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E’ stato approvato dalla Regione Siciliana, il progetto esecutivo del Living Lab “Smart Sustainable Destination” promosso dal GAL Terra Barocca, che aveva stanziato 150 mila euro, e presentato dal soggetto beneficiario con capofila la Fondazione Cesare e Doris Zipelli, all’interno dell’asse 1 azione 1.3.2 del PO FESR Sicilia 2014/2020, cofinanziato dal Fesr attraverso una chiamata a progetto dell'Assessorato regionale alle Attività Produttive.  
Mobilità sostenibile, valorizzazione del patrimonio culturale e big data sono gli obiettivi a cui mira il Living Lab che avrà sede a Ragusa, nei bassi dell’ex sede della Banca d’Italia (corso Italia), messi a disposizione dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa che ne ha acquisito la proprietà e di cui la Fondazione è una diretta emanazione. Gli obiettivi seguiranno di pari passo i tre ambiti tematici del GAL: turismo sostenibile, sviluppo delle filiere agroalimentari e inclusione sociale. 

“Dopo il coinvolgimento dei soggetti della cosiddetta quadrupla elica, cioè ricerca, industria, pubbliche istituzioni e società civile – spiegano Domenica Ficano e Salvatore Occhipinti, rispettivamente presidente e direttore del GAL Terra Barocca – avviando dunque una strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo, si è arrivati alla fase di progettazione del living e adesso al suo finanziamento da parte dell’Assessorato competente. Saranno coinvolti i giovani che sono i diretti destinatari di questo strumento che guarderà dunque ai progetti innovativi, alle start up, alle nuove idee, divenendo un vero e proprio incubatore. Vanno dunque ringraziati tutti i partner di progetto e in particolare il presidente Arturo Schininà e il direttore Saverio Continella della Bapr e il presidente Carmelo Arezzo della Fondazione Zipelli per aver fortemente creduto in questo progetto mettendo anche a disposizione una sede prestigiosa e baricentrica”. 
Il decreto di approvazione riporta la somma di 150 mila euro per le finalità progettuali redatte al termine di una serie di attività di animazione, coordinate dall’animatore Giovanni Capuzzello, e che hanno portato alla costituzione del partenariato secondo un accordo di collaborazione sottoscritto da Cresm (Centro Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione), CoRFiLaC (Consorzio per la Ricerca nel settore della filiera lattiero-casearia e dell’agroalimentare, Otie (Osservatorio Turistico delle Isole Europee), Fondazione San Giovanni Battista, Svi.Med. Centro EuroMediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile – Ets, Ncp Consult srls, PI4 srl, associazione San Bartolomeo 1696, Consorzio DigiTouch Public Service, Speha Fresia società cooperativa, Aps L’Argent, Consorzio di Tutela dei Vini “Cerasuolo di Vittoria Docg e Vittoria Doc”, Confcooperative Sicilia sede territoriale di Ragusa, Comune di Modica, Comune di Ragusa, Comune di Scicli, Comune di Santa Croce Camerina, Comune di Ispica, Università degli Studi di Catania, GAL Terra Barocca, Graniblei Rete di Imprese, Unpli Ragusa Aps. 

La città di Ragusa è stata riaffidata alla Vergine Immacolata. La tradizione, antichissima, si è ripetuta questa sera, dopo la celebrazione dei Primi vespri, presieduti dal vescovo della diocesi, mons. Giuseppe La Placa, concelebrante il parroco del Duomo di San Giorgio, don Pietro Floridia, che è anche rettore della chiesa di San Francesco all’Immacolata, a Ibla. Il rito è stato ospitato nella splendida chiesa monumentale di piazza Chiaramonte. A recitare l’atto di affidamento della Città di Ragusa alla Vergine Immacolata il primo cittadino, Giuseppe Cassì.

«Vigilate maternamente su questa città – ha letto, tra l’altro, il sindaco, alla presenza delle autorità civili e militari cittadine e provinciali, rivolgendosi alla Vergine – allargate su di essa il vostro manto immacolato, pegno e garanzia di prosperità e di pace. Insieme con la Città io Vi affido, o Vergine Immacolata, la nostra terra ed i nostri monti, gli interessi spirituali e temporali, il presente e l’avvenire, le nostre culle e le nostre tombe, la nostra vita e la nostra morte». Quindi il sindaco ha acceso un cero votivo e ha reso un omaggio floreale alla statua dell’Immacolata. Subito dopo, il prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, il presidente del Consiglio comunale Fabrizio Ilardo e altri rappresentanti delle istituzioni (c’erano consiglieri comunali di Ragusa ed esponenti di vertice dei comandi dei carabinieri, della polizia, delle Fiamme gialle e della Capitaneria) hanno apposto la loro firma, così come anche il vescovo e il primo cittadino, sul registro delle autorità. I registri delle firme delle autorità, vere opere d’arte, furono istituiti con la nascita della Diocesi di Ragusa e sono stati realizzati dai rinomati Antonino Cannì, Rocco Cafiso e Maria Imposa. L’ultimo tra questi reca, tra l’altro, la firma del presidente emerito della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi.

 

 

Un grande successo, domenica 16 ottobre scorso, in piazza Libertà, a Ragusa, l’allestimento statico di auto e moto predisposto in occasione della Giornata nazionale del veicolo d’epoca per celebrare il motorismo storico. L’appuntamento è stato curato, dal punto di vista organizzativo, dal Veteran Car Club Ibleo. Sono state 40 le autovetture d’epoca esposte, 30 le moto d’antan, assieme all’autobus storico del Club e a un pulmino Volkswagen che rappresenta pure questo un ancoraggio agli anni pioneristici dello sviluppo di auto e moto. Ma a catturare gli occhi di tutti i presenti è stata la Lancia 12Hp alpha del 1908 in dotazione ai civici pompieri di Palermo nel 1909, e per gli anni seguenti, per il trasporto di uomini e attrezzi. La memoria e la storia del corpo è rappresentata anche da quest’autovettura custodita con orgoglio e sentimento dal comando dei vigili del fuoco di Palermo che l’ha gentilmente concessa al Veteran per l’esposizione. La presenza all’evento dell’“anziana ed elegante signora” è stata permessa dalla passione e dedizione del capo reparto Francesco Occhipinti e dell’ispettore Benito Iacono del comando di Ragusa, grazie all’interessamento del dott. Calogero Barbera, comandante provinciale dei Vigili del fuoco. Molto interessante, poi, l’aspetto solidale della manifestazione riservata ai piccoli dell’associazione Piccolo Principe onlus che hanno avuto così modo di trascorrere una mattinata piacevole, sfruttando anche la possibilità di un giro con le auto d’epoca grazie alla disponibilità dei soci del club che hanno fornito piena assistenza a tutti i visitatori.

 

 

Il valore della continuità e della tradizione: questo il significato dell'ideale ponte tracciato la scorsa estate tra Belluno e Ragusa, con la presenza alla nota kermesse ragusana del presidente dei "Bellunesi nel Mondo" e dell’U.N.A.I.E. Oscar De Bona.
Un ponte simbolico che è stato confermato lo scorso week end, nella ridente cittadina veneta, in occasione della XXII edizione del "Premio Bellunesi nel Mondo", con la presenza del direttore dell’Associazione "Ragusani nel Mondo" Sebastiano D’Angelo, a ricambiare la visita.
Molte le analogie fra due manifestazioni che affondano le proprie radici nel tempo e nella memoria storica, entrambe tese a valorizzare le storie dei conterranei che hanno reso lustro alle Terre di origine in tutto il mondo con le loro opere, in ogni campo dell’agire umano.
Prestigiose e di gran livello quelle selezionate quest’anno dal Comitato promotore della manifestazione bellunese, composta dalla Provincia, dall’Associazione dei "Bellunesi nel Mondo" e dai Rotary di Belluno, Feltre e Cortina, a conferma di una Italia che sa distinguersi ed essere ovunque vincente.
In breve sintesi, sono stati premiati Dario Olivier, titolare di una affermata attività nel settore della gelateria artigianale; Andrea de Ronch, ingegnere aeronautico, le cui ricerche sono state adottate a modello dall’Airbus; Linda Sasset, Biotecnologa, i cui studi stanno aprendo negli Stati Uniti la strada a nuove terapie per quanto riguarda l’ipertensione, le malattie cardiovascolari e il diabete; Giuseppe Lauria Pinter, ordinario di neurologia all’Università di Milano, la cui ricerca è focalizzata sulle patologie del sistema nervoso periferico, del dolore neuropatico e sulla SLA.
Un Premio Speciale è stato assegnato alla Famiglia De Bettin, composta da quattro fratelli, titolari di uno studio di Ingegneria e Architettura fra i più affermati in Veneto e nel mondo in ambito impiantistico, civile e infrastrutturale.
A rendere maggiormente prestigioso l'evento bellunese è stata la presenza corale di decine di  Sindaci dell’area bellunese, unitamente al presidente della Provincia Roberto Padrin, nonché Sindaco di Longarone, da svariati Deputati  Nazionali Regionali e Eurodeputati; si è trattato di un abbraccio circolare del territorio veneto ad una manifestazione che conferisce valore all’attività lodevolmente portata avanti da oltre 50 anni dall’Associazione dei "Bellunesi nel Mondo".
Gran Patron dell’evento, che si è svolto a Sedico all’interno della Chiesa Santa Maria Annunziata, è stato Oscar De Bona, molto popolare e stimato nel territorio bellunese, anche per i suoi trascorsi di Presidente della Provincia, con ben tre mandati.
Sebastiano D’Angelo ha portato i saluti dell’U.N.A.I.E. e dell’Associazione "Ragusani nel Mondo", riaffermando la valenza delle politiche portate avanti dai rispettivi organismi e dalla consorella Associazione dei "Bellunesi nel Mondo", uno degli organismi maggiormente rappresentativi e dalla lunga tradizione nell'ambito dell’emigrazione italiana nel mondo.
E’ stato anche citato e in qualche modo svelato, con una punta di orgoglio, l’originale legame che unisce i due Premi in posizioni geografiche diametralmente opposte, ma così vicini nella comunicazione sociale e culturale.
Infatti, Oscar De Bona, a quel tempo presidente della Provincia, nel 2000 apprese, attraverso il lancio di un'Agenzia di stampa, dell’esistenza di un Premio già avviato nel Ragusano e ne prese spunto per dare poi vita all’analoga manifestazione nel bellunese.
L’evento, nel corso del quale sono stati ricordati anche diversi bellunesi emigrati, nel frattempo deceduti, è stato preceduto dalla deposizione di una corona di alloro al monumento degli Emigrati di Sedico e da un solenne e festoso corteo, al quale hanno partecipato i diversi rappresentanti delle Istituzioni locali con fascia tricolore, delle varie famiglie di emigrati e dei rispettivi gonfaloni, con il sottofondo musicale delle marce sinfoniche eseguite dal locale banda. Ad animare la manifestazione è stato anche il locale coro alpino “Monti del Sole”.
A margine dell’evento, è stata inaugurato presso il centro fieristico di Longarone il M.I.G.; si tratta di una rassegna di gelati artigianali fra le più importanti nel settore a livello mondiale e il taglio del nastro ha visto la presenza del Governatore del Veneto Luca Zaia.
Quindi, Nord chiama Sud e viceversa, attraverso un simbolico messaggio di fratellanza, che potrà essere foriero anche di ulteriori scambi di promozione turistica, in una Terra che guarda alla Sicilia con grande simpatia e interesse, senza dimenticare che prossimamente questa Provincia ospiterà le Olimpiadi invernali.
Un messaggio che si auspica possano cogliere anche i rappresentanti delle Pubbliche Istituzioni del territorio ibleo.

Momenti di notevole intensità spirituale. Una tre giorni ricca di stimoli e di spunti per i devoti e i fedeli. Ma anche per chi, con semplicità, si è voluto accostare, con una preghiera, a rendere omaggio al sacro reliquiario della Madonna delle Lacrime di Siracusa in visita a Ragusa, ospitato nella parrocchia di San Paolo apostolo. Gli appuntamenti si sono conclusi domenica 16 ottobre con la processione del reliquiario dalla parrocchia di San Paolo apostolo sino a raggiungere la parrocchia del Beato Clemente Marchisio dove si è tenuta la celebrazione eucaristica finale prima della benedizione e del rientro dello stesso reliquiario a Siracusa. Tra i momenti speciali quelli che hanno visto il reliquiario essere omaggiato dagli ammalati e dagli ospiti dell’Opera Pia Ritiro Criscione Lupis. Sono state fasi molto emozionanti, come ha spiegato il parroco della chiesa di San Paolo apostolo, il sacerdote Mauro Nicosia, che ha fortemente voluto questi istanti di compenetrazione spirituale. Partecipato anche il concerto mariano dal significativo titolo “Oh Madre nostra” curato dal coro Regina Caeli di Giarratana e diretto dal maestro Francesco Giaquinta. Inoltre, il reliquiario è stato in visita anche presso la Questura di Ragusa oltre ad essere stato accolto nella sede dell’Anffas onlus con grande entusiasmo da parte di tutti i ragazzi e dei loro familiari. Tre giornate, dunque, ricche di eventi che hanno segnato spiritualmente in positivo l’intera comunità parrocchiale di San Paolo apostolo a Ragusa.

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