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La coraggiosa D'Ettoris Editori pubblica un volume inedito sul problema siriano.

La Siria è diventata l’epicentro di un conflitto globalizzato che oppone da una parte i democratici alle dittature nazio­naliste e ai fondamentalisti islamisti, e dall’altra l’asse sciita ‒ fra cui il regime di Bashar al-Assad, Hezbollah e l’Iran ‒ a quello sunnita, sempre più totalitario. Di quest’ultimo è parte il neo-califfato, lanciato all’assalto del mondo intero. Aggirando le trappole del manicheismo e del moralismo, Randa Kassis e Alexandre del Valle offrono un’analisi storica e so­ciale del caos siriano, dimostrano che l’Occidente ha sbagliato nel promuovere la “primavera araba” ‒ rapidamente tra­sformatasi in un “inverno islamista” ‒ e propongono soluzioni per una transizione siriana e la pace basate sul pragmatismo e sul dialogo politico. Nessuna soluzione potrà mai trovarsi in Siria ‒ sostengono gli autori – escludendo dalla concertazio­ne la Russia, l’Iran e lo stesso regime di Damasco, il quale non è solo “parte del problema” ma anche “della soluzione”.

Il principale errore strategico dell’Occi­dente ‒ a dire di Kassis e del Valle ‒ con­siste nel rifiutarsi di individuare il vero e principale nemico nel totalitarismo isla­mista.

Un nemico che ci fa guerra sia col terro­rismo, il jihad globale, sia attraverso un proselitismo neo-imperiale sponsorizzato dagli «strani amici» sunniti del Golfo. Tale azione di «conversione» trasforma le co­munità islamiche d’Europa in una quinta colonna che crea seri problemi di sicu­rezza. Per troppi decenni, del resto, si è consentito agli islamisti radicali di pene­trare nelle nostre società, indebolite dal politicamente corretto e da un suicida senso di colpa.

Randa Kassis è una scrittrice e antro­pologa siriana, nonché fondatrice del Mo­vimento per una società pluralista (2012) e già membro del Consiglio nazionale si­riano (2011-2012), da cui è uscita a cau­sa dell’influenza delle componenti islami­ste eterodirette. Ha pubblicato due libri in Francia, Crypts of the Gods (2013) ‒ ana­lisi antropolo­gica della mo­rale religiosa ‒ e Le chaos syrien (2014).

Alexandre del Valle è uno studioso di geopolitica. Editorialista a France Soir e Atlantico, ricercatore al Center of Political and Foreign Affairs e al Gatestone Institu­te. Insegna Geopolitica e Relazioni Inter­nazionali alla IPAG Business School di Pa­rigi e ha pubblicato diversi libri sull’isla­mismo radicale, il terrorismo islamico, la cristianofobia, o il “complesso occidenta­le”, fra cui, in Italia, Il totalitarismo islami­sta all’assalto delle demo­crazie (2005), Perché la Tur­chia non può entrare nell’U­nione europea (2009) e Rossi - Neri - Verdi (2011).

Randa Kassis e Alexandre del Valle

Comprendere il caos siriano | ebook, .epub
Dalle rivoluzioni arabe al jihad mondiale
D'Ettoris Editori
pp. 392 €. 22,90

In coincidenza  con il 27 gennaio,  Giornata della Memoria per ricordare tutte le vittime dell’Olocausto, che come ogni anno viene celebrata  nel mondo, lo scrittore e poeta Francesco Belluomini presenta la sua ultima fatica letteraria dal titolo Nel campo dei Fiori recisi Scampoli di Olocausto (Aracne Editrice). Un libro tratto dal memoriale che Sonia Contini, venuta a mancare a 83 anni nel 2014, ha fatto poi  pervenire  all’autore attraverso i suoi eredi.

