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Appello di Papa Francesco contro il lavoro minorile

Papa Francesco ha lanciato oggi un appello contro la ''piaga'' del lavoro minorile e contro lo ''sfruttamento dei bambini nel lavoro domestico'', ''un deprecabile fenomeno in costante aumento specialmente nei Paesi poveri'', e ha auspicato ''vivamente'' ''provvedimenti ancor piu' efficaci'' della comunita' internazionale.

''Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale contro il lavoro minorile - ha detto il papa al termine dell'udienza generale -, con un riferimento particolare allo sfruttamento dei bambini nel lavoro domestico: questo e' un deprecabile fenomeno in costante aumento, specialmente nei Paesi poveri''. ''Sono milioni i minori, per lo piu' bambine - ha continuato il Pontefice -, vittime di questa forma nascosta di sfruttamento che comporta spesso anche abusi, maltrattamenti e discriminazioni''.

''E' una vera schiavitu' questa'', ha sottolineato. ''Auspico vivamente - ha proseguito Bergoglio - che la Comunita' internazionale possa avviare provvedimenti ancora piu' efficaci per affrontare questa autentica piaga''. ''Tutti i bambini devono poter giocare, studiare, pregare e crescere nelle proprie famiglie, e questo in un contesto armonico, di amore e serenita''', ha aggiunto. ''Questa gente invece di farli giocare li fa schiavi, e' una piaga questa'', ha detto ancora il Pontefice, secondo cui per i bambini crescere serenamente ''e' un loro diritto e un nostro dovere''. Per papa Francesco, ''una fanciullezza serena permette ai bambini di guardare con fiducia verso la vita e il domani''. ''Guai a chi soffoca in loro lo slancio gioioso della speranza!'', ha concluso.
Papa Francesco ha ammesso che nella Curia romana esiste una "corrente di corruzione", e che c'é una "lobby gay" in Vaticano, aggiungendo che
"bisogna vedere cosa possiamo fare al riguardo", durante un'udienza con rappresentanti di religiosi e religiose dell'America Latina.
Giovedì scorso, il pontefice ha ricevuto i delegati della Confederazione di Religiosi Latinoamericana e dei Caraibi (Clar), e sul sito web cileno Reflexion y Liberacion è stato pubblicato un resoconto dell'incontro, con varie frasi significative del Papa. Interrogato sulla sua volontà di riforma, Francesco ha risposto: "Eh sì, è difficile. Nella curia c'é gente santa, santa davvero. Ma esiste anche una corrente di corruzione, anche questa esiste, è vero. Si parla di una lobby gay ed è vero, è lì... Ora bisogna vedere cosa possiamo fare al riguardo". "Non posso essere io a fare la riforma, queste sono questioni di gestione e io sono molto disorganizzato, non sono mai stato bravo per questo", ha ammesso il Papa, aggiungendo che ha fiducia nella commissione cardinalizia che ha creato con questo incarico. "Lì abbiamo a (Oscar) Rodriguez Maradiaga, che è latinoamericano, e che da la battuta, c'é anche (Francisco Javier) Errazuriz, e sono molto ordinati. Anche quello di Monaco di Baviera (Reinhard Marx) è molto ordinato: loro sapranno portarlo avanti", ha indicato Francesco. Il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, interpellato sulla vicenda, ha detto di non avere "alcuna dichiarazione da fare sui contenuti della conversazione" dato che si trattava di "un incontro di carattere privato".

San Pietro non aveva un conto in banca, e quando ha dovuto pagare le tasse il Signore lo ha mandato al mare a pescare un pesce e trovare la
moneta dentro al pesce, per pagare". Lo ha detto oggi papa Francesco nell'omelia della messa a Santa Marta, dedicata alla "povertà" e "gratuità" con cui deve agire la Chiesa.

La "povertà" che deve caratterizzare la Chiesa "ci salva dal diventare organizzatori, imprenditori", ha detto il Papa nella messa a Santa Marta. "Si devono portare avanti le opere della Chiesa, e alcune sono un po' complesse; ma con cuore di povertà, non con cuore di investimento o di un imprenditore", ha aggiunto.

Se si vuol fare "una Chiesa ricca", allora "la Chiesa invecchia", "non ha vita". Lo ha affermato oggi papa Francesco nella messa a Santa Marta, esortando a un annuncio del Vangelo fatto con "semplicità" e "gratuità". "La Chiesa non è una ong", ha ribadito, "nasce dalla gratuità" di cui "la povertà è un segno".

Non dobbiamo avere paura della solidarietà, di sapere mettere ciò che siamo e che abbiamo a disposizione di Dio". Questo è il testo del nuovo messaggio diffuso oggi da papa Francesco su Twitter

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