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Conferenza stampa del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia

Conferenza stampa del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia alla stampa estera invitato e intervistato per noi dalla mia amica e collega Julia Sandra Virsta, le domande sono state fatte tramite i nostri canali telematici..

Il Ministro rispondendo alle varie domande dei Colleghi ha sottolineato :  Vogliamo portare avanti un intervento di prospettiva dell'estate. Andrei per gradi ed il primo intervento è la programmazione. I nostri competitor si stanno già organizzando e per questo abbiamo portato avanti a livello europeo il discorso sul pass vaccinale, che vogliamo chiamare lasciapassare perché non dà diritto a spostarsi solo a chi è stato vaccinato, ma anche a chi è stato malato di Covid o ha un tampone negativo. E' uno strumento che va realizzato a livello europeo per evitare divari competitivi".  

In sintesi il Ministro ha risposto alle nostre domande : la programmazione «è fondamentale» e «nel giro di qualche giorno saremo in grado di dare delle date certe». ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. Le date sono chiaramente condizionate dalla pandemia. «L'anno scorso mi ricordo abbiamo aperto a metà maggio e non vedo motivi per cui non sia la stessa cosa quest'anno», ha aggiunto l'esponente leghista, sicuro che il settore sarà tra «il primo a ripartire». Il turismo inoltre «assorbirà manodopera che nel frattempo sta perdendo lavoro nel breve periodo da altri settori», già da quest'estate «avremo la possibilità di assorbire oggi maestranze che sono in cassa integrazione».

Le altre condizioni sono: «Se sei stato malato di covid e hai gli anticorpi oppure la terza condizione, la più semplice, se hai un tampone negativo comunque puoi girare. Per questo è importante che venga fatto livello europeo per evitare che ci siano vantaggi competitivi a vantaggio di uno Stato e a scapito di un altro».

“E’ fondamentale dare date certe, perché ogni giorno che passa perdiamo potenziali clienti. Penso che nel giro di qualche giorno saremo in grado di dare date certe”, ha continuato il ministro del Turismo Massimo Garavaglia che non nasconde che saranno i dati epidemiologici a determinare gli scenari futuri, ma chiede fin da subito una road map per consentire agli operatori di organizzarsi. “Quando riapriranno gli alberghi? E’ la domanda delle domande, quella che abbiamo fatto nell'ultimo consiglio dei ministri – fa sapere -. Ci è stata data ampia rassicurazione che è intenzione del governo arrivare a una programmazione per l’estate”.

Il ministro rispondendo alla domanda di un collega non ha indicato certezza o una data sulla ripartenza, ma ricorda che “l’anno scorso abbiamo aperto a metà maggio, non vedo perché non possa essere così anche quest’anno”. In un altro passaggio della conferenza stampa, ipotizza anche un’altra data per una ripartenza complessiva del Paese e la ripresa del turismo estero. “Non sono in grado di dare una risposta certa sulle date – ammette -, però in Francia Macron dice che il 14 luglio apriranno tutto, noi abbiamo il 2 giugno come festa nazionale e speriamo che sia la data giusta”.

L'obiettivo è arrivare una programmazione a livello europeo continua il Ministro il 4 maggio si incontreranno i ministri del G20, sia per implementare definitivamente il pass vaccinale, sia per ragionare sulla creazione a livello europeo di fondi per il settore. “I nostri competitor – afferma Garavaglia – si stanno già organizzando e per questo abbiamo portato avanti a livello europeo il discorso sul pass vaccinale, che vogliamo chiamare lasciapassare perché non dà diritto a spostarsi solo a chi è stato vaccinato, ma anche a chi è stato malato di Covid o ha un tampone negativo. E’ uno strumento che va realizzato a livello europeo per evitare divari competitivi”.

Si intravede qualche timido segnale di ripresa delle prenotazioni estere in Italia, ma è prevedibile che la prossima a farla da padrone sarà il turismo interno. Tra le idee alle quali si sta ragionando anche la creazione di aree Covid free nelle piccole isole, vaccinando tutti gli abitanti. “Nel turismo esistono protocolli che consentono di operare in sicurezza – spiega il ministro -. Penso alle crociere, ma anche gli alberghi sono disponibili ad attuarli, o i bus turistici. Ho sentito questo pomeriggio il ministro Giovannini. C'è un tavolo comune Trasporti-Turismo-Salute per garantire la safe mobility a prescindere dal piano di vaccinazione che ha i suoi tempi”.

La priorità – ricorda il ministro – è garantire la copertura vaccinale agli anziani e ai fragili, solo dopo potranno essere coinvolti gli operatori del turismo. Al momento la priorità resta, comunque, garantire ristori alle attività ferme.

“Ci sono più di 500 milioni a disposizione del neo istituito ministero del Turismo da distribuire – sottolinea Garavaglia -. Proprio oggi abbiamo fatto partire la seconda tranche delle risorse per i tour operator e le agenzie di viaggi. Ci sono da distribuire 228 milioni – ha proseguito -. Oltre a queste risorse abbiamo 350 milioni per le fiere e i congressi, a cui si aggiungono da distribuire altri 100 milioni stanziati con il dl Sostegni”.

