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Il libro di George Orwell “1984” scritto nel 1948, in queste settimane di lock-down a causa della pandemia da coronoavirus, viene spesso citato qua e là per dimostrare che in un certo senso stiamo, o meglio ci stiamo avviando verso una società come l'aveva descritta il saggista inglese nel suo celebre libro.

E siccome Orwell era allievo di Aldous Huxley, oggi tra l'altro è uscito un fondo su lanuovabq.it dello psicoterapeuta Roberto Marchesini, che interviene sulla manipolazione mentale, scrive: «L'incubo del Mondo Nuovo, romanzo distopico di Aldous Huxley, è realizzabile? Purtroppo sì. Tutta la psicologia del Novecento non è nata solo con l'intento di aiutare le persone con problemi psicologici, ma è stata concepita e testata anche per un fine non dichiarato: la manipolazione mentale. Che si applica anche alle masse». (R. Marchesini, La psicologia del Novecento che prepara il Mondo Nuovo, 2.5.2020, lanuovabq.it). Ecco rileggere i due scritti oggi fa soltanto bene.Qualche giorno fa, padre Livio Fanzaga, presentava nella sua Rassegna Stampa di Radio Maria un eccellente articolo del 27 aprile, ripreso dalla rivista americana, di finanza e geopolitica, “ZeroHedge”, dove si commenta la situazione italiana come uno scenario distopico orwelliano.

L'articolo mette in rilievo le misure draconiane imposte agli italiani rispetto ad altri Paesi, che per la rivista, tra l'altro, risultano insensate e irragionevoli che sembrerebbero rispondere a un altro scopo: «quello di minare il morale degli italiani per prepararli a subire il default ormai inevitabile, a causa del lockdown e del rifiuto di qualsiasi adeguata misura di sostegno fiscale». (Benvenuti nell'Italia orwelliana, 27.4.2020, ZeroHedge)

Il sito fa subito riferimento al video dell'interruzione delle forze dell'ordine, della Messa di don Lino Viola nel cremonese. Un video che ormai ha fatto il giro del mondo e che ha innescato una serie di concitati commenti, ZeroHedge, mette a fuoco il gesto dei due militari che hanno ignorato l'articolo 405 del Codice Penale e l'articolo 19 della Costituzione Italiana «che tutela specificamente la libertà di religione e i riti religiosi. L’attuale governo italiano, probabilmente il peggiore della storia italiana recente e remota, ha abbandonato ogni possibile maschera di decenza e rispetto almeno delle leggi fondamentali come la Costituzione italiana che – teoricamente – dovrebbero essere al di sopra di qualsiasi altra legge del Paese. Questo episodio è solo un’altra scena orwelliana che solo poco tempo fa sarebbe stata considerata impossibile».

Il sito fa un elenco magistrale delle immagini che tutti abbiamo visto in questi giorni, «scene da incubo che potrebbero benissimo essere la trama di un film horror trash, dai convogli dell’esercito che trasportano cadaveri dalle aree più colpite per essere cremati altrove e senza un funerale (e soprattutto senza autopsia) ai droni ed elicotteri che sorvolano camminatori solitari lungo una spiaggia o un parco pubblico, alla polizia che minaccia e distribuisce multe a chiunque sia scoperto fuori casa “senza motivo”».

Sostanzialmente in poche settimane la ragione, la logica, la decenza e il buon senso sono stati polverizzati da chi ha attuato queste misure folli. In riferimento alla Chiesa cattolica, il sito americano fa notare come ha «rapidamente adottato delle misure che nella maggior parte dei casi sono andate anche oltre quanto richiesto dalle autorità pubbliche, chiudendo Chiese, Messe e funerali, senza porre domande». Mentre per quanto riguarda il prete che ha insistito per celebrare la Messa, «lo ha rapidamente liquidato come un reietto ribelle e inopportuno».

Il sito emette dei pesanti giudizi politici sul nostro governo, definito «La Junta», infatti, Conte e Co, in effetti, ci ricordano molto, «una giunta militare sudamericana che ha preso il potere con un colpo di stato. Chiamatelo come volete, questo colpo di stato, Pandemia, Covid-19, il Virus, qualunque cosa. Le libertà civili sono state sospese anche al di là delle semplici necessità mediche e della ragionevolezza, molto peggio che in qualsiasi altro paese in Europa».

