico-Professionale e l’Istituto Comprensivo ), nonché di docenti ed invitati, si è svolta nell’Aula Magna, una riuscitissima manifestazione celebrativa per solennizzare la ricorrenza del III Centenario della nascita di STEFANO PATRIZI, il grande giurista e letterato cariatese, vissuto a Napoli nel Settecento, al quale il Liceo di Cariati è intitolato dal 1986. A introdurre la giornata commemorativa è stata la prof.ssa Ida Sisca, dirigente scolastica dell’istituto, che ha  salutato  e presentato i relatori, illustrando le motivazioni  pedagogiche e culturali dell’iniziativa. C’è stato, poi, il saluto istituzionale del sindaco della città, avv. Filippo Sero. Ha preso, quindi, la parola il prof. Franco Liguori, storico e studioso del Patrizi, che ha svolto un’ampia e documentata relazione sulla vita, l’opera e il pensiero del celebre giureconsulto cariatese, inquadrandolo nel contesto storico-culturale illuministico del Settecento napoletano, in cui operò da protagonista, con la sua intensa attività di intellettuale anticurialista, di avvocato, di docente di Diritto all’Università,  di alto magistrato, di scrittore legale e di  fine letterato e uomo di cultura.  “Patrizi rappresenta” - ha detto Liguori -  “una sorta di nume tutelare di questa scuola; una figura culturale meritevole di essere conosciuta, ammirata , rispettata e studiata, e non già trascurata, dimenticata o addirittura denigrata  e messa in discussione. La matrice illuministica e, quindi, razionalistica della sua formazione e del suo pensiero, ne fa il personaggio ideale cui intitolare una scuola ad indirizzo scientifico qual è  il liceo di Cariati. L’essere poi nato nella nostra città e l’averle dato grande onore e lustro in ambito nazionale ed europeo (Napoli, dove operò Patrizi, era, a quei tempi, città di cultura di respiro europeo), costituiscono altri indiscutibili titoli di merito per giustificare l’intitolazione al Patrizi di una scuola cariatese” , ha proseguito il prof. Liguori nel suo appassionato ed apprezzato intervento, che ha così concluso : “Aver intitolato il nostro Liceo a un personaggio importante della storia della nostra Città, della nostra comunità, significa aver legato culturalmente l’istituto al territorio, alla sua storia, alle sue tradizioni, in un rapporto dialetticamente fecondo, che va tenuto sempre vivo e alimentato continuamente,  se si vuole il bene dell’istituto , della città, della comunità educativa che vi opera e, soprattutto, dei nostri giovani studenti che a questa scuola si affidano per riceverne istruzione culturale e formazione umana”.

Dopo l’intervento di Liguori, ha preso la parola il prof. Giuseppe Caridi, docente di Storia moderna all’Università di Messina e presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, autore di numerosi ed apprezzati saggi  sulla storia della Calabria e del Mezzogiorno , tra cui il recente “Carlo III. Un grande re riformatore a Napoli e in Spagna”. L’illustre studioso , dopo aver espresso il suo grande apprezzamento per l’iniziativa della celebrazione del Terzo Centenario della nascita di Patrizi, realizzata anche con l’apporto della Deputazione, si è soffermato anch’egli sull’importanza della figura del Patrizi nella storia del Settecento meridionale, ed ha illustrato da par suo alcune tematiche che stettero a cuore al giureconsulto cariatese, come quella dell'abolizione delle doti monastiche e della lotta contro la ricchezza della Chiesa e, in particolare, degli ordini religiosi.

E’ seguito l’intervento del prof. Gian Pietro Calabrò, docente di Filosofia del Diritto e Teoria dello Stato, al Dipartimento di Scienze giuridiche dell’UNICAL, che, partendo dalla figura di Patrizi come maestro di diritto e facendo cenno a Gaetano Filangieri, altro grande intellettuale e pensatore illuminista dei tempi del Patrizi,  ha espresso riflessioni interessanti sulle condizioni in cui versano oggi la giustizia ed il diritto nel nostro Paese.

Agli interventi dei due docenti universitari, sono seguiti quelli di due uomini di scuola, il preside Antonio Latanza ed il prof. Ignazio Russo.

Latanza, che operò per oltre un trentennio nel liceo di Cariati, prima come docente e poi come preside, ha ripercorso la storia dell’intitolazione dell’istituto a Patrizi e tutte le iniziative culturali ad essa collegate, tra cui la Commemorazione del secondo Centenario della morte a Napoli (1997) , la pubblicazione dell’Annuario del Venticinquennio ( 1994), la presentazione del saggio di Liguori Stefano Patrizi, un riformatore del Settecento (2004).

Il prof. Russo, che è stato primo collaboratore dei dirigenti del liceo cariatese per oltre un ventennio, ha ricordato anche lui l’intensa attività culturale e le numerose iniziative realizzate in quegli anni, con particolare riferimento a quelle legate alla figura di Stefano Patrizi, fino a quella del "Quarantennio dell’istituto”, iniziative che hanno visto sempre in prima fila il prof. Franco Liguori. Moderatore della manifestazione è stato il giornalista del "Crotonese" Giuseppe Pipita, già allievo del liceo di Cariati.Al termine degli interventi, c’è stato lo scoprimento del grande pannello iconografico-illustrativo della vita e del contesto storico-culturale in cui operò il Patrizi, fissato in via definitiva su una parete dell’Aula Magna, a ricordo perenne dell’illustre personaggio che ha dato il nome alla scuola, e dell’evento culturale della celebrazione del Terzo Centenario della nascita (30 settembre 2015).

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