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"Basta Guardare il cielo".Dal libro al film

L'amicizia è come un bocciolo, nasce piccola ed esile ma, con il passare del tempo cresce alimentata da segreti, emozioni, sensazioni , fiducia e diventa un bel fiore. Un esempio di amicizia è proprio quella tra Max e Kevin . Kevin è un ragazzoaffetto dalla sindrome di morquio, ma estremamente intelligente; Max un ragazzone ,ma poco perspicace. Due persone completamente diverse che riescono a trovare un punto di contatto, ciò che "manca" all'uno viene compensato dalle capacità dell'altroe questo rafforzerà il loro rapporto fino a trasformarlo in una profonda e solida amici zia.L'amicizia può influire sulla nostra vita, può aiutarci a percorrere la giusta direzione, può aiutarci ad affrontare i problemi di ogni giorno perché l'amicizia è la chiave per affrontare tutto con forza e a testa alta.Molti ragazzi hanno poca fiducia in se stessi, avere un amico che li possa aiutare ad essere coraggiosi e forti è indispensabile, soprattutto quando il resto del mondo sembra essere assente. La persona che possiamo considerare amica è colei/colui di cui abbiamo fiducia e il sentimento deve essere reciproco.Un altro argomento affrontato nel libro è il bullismo, un fenomeno molto diffuso ai nostri giorni. Max e Kevin trovano un modo tutto loro per affrontare questo problema. I due si ispirano alle vicende di re Artù e dei suoi cavalieri. L'unione li rende forti .Tutti cercano di demolirli come se fossero vetro, come se fossero carta ma insieme si sentono un grattacielo, con i vetri rotti, ma in piedi. Questo libro ci ha insegnato che nella vita non bisogna arrendersi mai, anche quando abbiamo

problemi e ci sembrano insormontabili. Come i cavalieri di re Artù nelle battaglie anche noi dobbiamo affrontare gli ostacoli guardandoli in faccia e avendo fiducia principalmente in noi stessi e poi negli altri. Cosa succederebbe se ci arrendessimo senza nemmeno provare a combattere?

Anna Grillo e Linda Maria Zizza

II C Don Milani

 

 

 L'amico è il dono più bello che la vita ci ha donato.

Il mio migliore amico è il sole che brilla,

 è come una stella che scintilla, per illuminarmi la corretta via.

L'amico è il dono più grande che ci potessero dare,

per questo va ricordato e rispettato.

 L'amicizia col denaro non si può comprare,

è l'unico sentimento che solo l'amore può dare.

 

Sara Teresa Brunetti

 

I E, I.C. Vittorio Alfieri

 

 

.

Basta guardare il cielo per immaginare un mondo senza confini, per leggere negli occhi del nostro amico quello che prova per noi ... Basta guardare il cielo per vivere con il tuo compagno un'avventura mai affrontata ... una sensazione mai provata.Quando ormai giunge il tramonto guardando il cielo trovi solo l'oscurità, il tuo amico resta con te per proteggerti ... resta con te per salvaguardarti ... resta con te per il semplice fatto che è il tuo migliore amico.

Il mio amico mi consola,

 io e lui siamo una cosa sola ... io il cavallo e lui il cavaliere, io l'arco lui l'arciere

Il mio amico mi ha salvato

 da mio padre mi ha liberato adesso però non c'è

senza di lui lo stesso più non è.


Sara Teresa Brunetti, Rebecca Primerano, Fabiola Muscarà

 