Il governo italiano di oggi sembra la replica di un governo fantoccio istituito da potenze straniere, è capitato nella seconda guerra mondiale, quando la Germania di Hitler, installò il governo collaborazionista di Vidkun Quisling, in Norvegia. Da quel momento ogni governo collaborazionista con il nemico invasore, viene chiamato appunto “Quisling”. Nessuno ha eletto questo governo, «tutti appartengono a una strana coalizione di ex arcinemici divenuti – nottetempo – vecchi amici uniti dallo scopo di dividersi il potere. M5S (Movimento 5 stelle) e il PD (Partito Democratico) erano nemici giurati prima che questo nuovo governo si formasse nel 2019, in quella che evidentemente è stata una tipica commedia all’italiana. Ora vanno molto d’accordo, non solo politicamente, ma anche, che coincidenza, geograficamente».

Il sito fa rilevare che la maggior parte dei ministri proviene dall’Italia meridionale, incluso il Primo Ministro Conte. «La stragrande maggioranza di loro non ha precedenti esperienze lavorative di alcun genere, se non quella di essere nella politica sin dalla tenera età».

ZeroHedge ricorda che il governo ha imposto il lock-down quando era troppo tardi, dopo una serie infinita di nuove misure e restrizioni, il più delle volte in contraddizione reciproca, e in aperta violazione delle leggi costituzionali.

«Il fatto che la pandemia non si sia effettivamente diffusa – a parte pochi casi isolati – nell’Italia meridionale è stata una benedizione, in quanto avrebbe potuto essere un disastro di proporzioni bibliche, dato che il sistema di assistenza sanitaria pubblica nel sud è notoriamente inferiore a standard decenti, almeno sicuramente al di sotto della capacità di affrontare una tale emergenza».

Un esempio appropriato di come funziona questo governo, è l'attuale ministro della sanità, chiamato“senza speranza”. Roberto Speranza ha una laurea in scienze politiche e nessuna esperienza di nessun genere in campo medico, ha nominato un team di (cosiddetti) esperti guidati da un altro esperto, che asseriva essere un membro dell’OMS, tra gli altri riconoscimenti e successi nel campo medico». Il giornale americano si riferisce al dott. Walter Ricciardi, che addirittura lo stesso OMS ha preso le distanze. «In realtà il tipo è un ex attore di serie B in film italiani poco noti, ma una laurea in Igiene e le giuste connessioni politiche gli hanno valso un posto di alta reputazione come direttore dell’ISS (l’Istituto Superiore di Sanità) fino al 2018 [...]».  

ZeroHedge insiste, «Non ci vuole una laurea in scienze politiche per notare che si tratta di un governo fatto di patetici Quisling, le cui uniche / preoccupazioni sono di mantenere le loro (redditizie) poltrone il più a lungo possibile, seguendo gli ordini loro imposti su base giornaliera da Bruxelles o Berlino».

Inoltre si prefigura uno scenario da incubo per l'Italia, il peggio deve ancora venire. «La volontà e la risolutezza degli italiani devono essere spezzate, al fine di inaugurare tagli e “riforme” in stile greco che metteranno l’Italia in ginocchio, quindi costretta ad accettare qualsiasi misura imposta dall’UE. L’acronimo onnipresente in questi giorni in Italia non è Covid. È MES, che sta per Meccanismo europeo di stabilità».

Al di là di tutti i tecnicismi, che cosa significa per l'Italia? «Questo governo Quisling, avendo ostinatamente rifiutato di adottare le misure economiche che tutti gli altri paesi europei hanno implementato, sta semplicemente esponendo l’economia a un grave rischio di default. Quando diventerà inevitabile, allora il MES interverrà e costringerà l’Italia, al fine di “essere salvata” dal completo collasso, ad accettare una raccapricciante varietà di misure di “ripresa”, proprio come è accaduto in Grecia negli anni precedenti». Sostanzialmente è una storia che si ripete, come nel 2011 con le improvvise – forzate – dimissioni di Berlusconi alla carica di Primo Ministro italiano hanno visto l’allora Presidente dell’Italia Giorgio Napolitano nominare un nuovo governo non eletto per l’attuazione di “riforme economiche” guidato dal tecnico europeo Mario Monti, il calvario si sta ripetendo nel 2020. 

Un'ultima stoccata per la nomina di Vittorio Colao, sorvoliamo sul CV, inquietanti sono i suoi rapporti personali con Bill Gates, George Soros e altri simili. «Subito dopo essere stato nominato, Colao ha chiesto per sé stesso e i suoi “esperti” associati la completa immunità civile e penale». Una singolare richiesta ignorata dalla stampa di regime. Cosa dovremmo presumere? Che questo gruppo di esperti stia evidentemente pensando di violare le leggi esistenti, per non dire altro.

