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Grande successo al teatro Salieri in Legnago, per lo spettacolo messo in scena da Giordano Borghesani.

Dopo "restart" dell'anno scorso, che voleva essere un inno alla riapertura, dopo il lockdown, Borghesani ha portato in scena un piccolo grande capolavoro, dal titolo SURPRISE

Il Teatro strapieno, ha reagito con grande passione al meraviglioso spettacolo al quale hanno assistito. Applausi a scena aperta, grandi emozioni, partecipazione assoluta, sia per coreografie portate in scena, sia per il suggestivo spettacolo costruito intorno ad esse.

Ospiti di prestigio, tra cui il chitarrista internazionale Andrea martongelli, reduce da tournée europee, con i nomi più prestigiosi della musica rock, lo chansonnier Claudio martongelli, che ha celebrato Riccardo Cocciante ed il tenore Carlo Alberto pasin, che ha deliziato il pubblico, con la sua meravigliosa voce.

Essi hanno regalato alla platea, momenti di pura emozione. Il Mattatore della serata, ancora una volta Gino Aprile, che oltre a condurre magistralmente la serata, ha regalato al pubblico momenti di arte pura, tra cui l'omaggio a gigi proietti, la poesia "questo amore", molto gradita dal pubblico e dalla critica.
La regia di Giordano Borghesani, ex ballerino Rai ed attualmente insegnante di danza e coreografo d'eccezione, è stata impeccabile e suggestiva, come sempre,..

Gino Aprile gia' noto al grande pubblico, per i suoi trascorsi MEDIASET, RAI, ultimamente molto presente sulla piattaforma SKY, e' un performer di quelli a 360 gradi. Conduce, canta, su basi, con orchestra o accompagnato da un pianista, spaziando dal repertorio italiano, a quello internazionale.
Battuta facile, pronto reattivo, fine ed elegante, Ironicamente pungente, intelligente,
riesce ad inventare uno show dal nulla, coinvolgendo chiunque gli capiti a tiro, mai urtando, pero', la suscettibilita' del pubblico.

 

 

Il grande cinema è tornato a risplendere sotto il cielo di una notte d’estate, negli iconici giardini dell’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo l’Associazione della Stampa Estera in Italia ha celebrato la 63ma edizione del Globo d’Oro con un gala sotto le stelle, che ha visto sfilare alcuni tra i più grandi protagonisti del cinema italiano e internazionale. 

L’attesa cerimonia di premiazione è stata condotta dai direttori artistici Claudio Lavanga, corrispondente per NBC NEWS, e Alina Trabattoni, giornalista internazionale e corrispondente estera, ed è iniziata con i saluti della Presidente della Stampa Estera, Esma Çakir. «Ho sempre pensato che il cinema sia il mezzo per eccellenza per concedersi di evadere - commenta il co-Direttore Artistico, Claudio Lavanga - un momento in cui staccarsi dalla realtà, anche solo per due ore, terapeutico e necessario. Poterlo celebrare qui, in un luogo simbolo della vita culturale della Capitale, è un vero privilegio». 

«E il privilegio è anche poter vedere e valutare tutti questi film - aggiunge il co-Direttore Artistico, Alina Trabattoni - soprattutto quello di poterli commentare insieme ai protagonisti, ai registi. Restiamo sempre meravigliati dalla qualità dei film in concorso, perché il Cinema è come una magia, un incanto che si compie ogni volta daccapo, un occhio aperto sulla realtà capace di aprire finestre su nuovi immaginari mondi». Il comitato di giuria, composto da una rosa di corrispondenti esteri provenienti da ogni parte del mondo, ha visionato decine di pellicole, scelto i film finalisti e finalmente premiato i vincitori durante una serata unica - curata dalla regia di Antonio Centomani -, arricchita dalle sonorità lounge della dj Daniela Martani. 

Sono le scalinate dello storico ingresso dell’Accademia Tedesca a fare da palco alla cerimonia che ha visto premiare i volti del cinema nazionale. I migliori interpreti sono Pilar Fogliati, che riceve il premio come Miglior Attrice per Romantiche, ed Edoardo Leo come Miglior Attore per il suo ruolo in Mia. Roberto Andò si aggiudica la Miglior Regia per il suo La stranezza, e Marco Bellocchio fa incetta con il Globo d’Oro al Miglior Film con Rapito e quello alla Miglior Serie TV per Esterno Notte. E da un grande regista che ha firmato capolavori a chi inizia a muovere i suoi primi passi sullo schermo: Saul Nanni si aggiudica il Globo d’Oro Giovane Promessa, per il film Brado di Kim Rossi Stuart. Mentre Giuseppe Fiorello il Globo d’Oro Miglior Opera Prima, per il suo Stranizza d’amuri.

