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Nella notte un centinaio di extracomunitari era sceso in strada in seguito al lancio di alcuni petardi da parte di persone che sono poi fuggite.

Intorno alle 23 nelle palazzine di via Giordano Bruno sono esplose due bombe carte, lanciate da soggetti ancora non identificati. Gli immigrati, circa trecento, sono quindi scesi in strada riversando i cassonetti, sradicando alcuni cartelli stradali e lanciando sassi e bottiglie. Sul posto, oltre alla polizia, si sono recati anche i vigili del fuoco. La situazione sembrava essersi placata, ma stamattina la tensione è tornata alta. Tra i residenti regna la paura: "Fino a ieri eravamo soltanto stufi di questa situazione di illegalità diffusa. Adesso abbiamo davvero paura".

Come riporta La Stampa, i profughi sono tornati in strada e hanno gettato cassonetti sulla via, lanciano oggetti contro alcune persone che, terrorizzate, si sono nascoste nei negozi costretti a chiudere.

Ancora tensioni, dopo quelle della scorsa notte, all'ex Moi di Torino, le palazzine del villaggio olimpico da tempo occupate da famiglie di immigrati e profughi. Gli extracomunitari sono tornati in strada, gettando cassonetti sulla via e lanciando oggetti. Costretti a chiudere alcuni negozi. Stanno intervenendo le forze dell'ordine. Secondo quanto appreso, a scatenare la rabbia dei profughi sarebbe stato il lancio di alcuni grossi petardi da parte di un gruppo di ultrà del Torino, che proprio lì vicino hanno il loro quartier generale.

Il gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale, a Torino, esprime "preoccupazione per gli atti avvenuti negli ultimi giorni nella zona delle palazzine Moi". L'auspicio dei pentastellati, dopo le nuove tensioni della scorsa notte, è che "prima possibile le forze dell'ordine facciano chiarezza su quanto è accaduto e individuino i responsabili, assicurandoli alla giustizia. Si condannano in modo assoluto atti di violenza e intolleranza".

Quella zona ormai è regno di clandestini. Ma non solo. Come è stato documentato più volte, il Moi è diventato anche una centrale dello spaccio. I residenti lo hanno visto e sopportano male la situazione. Le case sono occupate. Sui loro tetti anche le parabole per la televisione

 

Alla vigilia del black-out elettorale che entra in vigore 15 giorni prima del referendum, gli ultimi sondaggi sono ormai tutti allineati sulla prevalenza dei No alla riforma rispetto ai Sì: la forchetta è No al 52-54%, Sì al 46-48. La distanza tanto ridotta tra le due scelte lascia però la partita totalmente aperta e fa diventare determinanti per il risultato finale gli attuali indecisi, stimati intorno al 20%.

Le scadenze elettorali dei paesi occidentali attese per i prossimi mesi, fra cui il Referendum costituzionale italiano, hanno fatto aumentare la volatilità dei mercati con un andamento che segnerà per il nostro paese "un forte aumento a ridosso della prima settimana di dicembre, in corrispondenza" con il voto. E' quanto avvisa la Banca d'Italia nel rapporto sulla stabilità finanziaria dove sottolinea come l'indicatore del mercato azionario abbia subito un'impennata nella seconda metà del 2016. Il voto Usa ha fatto già crescere i rendimenti dei bond privati e lo spread.

Come riferisce il giornale : L'allarme della Banca d'Italia è una sorta di déjà-vu. Il differenziale tra i Btp decennali e i Bund tedeschi che aumenta e i titoli che, attaccati dalla speculazione, perdono terreno. Lo stesso scenario del 2011. "Le prospettive di una crescita ancora modesta in Europa e l'incertezza legata agli sviluppi politici nei principali Paesi avanzati potrebbero alimentare forti variazioni dei corsi delle attività finanziarie nei prossimi mesi - prosegue il rapporto - gli indicatori di mercato registrano un aumento della volatilità attesa sulle azioni italiane nella prima settimana di dicembre, in corrispondenza con il referendum sulla riforma costituzionale".

È continua il quotidiano Italiano della famiglia Berlusconi :  l'ennesima ingerenza di campo per spingere gli italiani a votare Sì al referendum sulle riforme costituzionali. Nel rapporto sulla stabilita finanziaria, l'Istituto di via Nazionale ha infatti agitato lo spettro degli indicatori di mercato che avrbbero registrato "un aumento della volatilità attesa sulle azioni italiane nella prima settimana di dicembre, in corrispondenza con il referendum". Non solo. Palazzo Koch ha sottolineato anche l'incremento dell'attività sui derivati sul debito sovrano italiano, cosi gli analisti della Banca d'Italia entrano a gamba tesa sul voto del 4 dicembre.

Secondo il quotidiano il giornale : È il solito ricatto della finanza. Imporre la propria volontà minacciando turbolenze sui mercati e impennate sullo spread. E così anche la Banca d'Italia, nell'ultima edizione del Rapporto sulla Stabilità, va a dipingere scenari a tinte fosche per caricare il voto del 4 dicembre di conseguenze improbabili. Secondo gli analisti di Palazzo Koch, infatti, i rischi per la stabilità finanziaria derivanti dal quadro macroeconomico globale "restano elevati" in un contesto che, anche alla luce delle importanti scadenze elettorali attese in Europa nei prossimi mesi, vede salire le tensioni sui mercati, con particolare riferimento all'aumento dei rendimenti del bond sovrano.
"L'indice generale della borsa italiana, spiega il rapporto, continua a risentire della debolezza del settore bancario, per il quale le valutazioni degli investitori sulla redditività si mantengono sfavorevoli".