Egli  ha dedicato oltre due anni per realizzare questa interessante ed originale opera di taglio narrativo  di ben  272 pagine,  che vuole essere testimonianza storica attraverso i racconti e le tragiche vicende di due sorelle adolescenti, Sonia e Daniela, rispettivamente di 14 e 12 anni, le quali hanno vissuto la  Shoah, il più grave dramma che ha segnato il secolo scorso, lasciando traccia indelebile nella storia dell’umanità.

Un episodio, quello di Sonia Contini, rimasto ai margini della storia della deportazione ebraica per pudico risentimento verso l’inumanità della vita e raccontato oggi per mano di chi non vuole dimenticare. È il ripercorrere gli eventi di quel marzo 1944 in cui la famiglia Contini, al pari di molte altre, fu strappata dalla propria casa livornese per intraprendere il lungo viaggio verso i campi di sterminio, ultima meta per gran parte del nucleo familiare. A salvarsi da quella follia collettiva furono solo le due sorelle che, nonostante la giovane età, sopravvissero con matura tenacia al genocidio dell’Olocausto. Sonia, a distanza di anni, racconta d’un fiato il lungo percorso che l’ha portata dal campo di concentramento fino ai lontani Paesi polacchi, rievocando ricordi abbandonati e facendo rivivere persone lontane attraverso la storia della sua adolescenza, spesa dietro il filo spinato del lager di Birkenau.

Quanto accaduto negli anni ’40 costituisce certamente  la pagina di storia più buia di tutto il Novecento; tuttavia, è triste dover constatare che  l’essere umano non ha saputo trarre profitto dalle lezioni che la storia insegna, visti gli scenari di guerra presenti a tutt’oggi in ogni parte del mondo e i bambini continuano ad essere facile bersaglio sui quali perpetrare violenze inaudite.

Ma  questa constatazione non deve indurci ad abbandonare la speranza in un futuro migliore.

L’opera letteraria dello scrittore viareggino, che definirei  grandiosa per la puntuale descrizione di situazioni assolutamente inedite, offre  al  lettore immagini di forte impatto emotivo, limpide e sceniche, persino tangibili, attraverso una modalità di scrittura lucida e tesa a dar spazio alla testimonianza degli esperimenti operati sui bambini, sino alla loro morte, in una successione di memorie volte a rafforzare il ricordo di un’immane tragedia, che scuote da sempre le coscienze.

L’esigenza di Francesco Belluomini, artista dotato di profonda sensibilità, è quella di rendere giustizia alle vittime dell’Olocausto, private in primis della loro libertà ed autodeterminazione e nel contempo della loro dignità e per una gran parte di essi, della vita, il bene più grande, fra sevizie, violenze e terribili atrocità, verso le quali non è assolutamente ipotizzabile alcuna forma di indifferenza.

In quarta di copertina leggiamo:

La ragione per piangere la trovi, se la cerchi. Ma pare non valga per l’uomo,  che non teme che se stesso e passa senza volgersi all’indietro, certo che la questione si risolva non vedendo di là della sua siepe, senza farsi fregare da coloro che vissero l’orrore quotidiano. Magari non sa piangere il presente, il prossimo passato, ma il remoto ancora oggi  lo angoscia e lo sconvolge, pensando alle migliaia di bambini trattati come fossero nemici da abbattere con massima potenza militare e comandi d’estinzione. Si può fare di tutto, ma comunque la radice del male non si estingue col perdono dei popoli soppressi che rivive nei geni del passato se non tanto sepolta nel terreno.  

In copertina la pregevole opere del pittore Paolo Nuti.  

Breve biografia:

Francesco Belluomini è nato a Viareggio nel 1941 e vive a Lido di Camaiore. Poeta ed operatore culturale, ha ideato e fondato nel 1981 il noto Premio Letterario Camaiore, di cui è Presidente. Ha all’attivo 25 libri, tra poesia e narrativa e i suoi lavori sono presenti  in numerose e significative antologie, alcune delle quali curate dai maggiori esponenti del mondo letterario contemporaneo.

