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La notizia di oggi: "I Dpcm sono anticostituzionali"

Cosa accadrebbe se si scoprisse che i provvedimenti varati dal Governo durante l’emergenza Coronavirus, cioè i famosi Dpcm, sono illegittimi, e addirittura incostituzionali? Il primo bersaglio a cadere è il lockdown: se fosse illegale, bisognerebbe riconoscere che tutti i cittadini hanno avuto, illecitamente, più di due mesi di arresti domiciliari.  

E il premier Giuseppe Conte invece le ha limitate con un atto amministrativo, ovvero una norma di rango secondario, contro la quale esistono solo i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato: "È comunque qualcosa di totalmente incostituzionale e cercheremo di portare la questione alla Consulta". Nello specifico a creare polemica è stata la decisione di allungare da 30 a 50 giorni gli effetti del decreto. "Significa che ci aspetta una sfilza di Dpcm che dureranno 50 giorni?", si interroga il leghista Roberto Calderoli scrive il quotidiano il Giornale..

Comunque secondo il Censis la stragrande maggioranza degli italiani è favorevole alle restrizioni, e c'è chi le vorrebbe addirittura più rigide. Il vicepresidente del Senato si è detto sicuro che gli italiani sono d'accordo con l'idea generale che si debba adottare una qualche misura di contenimento, ma è pronto a scommettere che invece non "condividono nel merito queste ultime restrizioni". Proprio in tal senso, il ministro Lamorgese ha annunciato l'impiego di 70mila unità di polizia nel periodo di Natale per incrementare i controlli contro la diffusione del Coronavirus. Nel frattempo però i dati del Viminale certificano che nel 2020 sono sbarcati più immigrati che in entrambi gli anni precedenti: "Quegli agenti, infatti, mi piacerebbe vederli schierati a difesa dei nostri confini, anziché a fare da recinto alle nostre case" sottolinea il giornale.


Calderoli, nell'intervista rilasciata a La Verità, scrive il Giornale,ha fatto sapere che la Lega - mediante atti di sindacato ispettivo - sta conducendo una battaglia a favore della trasparenza, cioè sui verbali del Comitato tecnico-scientifico: "Che, quando va bene, vengono resi disponibili 45 giorni dopo. E nemmeno tutti". La volontà è quella di capire sulla base di quali dati e pareri vengono prese certe decisioni per stravolgere la normale vita dei cittadini. "E se non rispondono, le garantisco che anche su questo li porto - come Lega, li portiamo - in Corte costituzionale", ha avvertito. In particolare si contesta che non tutte le carte vengano diffuse e che le altre escano dopo 45 giorni: "Quindi, quando il Dpcm varato su quella base è già scaduto".

Qualche giorno fa il leghista ha sottolineato il giornale,in audizione ha fatto una domanda a Giovanni Toti, in quanto vicepresidente della Conferenza delle Regioni, dopo che in Sicilia il Tar ha dato torto al ricorrente che agiva in giudizio contro alcune misure del Dpcm, ma gli ha dato ragione su un punto "intimando al Ministero della Sanità di trasmettere il contenuto dei verbali del Cts". "Approfondirò, ma non mi risulta che il Ministero li abbia trasmessi", è stata la risposta del governatore della Liguria. E se ciò fosse confermato, significherebbe che neanche una decisione del Tar basta per far tirare fuori le carte al governo giallorosso. "Hanno qualcosa da nascondere? Se non vogliono pubblicare i documenti, per lo meno rendano edotto il Parlamento. O c'è il segreto di Stato?", sono i dubbi che solleva Calderoli.

Intanto in un articolo del Virgilio,molti hanno subìto il lockdown come una costrizione, oltre che come un sacrificio necessario. Alcuni si sono chiesti se le restrizioni agli spostamenti e le altre misure di contenimento contenute nei Dpcm fossero illegittime e dunque si sia trattato di un vero e proprio abuso.