Sui quotidiani lombardi, Il Giornale e Libero di ieri, non so su altri, hanno dato la notizia di un “Piano segreto antiCovid 19” del Governo Conte. In questo piano erano previsti tre possibili scenari, il peggiore prevedeva tra i 600 e 800 mila morti solo in Italia. Lo ha raccontato al Corriere della Sera, Andrea Urbani, direttore generale della Programmazione Sanitaria. La vicenda ha scatenato una vivace protesta del COPASIR (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) ma anche soprattutto di Attilio Fontana, che di solito è pacato e diplomatico, ora attacca il governo: «E' gravissimo che conoscesse i rischi della pandemia e non ci abbia avvertito: ci deve delle spiegazioni».

«Il governo dovrà spiegare molte cose – scrive Brunella Bolloli – lo pretende la Lombardia, regione che ha pagato più di tutte in termine di vittime e di malati, lo invocano i cittadini, stanchi di menzogne. Per questo il Copasir intende convocare i ministri Roberto Speranza (Salute) e Paola Pisano (Innovazione). Perché se è vero che l'esecutivo era a conoscenza da gennaio dell'epidemia in arrivo dalla Cina e per un mese ha fatto finta di nulla per evitare allarmismi, senza allertare gli ospedali, né approntare un piano per l'emergenza, è grave». (B. Bolloli, “La Lombardia si arrabbia. “Noi all'oscuro del piano segreto, ora l'esecutivo deve chiarire tutto”, 23.4.2020. Libero).

Intanto Il Giornale mette in fila una dopo l'altra le dieci menzogne su mascherine, tamponi, zone rosse e case di cura. L'ospedale in Fiera. La Lega va al contrattacco e passa in rassegna dieci accuse rivolte alla gestione lombarda dell'emergenza Coronavirus.

«La risposta è una «Operazione verità», mettendo per la prima volta in fila le ragioni della giunta Fontana». (Cristina Bassi, La Lombardia smaschera le bugie del governo. Ecco le dieci menzogne...”, 23.4.2020, Il Giornale)

La giornalista espone alcune delle affermazioni respinte con forza dalla Lega. La prima: «La Regione doveva comprare le mascherine». La giunta è stata accusata in un primo momento di aver lasciato medici e infermieri senza dispositivi di protezione e poi di aver reso obbligatorie le mascherine senza essere in grado di fornirle ai cittadini. Ma le cose stanno diversamente, ribatte il Carroccio, «le mascherine doveva comprarle il governo, come previsto dalla legge. La Lombardia è stata costretta a supplirne i ritardi intervenendo direttamente sul mercato».

Ancora: la Regione ha trascurato la sanità di territorio? È stato detto che le persone contagiate ma rimaste e casa si sono ritrovate senza assistenza. Al contrario, viene spiegato, la Lombardia «ha attivato le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) che si occupano di visite domiciliari e cura non ospedaliera. Sono 45 unità operative, divise in 8 ambiti di intervento territoriale. In alcune zone sono attive anche le degenze di sorveglianza con alberghi destinati».

Per quanto riguarda la questione che la Regione ha fatto pochi tamponi? Ha cioè permesso che il contagio si propagasse, non preoccupandosi di testare le condizioni di operatori sanitari e malati asintomatici? La risposta: «La Lombardia sta facendo quanti più tamponi possibili, nonostante la carenza dei reagenti e la lunghezza della procedura di analisi (30 laboratori attivati per 8-10mila tamponi al giorno). Le modalità e i criteri di esecuzione sono quelli indicati dal ministero della Salute, dall'Iss e dall'Oms».

Per quanto riguarda la mancata zona rossa nel bergamasco. Questa la verità lombarda: «Istituire zone rosse è prerogativa legale dello Stato che dispone di polizia e carabinieri per chiudere i varchi. Dal punto di vista legale anche il noto giurista Sabino Cassese certifica pubblicamente che la Lombardia non poteva agire direttamente. Come specificato peraltro nella circolare numero 15350/117 dell'8 marzo 2020 firmata dal ministro dell'Interno Lamorgese». Infine la decisione di inviare malati Covid a bassa intensità nelle Rsa nel momento in cui gli ospedali avevano l'acqua alla gola. Una mossa che avrebbe direttamente scatenato il picco di decessi tra gli anziani ospiti. Con il caso del Trivulzio, istituto finito nel mirino della magistratura (come altri ricoveri) e di due commissioni, ministeriale e regionale. «Quindici case di riposo - ribatte la Lega - volontariamente si sono candidate a ospitare pazienti Covid, impegnandosi a rispettare le regole imposte da Regione: garantire strutture separate e personale dedicato. Se qualcuno ha violato le regole», continua il documento, in Lombardia o in altre regioni, è «giusto che paghi. Ma non è questo il momento per le inchieste giudiziarie».

Un altra questione aperta, è quella giudiziaria, ne parla su Libero, Renato Farina.

