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Caltagirone - Consiglio comunale, approvato il conto consuntivo 2020

Il Consiglio comunale, a conclusione di due sedute (quella di venerdì 11 e quella di sabato 12 febbraio), ha approvato con i voti favorevoli dei 10 consiglieri di centrosinistra (astenuto il presidente Francesco Incarbone), il rendiconto di gestione dell’anno 2020 presentato dall’Amministrazione comunale. In precedenza tre emendamenti tecnici hanno ricevuto il via libera con lo stesso esito. Non hanno partecipato alla votazione i 14 consiglieri di centrodestra, critici specie sui “numeri” dell’evidenziato disavanzo.

Sull’argomento si sono fronteggiate due tesi: quella dei consiglieri che sostengono l’Amministrazione – intervenuti Mario Polizzi, Pia Giardinelli, Luigi Failla e Vincenzo Di Stefano – i quali, anche sulla scorta del parere favorevole e delle considerazioni del collegio dei revisori dei conti – l’hanno ritenuto il miglior conto consuntivo possibile, che sfata, a loro dire, il leitmotiv del risanamento operato dalla precedente Giunta e che costituisce un atto da approvare in fretta “anche per assicurare l’immediato sblocco, a beneficio del Comune, di fondi nazionali per 3,8 milioni di euro”; quella dei consiglieri di centrodestra – intervenuti la presidente della I Commissione Ivana La Pera, Valentina Messina, Aldo Grimaldi, Luca Distefano, Francesco Caristia, Marco Failla, Antonio Montemagno e Sergio Gruttadauria -, che hanno espresso forti perplessità sull’ammontare del disavanzo, quantificato in 63 milioni ma dopo che la commissione aveva rilevato errori e una conseguente riduzione per oltre 2,6 milioni. Alcuni di loro, nell’evidenziare “i meriti della precedente Amministrazione nel netto miglioramento della situazione finanziaria dell’Ente e nella gestione della spesa”, hanno sostenuto esserci le condizioni per evitare “il salto nel buio del ventilato piano di riequilibrio”.   

In apertura di seduta l’assise, attraverso le comunicazioni di Luca Distefano, Aldo Grimaldi e Sergio Gruttadauria (ai quali avevano risposto il sindaco Fabio Roccuzzo e il vicesindaco Paolo Crispino), si era occupata di diverse problematiche: dagli attesi lavori in via Licata (previsti a marzo), all’integrazione oraria agli ex precari, richiesta da Distefano per tutti “per evitare ingiustificate e penalizzanti discriminazioni” (l’Amministrazione ha risposto di poterlo fare, ma gradualmente, e intanto di voler cominciare “con i settori in cui c’è più la necessità”), all’esigenza di ricollocare molti cestini per i rifiuti oggi mancanti (sollecitazione di Grimaldi, cui è seguito l’impegno del sindaco), al regolamento per il Centro comunale di raccolta sino alle modalità e alla tempistica di utilizzo, da parte dell’Amministrazione, di tecnici di uno studio di Torino per il piano viario (Gruttadauria). Su questo punto il vicesindaco Crispino, nell’illustrare la “ratio” della scelta, ha assicurato “il pieno coinvolgimento di associazioni di categoria e professionisti locali”.

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