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"La posizione della greca è nota e solida. Tocca a Skopje trovare una soluzione sul nome che soddisfi tutti. Perché in assenza di una soluzione non potranno entrare nella Ue o nella Nato, la Grecia non lo permetterà Apostolos Tzitzikostas, governatore della 'Kentriki Makedonia' dice al Corriere del Sud sull'annosa disputa sul nome della ex repubblica jusgoslava di Macedonia ai margini di una presentazione dell'offerta turistica regionale all'ambasciata di Grecia a Roma.

Un polo della ricerca, punta Apostolos Tzitzikostas e della tecnologia che sorga a Salonicco e dintorni e che faccia da volano per sviluppo ed occupazione dell'intera regione greca della Macedonia centrale, che però che non vuole si chiami 'nuova Silicon Valley'. "Piuttosto, una Thessalonikh Valley".

Il governatore, parlando del turismo, con il Corriere del Sud sottolinea come la regione "che ha legami antichi e in ogni ambito con l'Italia" sia aperta "12 mesi all'anno, con il turismo per tutti: religioso, culturale, per giovani e per le famiglie, con mare e montagne", turismo per il quale - sottolinea - è strategico aprire "una nuova pagina" l'aeroporto di Salonicco, che dovrebbe essere ampliato e rinnovato sotto la nuova gestione della tedesca Fraport (dal 2016).

Blu, verde e oro. I colori della Macedonia Centrale raccontano di una terra unica, disegnata da spiagge inviolate, alte montagne, fiumi e laghi isolati, dove dedicarsi allo sport e alle attività all'aria aperta, oppure rilassarsi immersi nel silenzio più assoluto.

Macedonia Centrale ha dato i natali ad Aritostele, grande scienziato e folosofo, che nacque a Staghira, nell'antico regno di Macedonia, nel 384 a.C., e ad Alessandro Magno, nato a Pella nel 356 a.C., fondatore dell'impero che si estendeva dal Nord Africa all'Estremo Oriente. A entrambe l'Unesco dedica il 2016 e il 2017, due anni ritmati da numerosi eventi e appuntamenti celebrativi in tutto il territorio

Parte dell'antico regno di Macedonia, è oggi una delle tredici regioni amministrative greche: un'area di grande interesse non solo naturalistico, ma anche storico, culturale e artistico. 
Una terra tutta da scoprire, specchio di una Grecia inedita e inattesa. Lo si capisce dall'oblò dell’aereo dopo aver sorvolato i paesaggi scarniti della Tebaide e quelli aridi dell’Attica, quando si svela all’improvviso la piana verdeggiante disegnata dalle geometrie dei campi coltivati e ritmata dalla grafia dei corsi d’acqua. Un cambio di scena repentino, dove è la natura ad avere la meglio, segnata da olivi e agrumeti, pioppi e vaste chiome di querce secolari. E a far da cornice, un variegato sipario di cime montuose e il tormentato profilo roccioso della penisola Calcidica che si arrende all’Egeo.

"Noi abbiamo tre pilastri per la nostra economia e lo sviluppo - spiega il Governatore Tzitzikwstas al Corriere del sud  - il primo è il turismo, il secondo la produzione agricola e il terzo sono le nuove tecnologie. Noi vogliamo creare un distretto che sviluppi questo settore.

Abbiamo molte importanti università continua il Governatore  e centri di ricerche, nonché aziende ad alta tecnologia, alcune delle quali producono anche per la Nasa. Chiediamo quindi al governo incentivi per questo progetto, se ci saranno, avremo dei risultati importanti per l'economia della Macedonia centrale. Tra regioni e governo centrale ci dev'essere collaborazione, non ha importanza chi sta al governo. Se invece il governo mette ostacoli, noi aumenteremo la pressione".

Il governatore, parlando del turismo, sottolinea come la regione "che ha legami antichi e in ogni ambito con l'Italia" sia aperta "12 mesi all'anno, con il turismo per tutti: religioso, culturale, per giovani e per le famiglie, con mare e montagne", turismo per il quale - sottolinea - è strategico aprire "una nuova pagina" l'aeroporto di Salonicco, che dovrebbe essere ampliato e rinnovato sotto la nuova gestione della tedesca Fraport (dal 2016).

