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Srr ed Aro, il futuro nell’ambito della gestione rifiuti in Sicilia

Due mesi, gli ultimi rimasti, per far fede a quanto imposto dalla legge regionale 9 del 2010. Gli ATO al 30 settembre concludono la loro vita, al loro posto arrivano le SRR (Società per la Regolamentazione dei Rifiuti) e le ARO (Aree di Raccolta Ottimale).

A che punto siamo nel catanese? Costituta, da qualche settimana la SRR “Catania area metropolitana”, della quale fanno parte 28 Comuni (in esso sono compresi tutti i Comuni dell’ATO Simeto Ambiente (escluso Adrano), si va avanti, ora per l’organizzazione, nel dettaglio, del servizio.

Entrano qui in gioco le ARO che, come prevede la normativa, possono essere costituiti dai Comuni in formula singola o associata.

Il Dipartimento regionale dei Rifiuti ha emanato, appena pochi giorni fa, uno schema di convenzione per quelle realtà territoriali che scelgono di unire le loro forze, creando piccoli consorzi per la gestione del servizio rifiuti.

Non ancora chiaro quali Comuni sceglieranno questa formula, e quali propenderanno per la formula singola o associata.

Si corre perché in questo frangente occorre redigere il piano d’ambito e poi, bisogna pensare a bandire la gara o più gare d’appalto per la gestione dell’attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Il sistema ha bisogno di tornare ad essere svolto cancellando il carattere di eccezionalità di questi mesi. Molti Comuni, infatti, stanno gestendo l’attività dietro ordinanza sindacale contingibile ed urgente, con servizi affidati a nuove ditte dopo aver provveduto ad effettuare gare esplorative.

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