Cinema italiano, ma con uno sguardo sul mondo, e a salire le scale è stata una star di Hollywood, John Malkovich, che ha ricevuto dall’attore Maurizio Lombardi - con lui sul set di The New Pope - il Gran Premio della Stampa Estera per il suo impegno come attore, regista e produttore e per il suo speciale legame con il nostro Paese. Legame che si rafforza proprio in questi giorni, e che lo vede impegnato nello spettacolo In the Solitude of Cotton Fields, dal testo di Bernard-Marie Koltès, nell’ambito del Campania Teatro Festival diretto da Ruggero Cappuccio, in scena al Teatro Politeama di Napoli l’8 e il 9 luglio. La cerimonia riprende con la statuetta alla Miglior Colonna Sonora, consegnata al duo Colapesce Dimartino, per il film La primavera della mia vita, regalando un’esibizione fuori programma a tutti i presenti. A Mia va la Miglior Sceneggiatura, ritirata da Ivano De Matteo e Valentina Ferlan; a L’Ultima notte di Amore va il Premio Speciale della Giuria, ritirato dal regista Andrea Di Stefano; mentre il film di Pilar Fogliati, Romantiche, si aggiudica il Globo d’Oro per la Miglior Commedia. 

E proprio a chi della commedia aveva fatto la sua cifra di stile è andato il premio alla Carriera. All’attore regista e sceneggiatore Francesco Nuti, scomparso poco meno di un mese fa, l’applauso commosso di tutto il pubblico, i ricordi degli amici presenti, tra cui il regista Giovanni Veronesi, e chi non ha potuto esserci come Carlo Verdone e Leonardo Pieraccioni, che hanno inviato una clip per l’amico scomparso. A ricordarlo insieme a loro e ai direttori artistici anche la figlia, Ginevra, che ha ritirato il premio dedicato a suo padre consegnatole da Giuliana De Sio. Il Globo d’Oro al Miglior Documentario va al docufilm Gianni Agnelli, in arte l’Avvocato, diretto da Emanuele Imbucci, che ha ritirato la statuetta. A seguire la Miglior Fotografia, riconosciuta a Michele D’Attanasio per L’ombra di Caravaggio; e il premio al Miglior Cortometraggio assegnato a Grazie Michele, di Rosario Errico, in gara insieme a La verità di Miranda Angeli e La storia di Franco Zeffirelli di Matteo Mascotto, e che ha regalato l’occasione di ricordare il grande maestro nel centenario della sua nascita. 

A valutare le opere, come ogni anno, è stata una rosa di corrispondenti esteri provenienti da ogni parte del mondo, incluse Grecia, Australia, Germania, Albania, Svizzera, Norvegia, San Marino, Giappone, Romania, Svezia, Francia, Turchia, Inghilterra, Olanda, Cile, Bulgaria, USA, Russia, Venezuela, Moldavia, Spagna. Il Comitato Cinema 2023 è composto da Claudio Lavanga (Direttore Artistico) NBC NEWS, USA; Alina Trabattoni (Direttore Artistico) giornalista internazionale e corrispondente estera; Maarten van Aalderen, De Telegraaf, Olanda; Patricia Mayorga Marcos, El Mercurio, Cile; Vera Naydenova (Responsabile Serie TV) BTV, Bulgaria; Ewout Kieckens, Italie Magazine, Olanda; Antonio Galofaro, Le Temps, Svizzera; Praxilla Trabattoni (Responsabile Sezione Documentario) People Magazine, USA; Vera Shcherbakova (Responsabile Sezione Cortometraggio) Agenzia di stampa TASS, Russia; Sofya Lipenkova, Agenzia di Stampa TASS, Russia; Alba Kepi, RTV Ora News, Albania; e Constanze Templin giornalista freelance, Germania. Al loro lavoro si unisce il prezioso contributo della giornalista Elizabeth Missland, cui il comitato esprime un ringraziamento speciale.

Ecco l'elenco dei Globi d'Oro assegnati dalla stampa estera al cinema italiano. Tra i riconoscimenti anche il premio postumo alla carriera a Francesco Nuti. Due riconoscimenti per Mia di Ivano de Matteo e Romantiche di Pilar Fogliati.