«I nostri magistrati sono gli unici ad aver aperto un faldone per epidemia colposa nelle case di cura. Eppure in molti altri paesi i numeri sono alti». (Renato Farina, “Tornano i processi di piazza”, 23.4.2020, Libero).

Di questi tempi mentre tutti stanno a casa, ed è vietato andare in piazza, l'unica attività autorizzata sono i processi. «Non c'è bisogno di decreti sanitari o di autocertificazioni. Le funzioni religiose sono sospese, ai preti che osano mettere le mani sul pane e sul vino gliele si taglia sull'altare, ma questi riti qui sono uno spettacolo irrinunciabile».

Quella dei processi per Farina è una specialità italica, anzi ambrosiana. Infatti nell'articolo parla di tardiva riedizione di mani pulite. La sinistra incapace di arginare il virus vuol cavarsela portando in tribunale la Regione Lombardia. Ma come abbiamo scritto sopra Fontana contrattacca.

Farina cita un autorevole membro laico del CSM, il professore Alessio Lanzi. In una intervista su La Stampa, ha detto: «C'è un attacco strumentale al modello politico di centrodestra della Regione Lombardia, alimentato da un'inchiesta giudiziaria spettacolarizzata». E' un concetto molto simile a quello dell'ex governatore Roberto Formigoni. Lanzi non santifica nessuno. Non nega la possibilità di errori: «Possibile. Erano giorni drammatici, nelle città risuonavano solo le sirene delle ambulanze, i camion militari portavano via i morti. Non si può pretendere che tutto fosse perfetto, a meno di rispolverare antichi teoremi», Tipo quello, “non poteva non sapere”. Tuttavia Lanzi non ha digerito e contesta «la perquisizione della Finanza in Regione trasmessa in tv, mentre lì dentro si lavora in trincea per evitare altri morti, consegnare all'opinione pubblica messaggi di sconforto e sfiducia nelle istituzioni».

Un'inchiesta così chiassosa non è stata fatta in nessun Paese, «il buon senso dice che se si avesse un po' di coraggio magari si dovrebbe mandare un avviso di garanzia a Xi-Jimping che qualcosa ha nascosto sul serio, e ci ha impedito di difendersi adeguatamente. Invece no».

Ogni volta che leggiamo delle notizie sulla Cina e la fonte è il Sole24ore pensiamo a questo: un anno fa, il 20 marzo 2019, questo quotidiano, dà notizia dell’accordo tra il gruppo editoriale di Confindustria e l’Economic Daily Group per “lo sviluppo di prodotti editoriali indirizzati al mondo delle aziende dei due paesi (Italia e Cina) attraverso l’analisi di informazioni e dati sulle rispettive realtà economiche“. Economic Daily, fondato a Pechino nel 1983, è il quotidiano economico del governo cinese, fa parte del gruppo multimediale Economic Daily Press che comprende 10 quotidiani, sei magazine e un sito di informazione economica in otto lingue. Una volta si sarebbe parlato di spionaggio economico: la Confindustria italiana passa informazioni al governo cinese! Molto interessante una frase del vice ministro dell’informazione cinese, Jiang Jiaunguo, firmatario dell’accordo, che ha tenuto a precisare come la Cina “rispetta la libertà di stampa ma chiede sempre responsabilità nel diffondere informazioni e impegna ad attenersi ai fatti”. I fatti, lo sappiamo bene, li decide il Comitato Centrale del Partito Comunista cinese e se non corrispondono alla realtà tanto peggio per loro. E veniamo all’oggi. Come siamo stati informati sulla pandemia da Covid-19 è ancora argomento di discussione e lo sarà per molto tempo, ma ha colpito molto la presenza di quattro pagine sul Sole 24 ore di domenica 12 aprile. Un inserto che alla luce dell’accordo siglato assume un significato molto particolare. Curato dall’agenzia pubblicitaria del Sole 24 ore presenta la maggior parte degli articoli firmati da giornalisti dell’Economic Daily con il quale il quotidiano di Confindustria aveva stretto un patto proprio un anno fa. Il Focus China apre con il presidente “Xi  Jinping in prima linea accanto al Popolo cinese nella lotta contro il coronavirus” e prosegue con appelli all’unità nella lotta contro il virus, con la descrizione degli aiuti arrivati in Italia, fino ai benefici della medicina tradizionale cinese. Tutto un elogio sperticato del paese da dove è partito il contagio e proprio sul quotidiano di Confindustria che si fa portavoce della verità del Partito Comunista cinese. Qualcuno in giro per il mondo sembra accorgersi che le cose in Cina non sono andate come ce le hanno raccontate. Aspettiamo che anche il Sole24ore “faccia luce” su questa drammatica storia.

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