L'ambasciatore Tomáš Boček, dal gennaio 2016 rappresentante speciale per migranti e rifugiati del Segretariato Generale del Consiglio d'Europa, è stato a Palermo per una missione conoscitiva della realtà e delle politiche cittadine per l'accoglienza dei migranti, con particolare riferimento ai minori non accompagnati.
L'ambasciatore nel corso della mattinata di lunedì ha incontrato il sindaco Leoluca Orlando, l'assessore alla Cittadinanza sociale, Agnese Ciulla, e il garante per i diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Lino D'Andrea, che gli hanno spiegato nel dettaglio i meccanismi posti in essere dall'Amministrazione comunale, dalle altre istituzioni e dal privato sociale coinvolti nel sistema dell'accoglienza.
Nel corso dell'incontro, Orlando ha ribadito che "l'Amministrazione comunale attribuisce importanza strategica al tema epocale dell'immigrazione, ben consapevole che - diversamente da come avvenuto finora - non possa essere in alcun modo affrontato dall'Europa secondo logiche emergenziali, che non risolvono affatto una tragedia di dimensioni bibliche, ma contribuiscono solo a soddisfare gli interessi di quanti lucrano sulla vita e sul sangue di coloro che fuggono dalle guerre e dalla miseria, dalla violenza e dallo sfruttamento".
Orlando ha anche rivendicato "il ruolo fondamentale svolto in questa fase storica dal territorio siciliano e, in particolare, da Palermo, città multiculturale - europea a pieno titolo, ma anche mediterranea e mediorientale - capitale della solidarietà dell'accoglienza, in prima linea perché i diritti dei migranti siano sempre più il punto di riferimento dei diritti civili di tutte e di tutti e che costituisce un esempio dell'Europa che sogniamo per le nuove generazioni.
Con la Carta di Palermo - ha continuato il Sindaco - noi riconosciamo la mobilità internazionale come diritto umano inalienabile e, grazie al lavoro quotidiano della Consulta delle Culture, abbiamo dato una risposta alla carenza normativa che oggi vieta a tanti cittadini i propri diritti. Palermo è più avanti dell'Italia e dell'Europa perché afferma e tutela la mobilità internazionale degli uomini, delle donne e dei bambini come diritto umano, volto umano di una globalizzazione che altrimenti rischia di essere solo egoistica mobilità di merci, denaro e dati telematici".
Nel pomeriggio l'Ambasciatore ha visitato il centro di accoglienza per minori ex Casa Marconi e la Casa Madonna dell'Accoglienza.