Tra le opere più recenti: Poesia del Novecento in Toscana, Biblioteca Maruccelliana Firenze 2009; La parola che ricostruisce, Tracce, Pescara 2010, Animali Diversi, Nomos, Varese 2011, I miei sogni son come conchiglie, Rizzoli, Milano 2011; Le strade della Poesia, Delta 3 Edizioni, Avellino 2012.

Nel suo lungo percorso letterario ha ricevuto prestigiosi  riconoscimenti, anche in ambito internazionale e alcuni suoi libri sono stati tradotti in varie lingue.

Il 2017 è stato individuato dall’ONU come anno internazionale del turismo sostenibile.

La XXXI edizione del Premio letterario nazionale “Troccoli Magna Graecia” lancia un focus tematico per solleticare e diffondere la consapevolezza del grande patrimonio delle varie civiltà.

È un’opportunità unica per migliorare il contributo alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. In gioco non c’è solo un modello economico, ma il futuro dell’umanità, perché si possa promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro decoroso per tutti, garantendo modelli di consumo e produzione sostenibili, salvaguardando i mari e le risorse marine. Tutti sono chiamati a dare il proprio contributo per raggiungere questi comuni obiettivi, per far sì che nessuno resti indietro nel lungo e faticoso cammino che dovrebbe portare il mondo sulla strada della sostenibilità.

Un focus che faccia luce sull’importanza di evitare la desertificazione dei borghi e delle aree definite depresse o interne, in cui prevale la qualità della vita in termini di sostenibilità: paesaggio, aree incontaminate, tradizioni, può portare alla perdita in termini di “diversità”: scomparsa di culture, colture, tradizioni e, infine, degrado sociale, con il risultato di un appiattimento e un’omologazione. La scomparsa di certe forme di produzione, oltre a ridurre la diversità, ha un impatto negativo anche sul territorio, poiché è sottoposto a degrado per assenza di manutenzione, la cosiddetta scomparsa della cultura materiale dei luoghi.

Ma il Premio “Troccoli Magna Graecia” conferma anche le sezioni “classiche” che lo hanno caratterizzato nei trenta anni di vita.

Alla Sezione Saggistica possono partecipare gli autori di una pubblicazione di carattere storico, letterario, scientifico. Mentre alla Sezione Ricerca sono ammessi gli autori di una tesi di laurea o di uno studio edito o inedito: sull’opera letteraria di Giuseppe Troccoli o di un autore meridionale contemporaneo o su tematiche di carattere socio-culturali.

La Targa “F. Toscano” è assegnata a una personalità che ha degnamente onorato la Calabria e l’Italia attraverso la propria opera svolta in campo letterario, artistico, giornalistico o scientifico. E il riconoscimento alla Carriera giornalistica viene assegnato a una personalità che si è imposta all’opinione pubblica nazionale e internazionale per il particolare e significativo impegno nelle comunicazioni sociali.

La Sezione Scuola e promozione culturale, è riservata agli alunni frequentanti le terze classi degli Istituti d’istruzione secondaria inferiori e le classi terminali degli Istituti d’Istruzione secondaria superiore della Regione Calabria che tratteranno il tema: “2017, Anno internazionale del turismo sostenibile. È un’opportunità unica per migliorare il contributo alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. In gioco non c’è solo un modello economico, ma il futuro dell’umanità. La tua comunità è sensibile alla promozione di una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile; a garantire modelli di consumo e produzione sostenibili; a salvaguardare i mari e le risorse marine per un loro sviluppo sostenibile consapevole?”. Stesso tema anche per la Sezione Fotografia.

Gli elaborati e le opere delle varie sezioni dovranno pervenire, entro il 28 febbraio 2017, alla Segreteria organizzativa sull’indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o per posta in Via Zara, 26 - 87011 Lauropoli (CS).

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