L'istituto centrale segnala come "il differenziale fra la volatilità implicita del mercato italiano e quella dell'area dell'euro è elevato; gli indicatori segnalano un forte aumento della volatilità attesa per il mercato italiano a ridosso della prima settimana di dicembre, in corrispondenza con il referendum sulla riforma costituzionale". 

Nell'area dell'euro e in Italia le condizioni monetarie espansive contribuiscono a sostenere la liquidità dei mercati finanziari, a ridurre i premi per il rischio sulle obbligazioni private, a contenere le tensioni sui titoli di Stato - si legge nel rapporto - dopo le elezioni negli Stati Uniti i rendimenti obbligazionari sono aumentati in tutte le economie avanzate; lo spread sui titoli pubblici italiani è salito"

E conclude Il Giornale :  L'analisi della Banca d'Italia ricalca la lettura di il wall street Journal che ha messo sotto la lente d' ingrandimento l' appuntamento del 4 dicembre. "È la prossima opportunità per gli elettori di una grande economia di dare uno scossone all'establishment"

Secondo i più, lo scossone potrebbe travolgere Matteo Renzi e mandare in tilt il sistema Italia. Eppure, nonostante i poteri forti e i "giornaloni" continuino a sbandierare lo spauracchio dei mercati, i sondaggi confermano che il NO resta nettamente in vantaggio . Gli italiani, insomma, non sono più disposti a farsi condizionare. D'altra parte anche la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali avrebbe dovuto essere accompagnata dal crollo dei mercati globali. Così non è stato.La tenuta delle borse all' indomani del trimfo del tycoon è stata interpretata dagli analisti come uno step di esperienza accumulato dopo la vittoria del "Leave" al referendum inglese. La Brexit, insomma, ha fatto scuola.

Il decreto fiscale, collegato alla manovra, incassa il primo ok del Parlamento. La Camera ha infatti approvato il provvedimento e confermato la fiducia al governo con 359 voti favorevoli (166 i no). Rottamazione delle cartelle, maglie della voluntary più elastiche, stop al tax-day, rinnovo automatico della cedolare secca: sono alcune delle misure principali del testo con il quale si ufficializza anche l'addio ad Equitalia.
Ecco in sintesi le principali norme secondo ansa e le agenzie di stampa :

Si scioglierà dal primo luglio 2017. Al suo posto nascerà l'Agenzia delle entrate e della riscossone. Equitalia Giustizia resta in vita. Il passaggio dei dipendenti alla nuova Agenzia di Riscossione sarà automatico, senza necessita' di verifiche. Le attuali posizioni organizzative transitorie (Pot) non decadranno per altri 9 mesi.

Arriva la definizione agevolata per il pagamento delle cartelle. Non si pagheranno sanzioni e interessi. Le multe sono incluse ma in questo caso vengono 'scontati' solo gli interessi. Il pagamento sarà in rate, fino ad un massimo di 5. Il 70% delle somme dovute dovrà essere versato il prossimo anno, il restante nel 2018. Per accedere c'è tempo fino al 31 marzo 2017.

Anche gli enti locali che non si affidano alla società, ricorrendo direttamente ad ingiunzioni fiscali anziché a vere e proprie cartelle, potranno fare ricorso alla rottamazione.

Una norma quadro permette di modificare e superare l'attuale sistema "con un nuovo modello di remunerazione dell'agente della riscossione".

Chi ha già aderito alla prima operazione facendo emergere capitali dall'estero potrà ora sfruttare la voluntary bis per mettersi in regola con capitali nascosti finora in Italia. La regola vale anche viceversa e supera il divieto di partecipare una seconda volta. Il contante in emersione sarà spalmato "con quote costanti" su 5 anni.

Il pacchetto va dal rinnovo automatico della cedolare secca in caso di proroga dell'affitto alla cancellazione delle tasse sulle spese di viaggio e trasporto per i piccoli imprenditori fino allo stop a cartelle e richieste di documentazione fiscale nel mese di agosto.

Le scadenze fiscali di giugno saranno in due tranche: il pagamento di Irpef, Irap e Ires dovrà essere effettuato entro il 30 giugno mentre il pagamento di Imu e Tasi resta al 16 del mese.

Arrivano gli indici di affidabilità che attiveranno meccanismi premiali limitando i controlli.

Le comunicazioni Iva potranno essere semestrali, ma solo per il primo anno. Poi scatterà la comunicazione trimestrale.

Errori nella comunicazione Iva telematica sarà punita con una sanzione da 500 a 2.000 euro (contro la forchetta originaria 5.000-50.000 euro). In caso di errata trasmissione dei dati la sanzione sarà di 2 euro per fattura (contro i 25 euro originari), per un massimo di 1.000 euro a trimestre, anziché 25.000 euro. Possibile dimezzare le multe correggendo entro 15 giorni.

Il bonus da 100 euro per le imprese che sostengono spese per "l'adeguamento tecnologico" necessario alle comunicazioni telematiche Iva sarà esteso a chi sceglie la fatturazione elettronica tra privati. Ai contribuenti che optano per lo spesometro è concesso un ulteriore credito di 50 euro "per una volta".

I Comuni che accolgono richiedenti asilo potranno godere di margini di spesa ceduti dalla Regione di appartenenza.

Gli stanziamenti ulteriori per le agevolazioni fiscali al cinema e all'audiovisivo passano da 30 a 60 milioni. Le risorse vengono sottratte al bilancio del ministero dei beni culturali.

l 10% dei diritti tv della serie A di calcio saranno destinati solo alle giovanili del settore e non più agli altri sport.

16 milioni di euro per la trasformazione della provinciale in autostrada, in particolare per il tunnel di attraversamento della linea ferroviaria Milano-Saronno

 

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