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Un concerto veramente dei grandi avvenimenti, quello che ci ha regalato il soprano Elena Malakovskaya accompagnata dall’orchestra “O Stillo” , Domenica  17 Ottobre 2021, nella Cattedrale di S.Severina.

Il concerto s’inseriva nella programmazione Stagione Concertistical’Hera della Magna Grecia” 4° Edizione della Società Beethoven di Crotone.

Un’artista veramente completa la Malakovskaya, con una voce calda, morbida, ricca di armonici e con una estensione ampia  che spaziava  dai suoni più gravi a quelli più acuti  arricchiti da una  tecnica a di poco perfetta, che ha presentato un programma di indubbia raffinatezza   incantando   il numerosissimo pubblico presente che non ha lesinato applausi calorosissimi.

Il programma comprendeva: W.A. Mozart - “Porgi amor” dall’opera “Le Nozze di Figaro”,V. Bellini - “Casta Diva” dall’opera “La Norma” , G.Puccini - “In quelle trine morbide” dall’opera “Manon” , G.Verdi -“Ave Maria” dall’opera “Otello” , A.Catalani -“Ebben n’andrò lontana” dall’opera “Vallì”, G.Puccini -“Vissi d’arte” dall’opera “Tosca” , A.De Curtis -“Non ti scordar di me”  , G.Puccini - “Un bel dì vedremo”  .

“Casta diva” -  “Vissi d’arte” –  “Ave Maria”  , solo per citare alcune delle arie  che l’artista ha eseguito, ricche di sensazioni impressivo - descrittiviste prive di ostentazioni virtuosistiche sono state rese dall’artista in maniera mirabile trasmettendo al pubblico presente le stesse sensazioni  che l’artista viveva in quel momento (cosa questa non facile anche per i più grandi virtuosi).

Il tutto sostenuto da un’orchestra coesa che ha saputo sottolineare i virtuosismi artistici del soprano.

Un’orchestra che si è inserita mirabilmente nel tessuto del programma eseguendo all’inizio e al centro  due concerti di Vivaldi uno per sola orchestra in Do Magg. e uno  per  violino e orchestra in Sol min. con il solista M°  Giuseppe Arnaboldi che, con una finezza tecnica,  veramente rara,  ha saputo imprimere ai brani un equilibrio  e una lettura  veramente suggestiva, frutto questo, di grande virtuosità  e maturità interpretativa.

Veramente una gran bella serata artistica delle  grandi occasioni.

Naturalmente, come dicevamo, applausi calorosissimi e bis a ripetizione.

Prossimo concerto Sabato 23 Ottobre con la violinista Karen Su che eseguirà le “Stagioni Vivaldiane” sempre  a Santa Severina, alle ore 19,00.

La conoscenza di Antica Kroton attraverso gli scavi archeologici. Un tema affascinante per  capire la nostra storia e il nostro presente. Il tema affrontato venerdì 15 ottobre al Museo di Pitagora ha riguardato il quartiere meridionale e il quartiere centrale. Un incontro riuscito sotto tutti gli aspetti. Un pubblico numeroso, qualificato e attento. Con un ricco dibattito alla fine della relazione di Vincenzo Fabiani. Il direttore e fondatore del Gruppo Archeologico Krotoniate è stato superlativo nel suo racconto accompagnato da decine di fotografie. Il suo cinquantennale impegno per la tutela e conservazione del territorio è stato fondamentale per tutto quello che è diventato il presente e il futuro della città. Una storia, quella crotonese, ricca di contraddizioni: Crotone è una città  letteralmente seduta su un tesoro, e che fa fatica a rendersene conto. “Continuiamo questa narrazione della città” dice Santo Vazzano – presidente di Jobel e direttore del Museo di Pitagora –convinti che dobbiamo recuperare conoscenza e coscienza. Crotone si porta tristemente dietro, e persiste nelle sue scelte scellerate, decisioni contro la sua natura: Come città di Mare costruisce palazzoni come per mettere muri contro la sua risorsa principale. Di fatto Crotone non sarà mai una città che avrà una simbiosi con il suo mare. È una città sul mare non di mare! Pensa bene di costruire palazzi più alti del Castello di  Carlo V, ancora più imponenti.  Stessa cosa fa con gli scavi: coprire tutto per palazzinare  e cementificare tutto e subito.”  I vari scavi eseguiti dal centro storico della città all’ospedale, dallo stadio e fondo Gesù dimostrano come Crotone era una città importante con diverse costruzioni: necropoli, ville, opifici. ..Una città estesa con diverse stratificazioni, riguardanti vari periodi da prima dei greci, ai romani,  al medioevo. I prossimi appuntamenti  sono venerdì 19 novembre con l’attenzione al quartiere settentrionale e alla cinta muraria e le necropoli.

Da giovedì 14 a lunedì 18 ottobre p.v., la D’Ettoris Editori sarà presente al Salone internazionale del Libro di Torino nello stand dell’UELCI (Unione Editori e Librai Cattolici Italiani) con 68 titoli.

Lo stand è ubicato nel padiglione 2 K30-L29. La fiera sarà l’occasione per presentare, oltre ai titoli di punta della casa editrice, anche le 10 novità pubblicate nel corso del 2021, tra le quali: L’abolizione della donna di Fiorella Nash, Cristoforo Colombo il nobile di Giorgio Enrico Cavallo, In difesa dell’umano. La filosofia di Karol Wojtyła di Daniele Fazio.

