Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Lunedì, 29 Aprile 2024

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:322 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:782 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:827 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:965 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1521 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1626 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1442 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1611 Crotone

Grande successo al teatro Salieri in Legnago, per lo spettacolo messo in scena da Giordano Borghesani.

Dopo "restart" dell'anno scorso, che voleva essere un inno alla riapertura, dopo il lockdown, Borghesani ha portato in scena un piccolo grande capolavoro, dal titolo SURPRISE

Il Teatro strapieno, ha reagito con grande passione al meraviglioso spettacolo al quale hanno assistito. Applausi a scena aperta, grandi emozioni, partecipazione assoluta, sia per coreografie portate in scena, sia per il suggestivo spettacolo costruito intorno ad esse.

Ospiti di prestigio, tra cui il chitarrista internazionale Andrea martongelli, reduce da tournée europee, con i nomi più prestigiosi della musica rock, lo chansonnier Claudio martongelli, che ha celebrato Riccardo Cocciante ed il tenore Carlo Alberto pasin, che ha deliziato il pubblico, con la sua meravigliosa voce.

Essi hanno regalato alla platea, momenti di pura emozione. Il Mattatore della serata, ancora una volta Gino Aprile, che oltre a condurre magistralmente la serata, ha regalato al pubblico momenti di arte pura, tra cui l'omaggio a gigi proietti, la poesia "questo amore", molto gradita dal pubblico e dalla critica.
La regia di Giordano Borghesani, ex ballerino Rai ed attualmente insegnante di danza e coreografo d'eccezione, è stata impeccabile e suggestiva, come sempre,..

Gino Aprile gia' noto al grande pubblico, per i suoi trascorsi MEDIASET, RAI, ultimamente molto presente sulla piattaforma SKY, e' un performer di quelli a 360 gradi. Conduce, canta, su basi, con orchestra o accompagnato da un pianista, spaziando dal repertorio italiano, a quello internazionale.
Battuta facile, pronto reattivo, fine ed elegante, Ironicamente pungente, intelligente,
riesce ad inventare uno show dal nulla, coinvolgendo chiunque gli capiti a tiro, mai urtando, pero', la suscettibilita' del pubblico.

 

 

Il grande cinema è tornato a risplendere sotto il cielo di una notte d’estate, negli iconici giardini dell’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo l’Associazione della Stampa Estera in Italia ha celebrato la 63ma edizione del Globo d’Oro con un gala sotto le stelle, che ha visto sfilare alcuni tra i più grandi protagonisti del cinema italiano e internazionale. 

L’attesa cerimonia di premiazione è stata condotta dai direttori artistici Claudio Lavanga, corrispondente per NBC NEWS, e Alina Trabattoni, giornalista internazionale e corrispondente estera, ed è iniziata con i saluti della Presidente della Stampa Estera, Esma Çakir. «Ho sempre pensato che il cinema sia il mezzo per eccellenza per concedersi di evadere - commenta il co-Direttore Artistico, Claudio Lavanga - un momento in cui staccarsi dalla realtà, anche solo per due ore, terapeutico e necessario. Poterlo celebrare qui, in un luogo simbolo della vita culturale della Capitale, è un vero privilegio». 

«E il privilegio è anche poter vedere e valutare tutti questi film - aggiunge il co-Direttore Artistico, Alina Trabattoni - soprattutto quello di poterli commentare insieme ai protagonisti, ai registi. Restiamo sempre meravigliati dalla qualità dei film in concorso, perché il Cinema è come una magia, un incanto che si compie ogni volta daccapo, un occhio aperto sulla realtà capace di aprire finestre su nuovi immaginari mondi». Il comitato di giuria, composto da una rosa di corrispondenti esteri provenienti da ogni parte del mondo, ha visionato decine di pellicole, scelto i film finalisti e finalmente premiato i vincitori durante una serata unica - curata dalla regia di Antonio Centomani -, arricchita dalle sonorità lounge della dj Daniela Martani. 