 I E, I.C.Vittorio Alfieri

Il film "Basta guardare il cielo" che io è la mia classe abbiamo visto partecipando al progetto “Leggifilm” è stato prodotto da Peter Chelsom nel 1998 ed e' basato sul romanzo “Freak the Mighty” di Rodman Philbrick. Kevin, uno dei protagonisti è un ragazzo affetto da una malattia molto rara: la sindrome di morquio, mentre Max è un ragazzo molto robusto, alto, ma con una seria difficoltà a socializzare, anche perché suo padre è in galera per aver  ucciso la  madre di Max. Questi  due ragazzi  diventeranno molto amici e insieme vivranno una straordinaria avventura. Kevin è il cervello e Max è la forza,  unendosi formeranno un essere umano perfetto. Kevin diventerà così il cervello di  Max, e Max le  sue          gambe.    Così facendo, insieme,  riusciranno a superare ogni ostacolo. Lo scopo principale di questo film   è quello di far capire a noi umani il vero significato della  parola   "UNIONE"   o   come  si  suol dire "L'UNIONE FA LA FORZA",  detto che vuol farcapire che ognuno ha bisogno di qualcuno e che solo insieme si otterranno grandi risultati. Lo scopo secondario, invece, è quello di farci capire che il vero amico, o il vero gruppo di amici, è quello che ti accetta per quello che sei, e non bisogna mai nascondere la propria personalità per adattarsi a quella del gruppo, altrimenti, non si mostra quel che davvero si è. Lo scopo terziario è invece quello di apprezzare quel che si ha e quel che si è, perché ci sono persone, che non hanno avuto la fortuna che hai tu.

 

Gioacchino Buonaccorsi

 

I E I.C. Vittorio Alfieri



Il sedici novembre 2013 io e la mia classe, accompagnati dalla professoressa Asturi, siamo stati alla Biblioteca D'Ettoris per il progetto "Leggi-Film". Appena arrivati la responsabile della Biblioteca ci ha letto delle pagine del libro "Basta guardare il cielo" e poi ci ha fatto Vedere il film relativo. Questo film parla della fiducia e dell'amicizia di due ragazzi, Kevin e Max . Kevin è un ragazzo molto magro che ha una malattia che lo rende invalido, in compenso ha un'intelligenza straordinaria e trascorre tutto il suo tempo a leggere libri.Max al contrario, è un ragazzo robusto, molto timido e con un cervello piccolo che lo rende facile bersaglio dei bulli del quartiere. L'amicizia tra Kevin e Max nasce da quando si troveranno ad essere vicini di casa e diventeranno inseparabili. Kevin aiuta molto Max nello studio e cerca di farlo appassionare alla lettura e Max aiuta molto Kevin nei movimenti, se lo carica sulle spalle e lo porta in giro per la città.Il padre di Max era andato in prigione per aver ucciso la madre del ragazzo e quando esce rapisce suo figlio. Kevin riesce a scoprire il nascondiglio del padre di Max facendo chiamare la polizia da una bambina e riuscendo così a far rimettere in galera il padre di Max. Un giorno però Kevin muore perché i suoi organi erano diventati troppo grandi per il suo corpo e Max decise di scrivere il libro che racconta della sua amicizia con Kevin. Questo libro mi ha insegnato che il bullismo non ci deve essere perché sono degli atti di pura cattiveria e crudeltà verso le persone più deboli e indifese e mi ha fatto comprendere che la vera amicizia come quella di Kevin e Max può sconfiggere i bulli e farci superare ogni tipo di ostacolo.

 

Gianluca Pugliese

I A, I.C. Giovanni XXIII


Il sedici novembre io e la mia classe accompagnati dalla prof.ssa Asturi· siamo stati alla biblioteca D'Ettoris e abbiamo ascoltato la lettura del libro "Basta guardare il cielo" e poi abbiamo visto il film relativo. "Basta guardare il cielo" è un film fantastico ed emozionante. E' un film con significato profondo per noi adolescenti; credo che sia stato di molto aiuto per farci capire tristi situazioni di amicizia. Non tutti accettiamo di avere un amico storpio o di colore, ma dopo aver guardato questo film so che io non tratterò mai male un ragazzo di colore o particolare come "Storpio". Alla fine mi sono emozionata perché' ho capito che è molto triste quando muore un’amicizia. Tempo fa una mia cara amica mi hadeluso profondamente con insulti e poi l'amicizia è scomparsa. Adesso ci salutiamo appena e c'è da dire che io l'ho sempre preferita a tutte le altre tranne alle mie migliori amiche Federica e Alessia. Questo film mi è stato molto d'aiuto e mi sono divertita a sentire la brillante lettura della bibliotecaria che ci ha letto alcune pagine importanti del libro. Ho già scelto il regalo di Natale, che mi farà mio zio cioè due libri. "Quando il cielo non basta" e "Prima di compiere 16 anni". Il primo, cioè "Quando il cielo non basta" è la continuazione di "basta guardare il cielo". Spero che sarà bello quanto il primo e che leggerò con molto interesse.