Protagonisti assoluti. Gli studenti dell’istituto Ciliberto – Lucifero di Crotone che hanno partecipato al progetto "Un albero per il Futuro", fortemente voluto dal dirigente scolastico Girolamo Arcuri e portato avanti dagli insegnanti referenti Alessandra Anania, Elsa Mancuso ed Antonino Restuccia, hanno dato saggio della propria bravura. Al convegno promosso dai Carabinieri della Biodiversità nell’ambito del contest “All4Climate Italy 2021” che si è tenuto a Milano, sono stati unici. In tutti i sensi perché durante la diretta streaming del convegno, introdotto e moderato dal comandante Raffaele Manicone, per esprimere il significato e l’importanza del suddetto progetto, fra i tanti lavori inviati dai numerosi istituti di tutta Italia, è stata scelta e proiettata unicamente la clip animata realizzata dagli studenti del Ciliberto - Lucifero. Nonostante le difficoltà dovute al perdurare della pandemia, grazie alla partecipazione di una rappresentanza di alunni dell’istituto, alla determinazione dei docenti referenti, al supporto del reparto Carabinieri per la Tutela della biodiversità di Catanzaro e del Comune di Crotone, parte degli alberi donati alla scuola dal corpo Forestale sono stati messi a dimora in un’area del centralissimo Parco Pitagora. Allo scopo di monitorare il numero delle piante interrate su tutto il territorio nazionale e i progressi in termini di stoccaggio di anidride carbonica è stato appositamente creato un sito web (https://unalberoperilfuturo.rgpbio.it).

Il convegno è uno degli eventi preparatori al Cop26, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre prossimi. Ha visto la partecipazione, sia in presenza e in diretta via streaming, di ospiti illustri del mondo della ricerca e della divulgazione scientifica, nonché una rappresentanza degli istituti scolastici, che hanno aderito al progetto promosso dai Carabinieri in collaborazione con il Ministero della Transizione ecologica. Si è parlato di cambiamenti climatici, di sostenibilità, di sensibilizzazione delle giovani generazioni verso il rispetto e la tutela del patrimonio forestale. Inoltre, quest’anno, il progetto portato avanti dal Ciliberto – Lucifero si arricchisce di una nuova iniziativa: “L'albero di Giovanni Falcone” di via Notarbartolo in cui viveva il magistrato, è divenuto meta per migliaia di giovani, fin dai primi giorni successivi all’attentato, divenendo “simbolo di legalità”. Le gemme sono state prelevate dagli esperti del Centro nazionale Carabinieri per la Biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano e hanno già riprodotto migliaia di esemplari da destinare a scuole, tra le quali l’istituto crotonese, enti pubblici e parchi urbani.

È possibile rivedere la registrazione della conferenza collegandosi all’indirizzo web: https://youtu.be/6wYV1fTMwJw mentre la clip del Ciliberto - Lucifero, scelta a rappresentare il progetto nazionale ”Un albero per il Futuro” si può vedere invece all’indirizzo https://app.animaker.com/video/8LDHIQOWPITHULAW

Costanza e continuità, probabilmente sono le armi vincenti della Società Beethoven, vista la notevole presenza di pubblico giovane e meno giovane ai concerti che in questo periodo sta realizzando nel Castello di S.Severina.

Sabato 02 Ottobre, è stato ospite il duo a 4 mani “Musikalisch”, Elisabetta Laganà e Gabriele Sciarrone , che hanno presentato un programma tra Classicismo e Romanticismo con una puntata al periodo impressionista del primo  novecento con M.Ravel.

Il programma comprendeva infatti: M. Clementi - “Sonata op.3 n.1” ;  J.Brahms - “Valzer op. 39” ; F.Liszt  - “Les  Preludes” ; M.Ravel - “Ma mere l’oye” .

Un duo che fin dalle prime battute ha dimostrato una visione dell’insieme dove i contrasti e i ritmi sono provocanti, ricchi di atmosfere preziose senza però la seduzione dei temi cantabili e delle progressioni di fondali sonoro sempre mutabili.

I due giovani artisti hanno lavorato con lodevole attenzione, ma a volte hanno evidenziato una lettura musicale  che volesse dimostrare di esaltare  la scrittura pianistica  e tenere a distanza, quasi temendo il confronto, la fragranza dell’orchestrazione.

Una bella esecuzione all’interno della quale hanno dimostrato un Clementi che non è solo un tecnico della tastiera, come qualcuno lo vuole etichettarlo, mentre  nei valzer di Brahms  erano  evidenti il sapore Zigano contrappuntistico con evidenti echi provenienti da Schubert e Schumann.

Nei “Preludes”  di Liszt invece hanno sottolineato il clima misterioso e di estrema tensione che sancisce  l’affermazione  del tema principale con una nota dolente  agli episodi pastorali.

Molto bella l’aria fiabesca fantasiosa  che hanno saputo rendere in “Ma mere L’oye”  di Ravel.

L’ambiguità dello sguardo rivolto al mondo infantile, in fondo segna il momento mediano, quello della favola che diventa racconto pauroso in bilico tra angoscia e avventura.

Una bellissima serata che è culminata con applausi calorosissimi e una serie di bis.

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