A chiudere la settimana della Moda a Roma è il Premio Ago d’Oro, evento ideato dal Press Agent e giornalista di moda Salvo Esposito ben venti anni fa.
Un’alternanza di celebrità sotto i riflettori insieme al Maestro Orafo Gerardo Sacco che firma anche quest’anno il premio dell’alta moda.
Ancora una volta l’eccellenza della maison Gerardo Sacco nel campo dell’arte orafa italiana viene riconosciuta e messa in mostra in uno dei più attesi fashion events della stagione.
Così i premi diventano vere e proprie opere d’arte, una silhouette in argento traforato a manoche riprende la figura di una modella che reca tra le sue mani un piccolo ago che si fa gioiellodivenendo spilla o fermacravatta, per rendere omaggio a stilisti, attori, comici, registi e top model che si sono distinti con la loro eleganza nel campo della moda e dello spettacolo.
È Elisa Silvestrin che con la sua raffinata eleganza conduce in modo brillante la serata nelle sale stile art decò di uno stellatissimo hotel di Via Veneto a Roma.
Maria Concetta Mattei consegna il riconoscimento a Stefano Dominella, Presidente diGattinoni, e a Guillermo Mariotto stilista della stessa maison. Renato Balestra ritira il riconoscimento dalle mani di Daniela Azzone: la stupenda ex-modella tra le muse di Newton, ha appena firmato un libro: “Voglio essere una top model”.
Ad essere premiati anche Adriana Volpe, i giovani attori Cristiano Caccamo e Lorena Cacciatore. L’Ago d’oro per l’Eleganza va a Gesine Doria Pamphilj. Lo Stilista dell’anno è il libanese Tony Ward, arrivato da Parigi. Applausi per Pamela Villoresi insignita dal suo Ago. Barbara Massimo premia lo spiritosissimo Antonio Giuliani e Federica Balestra il regista di sfilate Stefano Scioscia.
L’omaggio al bikini che compie 70 anni ha visto la strepitosa top model Anna Danilovaindossarne una preziosa versione gioiello.
Gerardo Sacco ha infatti impreziosito il capo più sexy e glamour della stagione estiva con fili di perle distesi sul reggiseno a rappresentare i capelli della “Medusa”, e al centro proprio lei in una riproduzione in argento che non poteva non ammaliare tutti presenti.