È tutto pronto. L'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin farà di sicuro la storia.
In campagna elettorale, il candidato repubblicano si era detto pronto, in caso di vittoria, a incontrare Putin anche prima dell'inizio del suo mandato. Secondo alcuni analisti, una visita di Trump prima dell'insediamento sarebbe stata letta come un tentativo di condurre negoziati internazionali "alle spalle dell'amministrazione Obama". La stessa fonte di Izvestia ha poi sottolineato che al momento "non vi sono contatti seri" tra il Cremlino e lo staff del presidente eletto. I due leader hanno avuto una conversazione telefonica in cui hanno parlato a favore della normalizzazione dei rapporti bilaterali, mai così tesi dalla fine della Guerra Fredda.
E, se i due troveranno i supposti punti di contatto, secondo il quotidiano Il Giornale servirà a raffreddare i rapporti tra le superpotenze e sminare la nuova Guerra Fredda fatta da Barack Obama alla Russia. Secondo il quotidiano ufficiale russo Izvestia, che cita una "fonte di alto livello" nel partito repubblicano statunitense, il neo presidente americano dovrebbe recarsi in visita a Mosca subito dopo l'insediamento previsto il 20 gennaio 2017.
"Dopo alcuni incontri all'interno della sua squadra - ha detto la fonte al giornale - è stata presa la decisione di rinviare la visita che sarà preparata dopo l'insediamento di Trump". Il faccia a faccia con Putin segnerà un cambio di passo. Negli ultimi anni, infatti, Obama non ha fatto altro che alzare il livello di scontro con la Russia. Dal sostegno alla rivoluzione colorata in Ucraina al braccio di ferro sulla Siria e sul futuro di Bashar al Assad, dalla corsa agli armanenti nell'Europa dell'Est alle sanzioni economiche, in più di un'occasione le due super potenze sono entrate in rotta di collisione e sono state ai ferri corti. Trump intende inaugurare una stagione diversa che chiuda con la bellicosità di Obama nei confronti del Cremlino.
In campagna elettorale Donald Trump era stato chiarissimo : "L'islam ci odia.Cosi il nuovo Presidente Americano avrebbe messo al lavoro il proprio staff per compilare un registro degli immigrati provenienti dai Paesi musulmani che verrebbero così schedati.
Il Segretario di Stato per il Kansas Kris Kobach, scrive il quotidiano britannico The Independent, ha rivelato che lo staff del presidente eletto sarebbe già al lavoro per realizzare questa proposta.
Già in passato, sotto l'amministrazione di George W. Bush, in piena guerra al terrore a diversi residenti arabi e musulmani era stato richiesto di registrarsi presso lo Stato. Quest'obbligo era stato fatto decadere nel 2011 dopo un'ondata di critiche e polemiche.
Kobach ha anche dichiarato che la nuova amministrazione targata Donald Trump ptorebbe avviare la costruzione del muro di confine con il Messico anche senza passare immediatamente per l'approvazione del Congresso. Durante un dibattito sull'immigrazione nei mesi scorsi, l'attuale presidente eletto aveva fra l'altro proposto l'introduzione di una speciale carta d'identità per gli americani musulmani.