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Ultimatum della Germania alla Volkswagen

Entro 10 giorni le vetture diesel del marchio devono essere 'pulite' dal software illegale ed in linea con gli standard di emissioni. L'ufficio automobilistico federale tedesco (KBA) ha dato tempo fino al 7 ottobre al gruppo di Wolfsburg per rispettare i parametri nazionali. Se il termine non verrà rispettato, annuncia la Bild nella sua edizione domenicale, la KBA ritirerà il permesso alla circolazione, vietando di fatto alle auto coinvolte di essere vendute o anche solo di viaggiare nel Paese. Mentre Volkswagen Italia blocca le vendite delle auto ferme nei concessionari, prosegue quindi il pugno duro del governo Merkel nei confronti della casa automobilistica, colpevole, secondo il Financial Times, di una truffa così grave da superare "la madre di tutti gli scandali", ovvero la statunitense Enron che fallì nel 2011 per spericolate operazioni finanziarie. E' di ieri l'annuncio della volontà dell'esecutivo di rendere più facili le class action per i consumatori tedeschi a partire dal 2016, ma in Europa le posizioni non sono però così decise: il Guardian pubblica un report con cui il Dipartimento britannico per l'ambiente, alimentazione e affari agricoli aveva consigliato ai membri britannici del Parlamento Ue di votare contro le nuove norme Ue in materia di controlli, che prevedono ispezioni a sorpresa con test su strada e non più in laboratorio.

Volkswagen richiamerà fino a 11 milioni di vetture per sostituire il software incriminato, inviando una comunicazione ai clienti "nei prossimi giorni": lo ha detto il neo-amministratore delegato Matthias Mueller a un incontro a porte chiuse con circa 1.000 top manager a Wolfsburg, secondo il sito web della Reuters

Con una maxi operazione, che gli analisti stimano intorno ai 20 miliardi di euro, si prepara a richiamare 11 milioni di automobili. Ai proprietari di vetture diesel truccate verrà spiegato come rimettere le proprie vetture in regole. La soluzione dovrà essere annunciata entro la scadenza del 7 ottobre fissata dall’autorità tedesca Kba. "Abbiamo davanti un cammino faticoso e un sacco di duro lavoro - dichiara Mueller - saremo in grado di fare progressi solo a piccoli passi e ci saranno battute d’arresto". Il nuovo amministratore delegato annuncia inoltre uno scorporo del marchio Volkswagen, destinato in futuro a diventare "indipendente" come Audi e Porsche

A causa del Diesel gate, secondo quanto riporta il Financial Times, il fondo sovrano del Qatar ha già perso 12 miliardi di dollari con il calo dei titoli Volkswagen, Glencore e Agricultural Bank of China, tre dei maggiori investimenti del fondo da 250 miliardi di dollari. La sola perdita per il calo dei titoli Volkswagen è di 8,4 miliardi di dollari.

Dal 6 ottobre l'azione della casa automobilistica responsabile dello scandalo emissioni verrà, peraltro, eliminata dal Dow Jones Sustainability Index che raggruppa le aziende teoricamente attente alla sostenibilità.

Mentre l'incubo di una class action su scala planetaria e di un effetto domino di cause collettive dalle conseguenze finanziarie imprevedibili fa affondare ulteriormente il colosso di Wolfsburg, Bruxelles attende spiegazioni. "La Commissione vuole i fatti", afferma Ricardo Cardoso, portavoce del commissario per l’Industria, Elzbieta Bienkowska.

Il governo giapponese, invece, ha ordinato un'inchiesta sui maggiori produttori di automobili locali (Toyota, Nissan, Mazda e Mitsubishi) e sugli importatori di marchi europei per verificare se i loro veicoli rispettino gli standard sulle emissioni di gas inquinanti. Misure analoghe sono già state adottate da vari altri Paesi, tra cui Gran Bretagna, Francia e Corea del Sud. "I risultati dei controlli - annuncia il ministro dei Trasporti, Akihiro Ohta - verranno consegnati venerdì prossimo".

"All'incertezza presente sui mercati globali si è aggiunta negli ultimi giorni quella connessa con le possibili ripercussioni, difficili da quantificare, del grave scandalo Volkswagen sul settore dell'auto e sulle aspettative degli investitori e dei consumatori". Lo ha sottolineato il vicedirettore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, in audizione sulla nota di aggiornamento del Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Appaiono nervose le Borse europee, dopo un passaggio in positivo a seguito di dati sulla fiducia Ue migliori delle stime. A metà seduta cedono Londra (-0,5%), Parigi (-0,14%) ed Atene (-1,83%), mentre guadagnano terreno Madrid (+0,62%) e Milano (+0,47%). Sprint di Peugeot (+2,5%), seguita da Porsche (+1,53%), Fca (+1,17%), Daimler (+1,12%) e Volkswagen (+0,66%), che gira al rialzo. Rally di Glencore (+7,33%) dopo la raccomandazione d'acquisto di Citigroup. Positivi i futures Usa.

Sono 700 mila nel mondo i veicoli a marchio Seat con il 'defeat device', il software con cui la Volkswagen ha falsato i test sulle emissioni, secondo quanto afferma a Bloomberg un portavoce della società. Pesano per circa il 6% degli 11 milioni di vetture del gruppo coinvolte nello scandalo.

I motori a gas e diesel delle auto Mazda rispettano pienamente le regole. E' quanto annuncia la stessa casa automobilistica

Dopo Volkswagend, Bmw sotto inchiesta negli Usa. La National Highway Traffic Safety Administration, l'autorità per la sicurezza stradale, sta indagando su Mini per i ritardi nel risolvere i problemi delle auto che non hanno superato i crash test. I modelli nel mirino sono 30.000 Mini Cooper e Cooper S.

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