Sono le scalinate dello storico ingresso dell’Accademia Tedesca a fare da palco alla cerimonia che ha visto premiare i volti del cinema nazionale. I migliori interpreti sono Pilar Fogliati, che riceve il premio come Miglior Attrice per Romantiche, ed Edoardo Leo come Miglior Attore per il suo ruolo in Mia. Roberto Andò si aggiudica la Miglior Regia per il suo La stranezza, e Marco Bellocchio fa incetta con il Globo d’Oro al Miglior Film con Rapito e quello alla Miglior Serie TV per Esterno Notte. E da un grande regista che ha firmato capolavori a chi inizia a muovere i suoi primi passi sullo schermo: Saul Nanni si aggiudica il Globo d’Oro Giovane Promessa, per il film Brado di Kim Rossi Stuart. Mentre Giuseppe Fiorello il Globo d’Oro Miglior Opera Prima, per il suo Stranizza d’amuri.

Cinema italiano, ma con uno sguardo sul mondo, e a salire le scale è stata una star di Hollywood, John Malkovich, che ha ricevuto dall’attore Maurizio Lombardi - con lui sul set di The New Pope - il Gran Premio della Stampa Estera per il suo impegno come attore, regista e produttore e per il suo speciale legame con il nostro Paese. Legame che si rafforza proprio in questi giorni, e che lo vede impegnato nello spettacolo In the Solitude of Cotton Fields, dal testo di Bernard-Marie Koltès, nell’ambito del Campania Teatro Festival diretto da Ruggero Cappuccio, in scena al Teatro Politeama di Napoli l’8 e il 9 luglio. La cerimonia riprende con la statuetta alla Miglior Colonna Sonora, consegnata al duo Colapesce Dimartino, per il film La primavera della mia vita, regalando un’esibizione fuori programma a tutti i presenti. A Mia va la Miglior Sceneggiatura, ritirata da Ivano De Matteo e Valentina Ferlan; a L’Ultima notte di Amore va il Premio Speciale della Giuria, ritirato dal regista Andrea Di Stefano; mentre il film di Pilar Fogliati, Romantiche, si aggiudica il Globo d’Oro per la Miglior Commedia. 

E proprio a chi della commedia aveva fatto la sua cifra di stile è andato il premio alla Carriera. All’attore regista e sceneggiatore Francesco Nuti, scomparso poco meno di un mese fa, l’applauso commosso di tutto il pubblico, i ricordi degli amici presenti, tra cui il regista Giovanni Veronesi, e chi non ha potuto esserci come Carlo Verdone e Leonardo Pieraccioni, che hanno inviato una clip per l’amico scomparso. A ricordarlo insieme a loro e ai direttori artistici anche la figlia, Ginevra, che ha ritirato il premio dedicato a suo padre consegnatole da Giuliana De Sio. Il Globo d’Oro al Miglior Documentario va al docufilm Gianni Agnelli, in arte l’Avvocato, diretto da Emanuele Imbucci, che ha ritirato la statuetta. A seguire la Miglior Fotografia, riconosciuta a Michele D’Attanasio per L’ombra di Caravaggio; e il premio al Miglior Cortometraggio assegnato a Grazie Michele, di Rosario Errico, in gara insieme a La verità di Miranda Angeli e La storia di Franco Zeffirelli di Matteo Mascotto, e che ha regalato l’occasione di ricordare il grande maestro nel centenario della sua nascita. 

A valutare le opere, come ogni anno, è stata una rosa di corrispondenti esteri provenienti da ogni parte del mondo, incluse Grecia, Australia, Germania, Albania, Svizzera, Norvegia, San Marino, Giappone, Romania, Svezia, Francia, Turchia, Inghilterra, Olanda, Cile, Bulgaria, USA, Russia, Venezuela, Moldavia, Spagna. Il Comitato Cinema 2023 è composto da Claudio Lavanga (Direttore Artistico) NBC NEWS, USA; Alina Trabattoni (Direttore Artistico) giornalista internazionale e corrispondente estera; Maarten van Aalderen, De Telegraaf, Olanda; Patricia Mayorga Marcos, El Mercurio, Cile; Vera Naydenova (Responsabile Serie TV) BTV, Bulgaria; Ewout Kieckens, Italie Magazine, Olanda; Antonio Galofaro, Le Temps, Svizzera; Praxilla Trabattoni (Responsabile Sezione Documentario) People Magazine, USA; Vera Shcherbakova (Responsabile Sezione Cortometraggio) Agenzia di stampa TASS, Russia; Sofya Lipenkova, Agenzia di Stampa TASS, Russia; Alba Kepi, RTV Ora News, Albania; e Constanze Templin giornalista freelance, Germania. Al loro lavoro si unisce il prezioso contributo della giornalista Elizabeth Missland, cui il comitato esprime un ringraziamento speciale.