 

Maria Brio

I A, I.C. Giovanni XXIII

La I A, il 16 novembre accompagnata dalla profssa Asturi, è andata nel centro storico di Crotone, alla biblioteca D’Ettoris.

Questa biblioteca è stata dedicata a Pier Giorgio Frassati, fìglio di un ambasciatore. La signora ci ha parlato della biblioteca, e poi ci ha letto un libro intitolato "BASTA

GUARDARE IL CIELO".

 

Questo film parla di Kevin, un ragazzo di costituzione molto esile affetto da una malattia chiamata Sindrome di Morquio, ma con straordinaria intelligenza. Max al contrario, è un ragazzo di corporatura massiccia, timido e con una grave difficoltà a socializzare, il che lo rende facile bersaglio degli altri ragazzi del quartiere anche perché suo padre è in galera per aver ucciso sua madre . L'amicizia che unirà Kevin e Max quando si troveranno ad essere vicini di casa, li farà diventare inseparabili. Compiono diverse gesta,come recuperare la borsetta di una signora dalle fogne, ma quando l'oggetto viene portato alla legittima proprietaria, Max scopre che quest'ultima è la moglie del compagno di cella di suo padre. Insieme diventano imbattibili, nulla potrà dividerli, ispirati soprattutto dalla storia di re Artù e dei suoi cavalieri. Intanto il padre di Max,(appena uscito di prigione), rapisce suo figlio e Kevin riesce a scoprire il nascondiglio del padre facendo chiamare la polizia da una bambina. Kevin riesce a rimettere in galera il padre di Max. In seguito Kevin muore (gli organi interni erano diventati troppo grandi per il suo corpo), la madre si trasferisce e Max decide di scrivere il libro che racconta della su amicizia con Kevin .

Per me l 'amicizia è una cosa stupenda che si trova sempre più difficilmente.

 

Benedetta Renda

IA, I.C. GIOVANNI XXIII

Sabato,con la professoressa Asturi siamo andati alla biblioteca D'Ettoris tramite un progetto "Leggifilm". La biblioteca è intitolata a Pier Giorgio Frassati, ma è stata fondata da D'Ettoris Giuseppe. Il progetto consiste nel leggere dei libri e nel visualizzare dei film relativi; sabato 16-11-13 la dottoressa D'Ettoris ci ha letto un libro dal titolo "Basta guardare il cielo" e dopo abbiamo visto il film. Questo libro narra di due ragazzi Maxuel e Kevin; Maxuel è un ragazzo grasso di 12 anni, è definito stupido, invece Kevin era un ragazzo con una malattia che faceva crescere gli organi interni più del normale. Una mattina a scuola nella palestra,·c'era Maxuel con gli altri compagni, tra cui Tonidì detto Blaide con il suo branco che giocavano a basket; Blaide tirò la palla alle gambe di Kevin mentre lui stava camminando. L'allenatore chiese chi fosse stato a far cadere Kevin e Blaide disse che era stato Maxuel così lo sospesero. Kevin Aautò Maxuel a imparare a leggere e i due pian piano diventarono amici; loro si immaginavano di essere come "l cavalieri della tavolarotonda", un giorno Blaide con il suo branco rubò una borsa a una ragazza e la gettò nel tombino. Maxuel e Kevin ripresero la borsetta e la restituirono alla ragazza. Durante le loro passeggiate Kevin disse a Maxuel che c'era un posto dove l'avrebbero fatto tutto nuovo. Maxuel stava mangiando alla mensa con Kevin, lui si ingozzò di spaghetti e stava per morire, i medici dissero che aveva solo un anno di vita. Festeggiato il Natale tutti insieme,il giorno dopo Kevin morì e Maxuel cominciò a piangere e dopo un po' di tempo scrisse il libro delle pagine bianche che gli aveva regalato Kevin.Questo film è un film un po' triste che ci insegna come due persone totalmente diverse possono diventare amici veri; amici vuoi dire accettare un rimprovero,un difetto dell'altro e completarsi a vicenda, come Maxuel e Kevin. Kevin era la mente Maxuel era le gambe e così insieme formavano una persona sola.