GLOBI D'ORO 2023: TUTTI I PREMIATI

Gran Premio della Stampa Estera: John Malkovich

Premio alla carriera: Francesco Nuti

Premio Miglior attore: Edoardo Leo in Mia

Premio Miglior attrice: Pilar Fogliati in Romantiche

Premio miglior colonna sonora: Colapesce e Dimartino per La primavera della mia vita

Premio miglior commedia: Romantiche

Premio miglior cortometraggio: Grazie Michele

Premio miglior documentario: Gianni Agnelli, in arte l'Avvocato

Premio miglior film: Rapito

Premio miglior fotografia: Martina Attanasio per L'ombra di Caravaggio

Premio miglior giovane promessa: Saul Nanni per Brado

Premio miglior opera prima: Giuseppe Fiorello per Stranizza d'amuri

Premio miglior regia: Roberto Andò per La stranezza

Premio miglior sceneggiatura: Ivano De Matteo e Valentina Ferlan per Mia

Premio Speciale: L'ultima notte di Amore

 

Fonte Globo d' Oro

Opera dell'artista Anna Liuzzi. Tutti i diritti riservati

A Roma, mercoledì 3 Maggio 2023, nella splendida cornice del “Teatro Rossini” in Piazza di Santa Chiara 14 a è stata ufficializzata l’istituzione del “Fondo Lando Buzzanca”; per diretta volontà di Mario e Massimiliano Buzzanca, figli del grande interprete recentemente scomparso, tutti i materiali originali e l’archivio privato dell’attore sono stati ceduti e affidati alla curatela scientifica dell’Archivio Storico del Cinema Italiano, nella persona del Presidente Graziano
Marraffa, allo scopo di preservare debitamente nel tempo la memoria storica e artistica di Lando Buzzanca e divulgarla soprattutto alle giovani generazioni di studiosi, professionisti e appassionati spettatori.
Il “Fondo Lando Buzzanca”, in attuale fase di inventario e catalogazione, comprende migliaia di documenti originali riguardanti la carriera professionale e la vita privata dell’artista: soggetti e sceneggiature cinematografiche, copioni teatrali e televisivi, fotografie, film in pellicola 35mm, rassegne stampa, manifesti, elementi scenografici, incisioni sonore, interviste, corrispondenza, onorificenze e premi ricevuti a titolo internazionale, biblioteca e oggettistica varia.
I materiali saranno pubblicamente fruibili in occasione di mostre espositive, retrospettive cinematografiche, convegni etc. e saranno oggetto di uno specifico Centro Studi permanente di futura costituzione.
Graziano Marraffa, ha brevemente delineato il singolare stile interpretativo di Lando Buzzanca, distintosi nel panorama cinematografico dell’epoca, variando dal grottesco al parodistico, con note di sottile amarezza tese ad esaltare l’umanità dei personaggi da lui attentamente scelti nel corso di una mirabile e lunga carriera professionale, spesso derivati da matrici letterarie di autori quali Bruna Piatti, Vitaliano Brancati, Leonardo Sciascia, Luciano Bianciardi, Piero Chiara, Goffredo Parise.
Massimiliano Buzzanca ha testimoniato l’importanza della madre Lucia Peralta, moglie dell’attore, nella conservazione certosina dei materiali dell’archivio personale di Lando Buzzanca, nonché sua fondamentale consigliera nelle definitive scelte artistiche.
Contestualmente, è stata annunciata la fondazione del “Premio Lando Buzzanca”, che si svolgerà annualmente in suo omaggio a partire dal 18 Dicembre 2023, data in cui ricorrerà un anno dalla scomparsa dell’attore e vedrà Graziano Marraffa quale direttore artistico, Franco Mariotti quale Presidente del Comitato Scientifico e Raffaele Festa Campanile quale responsabile marketing e sponsorship.
L’immagine ufficiale del “Premio Lando Buzzanca”, scelta dalla direzione artistica e presentata in anteprima per l’occasione, è un ritratto pittorico esclusivo dedicato all’attore dall’artista Anna Liuzzi.
Il “Premio Lando Buzzanca” verrà conferito in ogni sua edizione ai professionisti del mondo dello Spettacolo, che si distingueranno per le qualità distintive nei settori Cinema, Teatro, Tv, nei quali Lando
Buzzanca è risultato essere un vero Maestro.
Franco Mariotti ha annunciato gli altri componenti del Comitato Scientifico, del quale fanno parte, oltre a Massimiliano Buzzanca e Graziano Marraffa, il Prof.Gianfranco Bartalotta (docente Università Roma 3 e Università telematica Niccolò Cusano), il Dott. Vincenzo Raso (Presidente “Associazione Culturale Pietro Germi”, situata a Sciacca), il Dott. Paolo Silvestrini (scrittore e sceneggiatore).
Lo scrittore e regista Raffaele Festa Campanile, oltre ad aver ricordato il rapporto professionale e di amicizia tra Lando Buzzanca e suo padre Pasquale Festa Campanile, ha sottolineato gli aspetti collaterali del “Premio Lando Buzzanca” che verranno rivolti con attenzione ai bambini e alle giovani generazioni, cui verranno destinati particolari omaggi in prossimità delle feste natalizie, mentre il coordinamento stilistico dell’evento di premiazione sarà affidato alla Dott.ssa Laura Mantovi.
L’attrice e soprano Sara Pastore, al termine della conferenza stampa, ha donato una copia di un suo dipinto a Massimiliano Buzzanca e ha eseguito un brano musicale in ricordo di Lando Buzzanca.
I numerosi ospiti in sala, giornalisti professionisti e operatori culturali, hanno concluso l’incontro con un brindisi nel foyer del Teatro Rossini.
La conferenza stampa è stata realizzata in collaborazione con l'ASP Asilo Savoia.