Ecco l'elenco dei Globi d'Oro assegnati dalla stampa estera al cinema italiano. Tra i riconoscimenti anche il premio postumo alla carriera a Francesco Nuti. Due riconoscimenti per Mia di Ivano de Matteo e Romantiche di Pilar Fogliati.

GLOBI D'ORO 2023: TUTTI I PREMIATI

Gran Premio della Stampa Estera: John Malkovich

Premio alla carriera: Francesco Nuti

Premio Miglior attore: Edoardo Leo in Mia

Premio Miglior attrice: Pilar Fogliati in Romantiche

Premio miglior colonna sonora: Colapesce e Dimartino per La primavera della mia vita

Premio miglior commedia: Romantiche

Premio miglior cortometraggio: Grazie Michele

Premio miglior documentario: Gianni Agnelli, in arte l'Avvocato

Premio miglior film: Rapito

Premio miglior fotografia: Martina Attanasio per L'ombra di Caravaggio

Premio miglior giovane promessa: Saul Nanni per Brado

Premio miglior opera prima: Giuseppe Fiorello per Stranizza d'amuri

Premio miglior regia: Roberto Andò per La stranezza

Premio miglior sceneggiatura: Ivano De Matteo e Valentina Ferlan per Mia

Premio Speciale: L'ultima notte di Amore

 

Fonte Globo d' Oro

Al Festival di Cannes, presso il Pavillon Italia gestito da Cinecittà è stato presentato con successo il documentario “CARNEVALE DI VIAREGGIO. L’ETERNO EFFIMERO”.
Il docufilm di Gualtiero Lami e Andrea Genovali, giunto a Cannes grazie alla collaborazione con Toscana Film Commission, in particolar modo della sua Direttrice dott.ssa Stefania Ippoliti, ripercorre la grande storia ultracentenaria del Carnevale di Viareggio, attraverso una serie di prestigiose e inedite interviste, realizzate da Gualtiero Lami nel corso degli anni a personalità del mondo letterario e cinematografico del calibro del premio Nobel per la Letteratura Dario Fo e di uno dei più importanti registi del cinema italiano e internazionale, il viareggino Mario Monicelli.
Al loro fianco altre illustri personalità, come il pittore Mario Francesconi, amico di poeti e letterati. Il critico Luigi Cavallo lo definisce “uno degli ultimi grandi artisti del Novecento italiano”; il giornalista e compositore Aldo Valleroni. Sono suoi, tanto per citare solo due brani, “Mi va di cantare” portata al Festival di Sanremo nel 1968 da Louis Armstrong e la celeberrima “Una rotonda sul Mare”, che racconta la sua esperienza di compositore di canzoni carnevalesche e musicista sui carri allegorici del carnevale viareggino e gli storici costruttori, come Giovanni Lazzarini “Menghino” e Gionata Francesconi, i quali danno sostanza con i loro ricordi a quell’idea di tradizione che, come viene affermato anche nel film documentario, è ciò che permane nel tempo ed è un valore da evidenziare e porre all’attenzione, soprattutto delle giovani generazioni.
Ad arricchire il documentario, immagini inedite o rarissime del carnevale viareggino, attinte anche dall’archivio di Gualtiero Lami e di Hop Frog Tv.
A questo punto, per il documentario di Lami e Genovali la strada prosegue, confidando di poter cogliere altre soddisfazioni e riconoscimenti, così come è avvenuto a Cannes.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI