A nostro modesto avviso, è sorta una diatriba, ovvero, un discorso aspro e polemico, sul progetto del Governo nazionale di “Autonomia regionale rafforzata” che dovrebbe essere concordato con le regioni Veneto, Lombardia ed Emilia- Romagna. Ancora, la cosiddetta “autonomia differenziata”, ovvero, il cosiddetto federalismo asimmetrico, è un lusso che le regioni del Sud non possono permettersi; ci troviamo di fronte: da una immagine dell’Italia divisa in due, ad un rischio per l’unità nazionale; l’autonomia del Nord danneggia la sanità del Sud, ogni regione meridionale rischia di perdere tra uno e due miliardi di euro; nel Mezzogiorno welfare azzerato (Cfr. Il Messaggero del 6 gennaio 2019). Poi dai dati statistici risulta che Lombardia, Veneto ed Emilia- Romagna hanno un Pil complessivo, superiore ai 700 miliardi di euro, poco più del 40% del totale italiano. Negli ultimi anni queste regioni hanno avuto una crescita economica migliore di quella media: dell’intero Centro-Sud. Sono aumentate, così, le disparità fra le suddette regioni del Nord ed il resto del Paese Italia. In conclusione, diciamo che tutto il Mezzogiorno deve trovare la forza per combattere: questa autonomia rivendicata dal Nord ed una secessione dei redditi, a spese del Sud d’Italia.