Adesso, arriva la sentenza di un giudice ad affermare, nero su bianco, che il lockdown è stato illegale: l'obbligo di permanenza in casa è stato imposto senza una valida copertura legislativa e costituzionale.

Il clamoroso provvedimento secondo Virgilio, è del giudice di pace di Frosinone, secondo il quale la dichiarazione dello stato di emergenza del 31 gennaio è illegittima e i conseguenti Dpcm, i Decreti emanati dal presidente del Consiglio dei ministri, sono incostituzionali.

Nella lunga sentenza scrive Virgilio, il giudice ha esaminato il caso di un cittadino che era uscito di casa durante il lockdown senza validi motivi ed era stato sanzionato dalla Polizia per la violazione del divieto di spostamento. Il giudice di pace ha così annullato la multa, contro la quale il cittadino aveva presentato ricorso.

La nuova sentenza “demolisce” dalle fondamenta l'impianto normativo varato dal Governo durante l'emergenza: il giudice ritiene che la legge che consente di dichiarare lo stato di emergenza, il cosiddetto codice di protezione civile [2], è applicabile solo a calamità naturali, come terremoti, valanghe, alluvioni e incendi, oppure ad eventi calamitosi causati da attività umane, come ad esempio sversamenti inquinanti, «ma nulla nella fattispecie è riconducibile al rischio sanitario».

Insomma, la pandemia di Coronavirus non giustificherebbe l'adozione dello stato di emergenza che il Consiglio dei ministri ha invece dichiarato il 31 gennaio scorso (ed ora ha prorogato fino al 15 ottobre) richiamando una norma che il giudice di pace ritiene inapplicabile sottolinea virgilio.

Inoltre, si legge in sentenza che c’è solo un’ipotesi, espressamente prevista dalla Costituzione, in cui il Governo può ricevere poteri straordinari, ed è quella dello stato di guerra.

Quindi, secondo il giudice di pace di Frosinone, in mancanza di un valido supporto legislativo e della necessaria copertura costituzionale il Governo non aveva il potere di dichiarare lo stato di emergenza nazionale: così ha ritenuto che la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio è illegittima scrive Virgilio.

Intanto intervenuta a Sky TG24 Live In Courmayeur, la titolare del Viminale ha parlato di un ingente spiegamento di uomini delle forze dell'ordine per intensificare l'attività di controllo sul territorio, spiegando che per questo anno saranno necessari dei sacrifici. "Ci saranno forze polizia in numero elevato, circa 70mila unità, che saranno addette a questo tipo di controllo", ha dichiarato il ministro, tirando prevedibilmente il ballo lo spauracchio della "terza ondata". "Faremo dei controlli più incisivi alle frontiere e negli aeroporti per chi entra e chi esce. Dobbiamo stare davvero attenti perché l’esperienza di quest’estate non è stata un’esperienza positiva. Dobbiamo evitare una terza ondata". E ancora: "Sarà un Natale di sacrifici, con delle limitazioni alla nostra mobilità anche tra Comuni oltre che tra Regioni. Proprio nel periodo natalizio dovremo allontanarci dalle nostre tradizioni, del Natale tutti insieme. Un sacrificio necessario che ci consentirà poi di affrontare l'anno nuovo in maggiore sicurezza"scrive il Giornale.

La leader di Fratelli d'Italia secondo il Giornale non ha però perso tempo, ad ha subito provveduto a rispondere, inchiodando il governo alle proprie responsabilità ed accusandolo di stare utilizzando una doppia morale, specie se si considera i diversi trattamenti a cui vengono sottoposti italiani e cittadini stranieri arrivati nel nostro Paese. "Natale (di sacrifici) senza i tuoi, sbarchi con chi vuoi: la doppia morale del governo Conte...", ha cinguettato la Meloni su Twitter. Post pubblicato anche sulla sua pagina personale Facebook."Il governo con i clandestini: 'Benvenuti'. Il governo con gli italiani: 'Controlli'", si legge nell'immagine postata dalla presidente di FdI

 

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