 Alessandra Rullo

I A, I.C. Giovanni XXIII

Giorno 16 novembre 2013 noi alunni della IA, accompagnati dalla professoressa Asturi siamo andati alla biblioteca fondata da Giuseppe D'ettoris e dedicata a Pier Giorgio Frassati, un ragazzo molto studioso, generoso che aveva molti amici, l'hanno intitolata a lui anche per dare esempio ai bambini. Se noi leggiamo un libro immaginiamo quello che stiamo leggendo,invece se guardiamo un film e tutto descritto. li libro é un occhio interno e possiamo imparare anche nuovi vocaboli. La storia che ha raccontato la dottoressa D'Ettoris si chiama "Basta guardare il cielo". Il libro parla di amicizia, un sentimento fondato sulla fiducia, un grande studioso diceva di stare attenti a chi raccontiamo i segreti,perché nessuno ci capisce bene, l'amico che ti vuole davvero bene è qualcuno che non è invidioso e geloso di te. La storia parla dell'amicizia tra Kevin e Maxwell. Kevin è affetto da unamalattia e però ha una grandissima intelligenza e i due si completano l’uno con l'altro. Papa Francesco dice di amare chi è diverso. Ritornando al racconto si parla anche del bullismo. I bulli sono prepotenti e sono delle persone che non hanno autostima e bisogna aiutare anche loro. Maxwell non amava essere toccato dalle persone. Dopo anni vide Kevin che sarà il suo nuovo vicino. Nel frattempo passano dei giorni e inizia la loro conoscenza. Maxwellnon sapendo leggere e scrivere aveva come insegnante Kevin che gli diceva che se non leggeva molte volte non poteva sapere la verità. l primi giorni il ragazzo non fece niente, ma un po' alla volta imparò a leggere.In seguito in città c'era una festa con i fuochi d'artificio e Kevin non li aveva mai visti e si fece portare di Maxwell e incontrarono i bulli, ma arrivò la polizia e li fermò. Appena iniziarono i fuochi Kevin non civedeva con le teste degli altri e Maxwelllo prese e lo mise sulle sue spalle ma appena finirono incontrarono i bulli e andarono fino allo stagno e uno di loro si bloccò nel fango e non li seguì più ma intervenne ,la polizia. Dopo dei giorni i due ragazzi si immaginarono di essere dei cavalieri e sconfissero anche un uomoche cercava di prendere i soldi a una signora. Kevin vedendo i bulli che avevano rubato a Loretta la borsetta mettendola in un tombino andò a chiamare Maxwell che aveva paura dei topo, ma poi entrò e prese la borsetta ma arrivarono i ragazzi che avevano preso quella borsa armati, ma quando attacarono Kevin Maxwell si arrabbiò e scapparono. Maxwell era il figlio di un killer e il padre era in prigione perché aveva ucciso la madre,perciò da piccolo non voleva essere abbracciato. A scuola tutto si fece più semplice ma purtroppo la maestra gli disse che il padre era uscito di prigione e Maxwell si preoccupò. La madre di Kevin invitò a mangiare a casa loro l'amico e ad un certo punto Kevin non potendo mangiare veloce stava per affogare. Il giorno dopo a scuola, Kevin chiamato storpio mentre faceva lo spiritoso si affogò e Maxwell chiese aiuto e lo fece portare in ospedale, appena arrivati il dottore disse alla madre che il figlio aveva un anno di vita. Alla vigilia di Natale il padre prese Maxwell e lo portò con lui a casa del suo amico,la moglieera la donna a cuoi portarono la borsetta mentre Kevin spruzzò del peperoncino al padre di Maxwell venne la polizia e lo portarono in prigione. A Natale Kevin lo storpio regalò all'amico un libro vuoto perché visto che sapeva leggere poteva anche scrivere, ma Kevin morì perché aveva il cuore troppo grande per il suo corpo e non ce la fece. Maxwell nel suo libro scrive che chi alla fine è grande resta grande e concluse disegnandola tomba di Re Artù che per loro era come un esempio, ma si ricordò sempre le paròle che disse·Kevin cioè il cielo è come una fotografia di milioni di anni fa e loro vedono una replica.Questo film è un insegnamento per tutti noi ragazzi perché avere un amico o un'amica vera è la cosa più importante e non bisogna farsi sottovalutare dai bulli.

 Flavia Gallo
I A, I.C. Giovanni XXIII

 

 

 

 

                                                                                          


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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