L'industria del turismo è una voce fondamentale dell’economia italiana ed il settore più colpito dalla pandemia, valendo, secondo il ministro Garavaglia, almeno il 15% del PIL ed, in prospettiva, il 20%.

“L’anno scorso mi ricordo che si è aperto a metà maggio e non vedo motivi per cui non avvenga la stessa cosa quest’anno”, ha aggiunto, certo che il settore sarà tra “il primo a ripartire”. Il turismo inoltre “assorbirà manodopera che nel frattempo sta perdendo lavoro nel breve periodo da altri settori”, e già da questa estate “avremo la possibilità di assorbire oggi maestranze che sono in cassa integrazione”. Una data certa dunque non c’è, ma intanto una ripresa del turismo si può iniziare a programmare.

La speranza del ministro Garavaglia è quella di far ripartire il settore, magari il 2 giugno, giorno della festa della Repubblica. “Ci è stata fornita nel Consiglio dei Ministri ampia rassicurazione che è intenzione del governo arrivare a una programmazione per l’estate.”, ha ribadito, rispondendo a chi gli chiedeva sulla riapertura di alberghi e sulla partenza della stagione estiva. Per quanto riguarda il cosiddetto Passaporto Verde, elaborato dall'Unione Europea, Garavaglia ha ricordato che non si tratta di un passaporto vaccinale, ma di un “lasciapassare, perché non è legato al vaccino in quanto tale, quella è solo una delle condizioni”, precisando le altre che sono: “Se si è stati ammalati di Covid e si hanno gli anticorpi oppure la terza condizione, la più semplice, se si è fatto un tampone negativo comunque si può viaggiare. Per questo è importante che venga attuato a livello europeo per evitare che ci siano vantaggi competitivi a vantaggio di uno Stato e a scapito di un altro”. Intanto, secondo il ministro, si ritorna a poter girare in tranquillità ed i numeri li avremo l’anno prossimo.

Per Garavaglia “la situazione è drammatica per gli operatori, ma le potenzialità sono importanti. Intervento immediato è di assegnare le tante risorse disponibili, oltre 500 milioni di euro a bilancio del Ministero del Turismo, di cui è stato appena deciso di assegnare una 2° quota di 228 milioni di euro. Esiste poi aiuto di 900 milioni di euro per gli stagionali, comprese le guide turistiche ed è prevista una regolamentazione corretta di queste categorie, anche in prospettiva, per valorizzarle in maniera strutturale”. Su segnali di aumenti di prenotazioni di turisti esteri per l’estate ha risposto affermativamente: “iniziano ad arrivare segnali positivi che potrebbero aumentare nella 2a parte dell'estate, con l'aumento delle vaccinazioni”.

Interrogato sulla riattivazione di collegamenti aerei Roma-Mosca, e sul ‘turismo vaccinale’ attuato da paesi come la Serbia, ha ricordato le sperimentazioni in atto a Malpensa con voli no covid verso altre mete, ma gli sviluppi in questo campo sono legati anche al mercato ed i tempi sono da definire mentre il turismo vaccinale dipende dall’emergenza ma diventerà fenomeno residuale. La linea guida, per il ministro, è di coniugare sicurezza ed economia e rispetto dei dati. Sulla ripartenza del settore con un’Alitalia malmessa, ha sottolineato che si tratta di un tema antico nonostante il quale il turismo ha sempre funzionato bene, per cui “non ci strappiamo le vesti”.

Sul decalogo per il rilancio delle città d'arte, recentemente promosso da alcune delle stesse, verrà approvato ciò che sarà valutato valido per l'intero paese. Per Garavaglia “ora si promuove l'Italia nel suo complesso”, non singole zone.

Taluni paesi hanno deciso la vaccinazione prioritaria degli operatori turistici e gli è stato chiesto se anche l'Italia abbia progettato qualcosa di analogo. Per il ministro esistono dei protocolli per operare senza rischi  e quindi la bolla di sicurezza è garantita. È stato istituito un tavolo comune Turismo-Trasporti e Salute proprio per coordinare ed attuare le iniziative  in questione.

Sulla riattivazione di flussi turistici di visitatori extra Schengen, Garavaglia si è detto certo che alla fine gli accordi bilaterali, estendendosi, varranno per tutti.

Sulle tematiche con cui l'Italia intende impegnarsi per contrastare la concorrenza estera, ha affermato che il rinato ministero del Turismo, che coordina e promuove le iniziative, è già uno strumento che segna un passo avanti decisivo. Alla domanda su cosa faccia il Governo per supportare un turismo più sostenibile, Garavaglia ha citato il blocco della navigazione di grandi navi a Venezia, con l'approvazione  di 9 approdi temporanei fuori città, ed altre iniziative come una accelerazione di una ‘rivoluzione digitale’ che faciliti il movimento del turista, oppure la valorizzazione di rete di  rete di ferrovie storiche, o di turismo alternativo.

Ieri il ministro ha firmato gli atti necessari per mettere in pagamento la seconda tranche delle risorse stanziate a sostegno delle agenzie di viaggio e tour operator. Soddisfatte le sigle del settore.
 

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