Al Festival di Cannes, presso il Pavillon Italia gestito da Cinecittà è stato presentato con successo il documentario “CARNEVALE DI VIAREGGIO. L’ETERNO EFFIMERO”.
Il docufilm di Gualtiero Lami e Andrea Genovali, giunto a Cannes grazie alla collaborazione con Toscana Film Commission, in particolar modo della sua Direttrice dott.ssa Stefania Ippoliti, ripercorre la grande storia ultracentenaria del Carnevale di Viareggio, attraverso una serie di prestigiose e inedite interviste, realizzate da Gualtiero Lami nel corso degli anni a personalità del mondo letterario e cinematografico del calibro del premio Nobel per la Letteratura Dario Fo e di uno dei più importanti registi del cinema italiano e internazionale, il viareggino Mario Monicelli.
Al loro fianco altre illustri personalità, come il pittore Mario Francesconi, amico di poeti e letterati. Il critico Luigi Cavallo lo definisce “uno degli ultimi grandi artisti del Novecento italiano”; il giornalista e compositore Aldo Valleroni. Sono suoi, tanto per citare solo due brani, “Mi va di cantare” portata al Festival di Sanremo nel 1968 da Louis Armstrong e la celeberrima “Una rotonda sul Mare”, che racconta la sua esperienza di compositore di canzoni carnevalesche e musicista sui carri allegorici del carnevale viareggino e gli storici costruttori, come Giovanni Lazzarini “Menghino” e Gionata Francesconi, i quali danno sostanza con i loro ricordi a quell’idea di tradizione che, come viene affermato anche nel film documentario, è ciò che permane nel tempo ed è un valore da evidenziare e porre all’attenzione, soprattutto delle giovani generazioni.
Ad arricchire il documentario, immagini inedite o rarissime del carnevale viareggino, attinte anche dall’archivio di Gualtiero Lami e di Hop Frog Tv.
A questo punto, per il documentario di Lami e Genovali la strada prosegue, confidando di poter cogliere altre soddisfazioni e riconoscimenti, così come è avvenuto a Cannes.

Annunciato il ritorno del Narnia Festival, giunto oramai alla XII edizione, che vedrà la docenza del compositore e direttore d’orchestra Marco Werba.

Si tratta di una manifestazione dell’estate umbra, all’insegna della qualità delle proposte in cartellone e della contaminazione tra generi artistici diversimusicadanza e tanti spettacoli dal vivo. La direzione artistica è affidata all’ideatrice, nonché pianista, Cristiana Pegoraro. Il Narnia Festival offre l’opportunità di intraprendere una carriera professionale ai giovani talento con solide basi formative.

A riguardo Marco Werba guiderà la prima Masterclass internazionale in musiche per film storici. Ossia, insegnare a comporre colonne sonore per film in costume. Il compositore e direttore d’orchestra ha alle spalle 34 anni di esperienza come autore di musica applicata, e ha scritto colonne sonore di film storici importanti, come “Il Conte di Melissa” di Maurizio Anania, “Amore e Libertà, Masaniello” di Angelo Antonucci, “Anita, una vita per Garibaldi” di Aurelio Grimaldi, “I Fiori del Male” di Claver Salizzato. E ancora: “Gelone, la spada e la gloria” di Gianni Virgadaula, “La Grande Guerra del Salento” di Marco Pollini e “Goffredo” (E l’Italia chiamò) di Angelo Antonucci.

Gli iscritti alla sua Masterclass dovranno creare alcune composizioni per scene tratte da film storici ambientati in tre diversi periodi (Rinascimento, Risorgimento e Seconda Guerra Mondiale). Durante le lezioni, verranno analizzate le musiche (di celebri film in costume) scritte da Miklos Rozsa, Georges Delerue e Nino Rota. Un registaspecializzato in questa tipologia di pellicole, sceglierà le migliori composizioni, che riceveranno un diploma finale e parteciperanno a un saggio conclusivo con le musiche preparate nel corso di questo campus internazionale di alto perfezionamento artistico.

Fonte L.B. 

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