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Giovedì, 02 Maggio 2024

Gli sviluppi del caso Yara

Inquirenti e investigatori che si occupano del caso di Yara Gambirasio faranno il punto sulla situazione delle indagini oggi in Procura a una settimana dal fermo di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore bergamasco fermato lunedì scorso. Secondo l agenzia ansa saranno presenti, oltre ai poliziotti e i carabinieri bergamaschi, anche personale dello Sco, del Ros dei carabinieri e il comandante dei Ris, il reparto investigazioni scientifiche dell'Arma, il colonnello Giampietro Lago. Da studiare anche le prossime mosse sul fronte delle indagini che sono proseguite in questi giorni anche per verificare il racconto del muratore che continua a proclamarsi innocente.

"Credo che si possa tranquillamente andare a giudizio immediato". Così il procuratore di Bergamo Francesco Dettori ospite su Radio 24, parla del caso Yara Gambirasio. "La decisione di richiederlo - aggiunge - spetta al pm Ruggeri, ma ritengo di sì, che si possa fare il giudizio immediato. Dopo tanti anni, se si riesce ad arrivare a un giudizio dibattimentale il più rapido possibile significa anche dare un giusto conto del funzionamento della macchina della giustizia". Sul dna, Dettori ha affermato che ''la nostra è una certezza processuale basata su prove scientifiche praticamente prive di errore. Questa prova è stata stabilita in un contesto oggettivo molto ben specifico. Non si possono fare correlazioni con altri casi come quello di via Poma, sono casi diversi. Basti pensare a dove il liquido biologico si trovava, cioè sugli slip della adolescente in prossimità di una lacerazione degli slip stessi, e poi l'ulteriore contesto che lascio a voi valutare come le sevizie subite con un coltello. Tra l'altro poi colui che è stato identificato non ha niente a che fare con l'ambiente di normale e comune frequenza della ragazza". Comunque Dettori ribadisce che "è diritto del Bossetti professarsi innocente, fa parte della dinamica processuale. Ma la nostra è una verità scientifica. Allora, crediamo o non crediamo alla scienza? L'esattezza la danno in percentuale quasi totale. Poi si possono fare tutte le perizie del caso, se dovesse essere disposto un accertamento i margini ci sono per poterlo fare".Intanto :

Le indagini sull'omicidio di Yara Gambirasio vanno avanti. Ci sono filmati da guardare, testimoni da sentire, tabulati telefonici da analizzare, i pc di Massimo Giuseppe Bossetti da analizzare, ma soprattutto, come racconta Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, ci sarebbero altre macchie minuscole di Dna sugli indumenti della ragazzina di Brembate.

Si tratterebbe di residui lasciati da "Ignoto 1" che potrebbero portare a ripetere i test

Intanto secondo una indiscrezione di un investigatore, raccolta da Tgcom24, la signora Ester Arzuffi sapeva che il dna trovato sugli abiti di Yara era del figlio Massimo Giuseppe e che gli inquirenti erano sulle sue tracce. Tanto che alcuni giorni prima dell'arresto ne aveva anche parlato con lui confrontandosi sul da farsi. Peccato però che i telefoni fossero intercettati.

Tra i reperti archiviati dal Ris dei carabinieri a Parma, durante l’ispezione effettuata dopo il ritrovamento del corpo, ci sono altre tracce infatti. "Il fluido a disposizione è certamente meno "puro" di quello già analizzato nel febbraio del 2011, la quantità è davvero modesta ma gli esperti ritengono sia comunque sufficiente per effettuare nuovi test se si dovesse arrivare al confronto in aula con l’indagato", scrive il Corsera. Inquirenti e investigatori oggi faranno il punto sulla situazione delle indagini in Procura a una settimana dal fermo del muratore bergamasco. Da studiare anche le prossime mosse sul fronte delle indagini che sono proseguite in questi giorni anche per verificare il racconto del muratore che continua a proclamarsi innocente.

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