Come e noto porta d'accesso dell'odierna Macedonia Centrale è Salonicco, in greco Thessaloniki, la capitale, sede dell'aeroporto internazionale, seconda città del Paese per numero di abitanti. Stimolante, divertente, cosmopolita, colta, ospitale, trendy, è un mix di Ellade classica, memorie bizantine e modernità, che colpisce per la sua atmosfera, briosa e nostalgica al tempo stesso. Il passato glorioso oggi rivive nel centro storico, dove convivono chiese bizantine tutelate dall'Unesco e hammam ottomani, vestigia romane ed eredità medievali come la maestosa Torre Bianca (Lefkòs Pyrgos), simbolo cittadino, che guarda il mare.

Sull’impianto stradale romano, la città moderna si snoda lungo ariosi paseos tra edifici eclettici, teatri e bei portici. Ci si muove tra moderni kafeneia, pasticcerie d’antan e boutique. Passeggiando ci si imbatte nella maggiore moschea eretta in suolo greco, l’Hamza Bey Tsami, nei resti dell’agorà ellenica e romana e nel Bey Hamami, l’edificio per i bagni voluto dal sultano Murad II nel 1444.  Lungo via Egnazia, l’arteria principale che corre parallela al lungomare, sulla centrale Via Aristotelous e nei vecchi quartieri recuperati alle spalle del porto, come Ladádika, si concentrano caffè, ristoranti e locali, affollati a ogni ora del giorno e della sera. Proprio qui vale anche la pena di perdersi tra le voci, gli odori e i colori pungenti del mercato coperto Modiano, pullulante di taverne e ouzerí.

Tzitzikostas ci ricorda che la Macedonia Centrale "è la più grande regione della Grecia, con molti progetti per lo sviluppo e tante potenzialità. Il problema principale è la disoccupazione, in particolare dei giovani. Da noi la crisi non è cominciata in questi ultimi anni, ma negli anni Novanta, quando molte aziende si sono spostate a nord dei nostri confini (in Bulgaria, soprattutto, ndr). Poi c'è il nodo dell'immigrazione: ospitiamo circa il 50% dei migranti e profughi attualmente in Grecia, in tutte le sette province della nostra regione". Il governatore ricorda come la Macedonia Centrale sia virtuosa nell'attrarre i finanziamenti europei allo sviluppo: 2 miliardi di euro negli ultimi 5 anni, e 5 miliardi per i prossimi 5.

A cinque mesi dal primo, devastante terremoto, torna a tremare l'intero Centro Italia: 4 scosse di magnitudo superiore a 5 hanno fatto rivivere l'incubo in Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche. Il bilancio, per ora, è di una vittima e di un disperso. La Protezione civile parla di "condizioni estreme" ed invia più uomini e mezzi così come la Difesa. Predisposti i servizi anti-sciacalli.

E stata una vera tragedia all'hotel 'Rigopiano' a Farindola, sul Gran Sasso, spazzato via da una immensa slavina. Trenta persone, il personale dell'albergo e i clienti, sono da quasi 24 ore sotto la neve e le macerie. Ci sono anche dei bambini coinvolti. Da stamattina sono stati estratti tre corpi dalle macerie. Secondo fonti dei Carabinieri un'altra persona sarebbe stata individuata ma non ancora recuperata. 

I soccorritori lavorano in condizioni difficilissime. "Ci sono tanti morti", secondo quanto ha riferito all' ansa il capo del Soccorso alpino abruzzese Antonio Crocetta, che da ieri sera si è messo in marcia insieme agli altri soccorritori sugli sci in quanto le strade di accesso all'albergo erano bloccate da due metri di neve, caduta negli ultimi giorni. La slavina si è staccata molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto di ieri mattina. La Procura di Pescara ha aperto una indagine per omicidio colposo.

Tra i dispersi c'è Alessandro Riccetti, 33 anni, di Terni, dipendente della struttura alberghiera; una coppia di giovani turisti marchigiani di Castignano, Marco Vagnarelli e Paola Tomassini; una coppia di Castel Frentano (Chieti), Luciano Caporale, 54 anni, e la moglie, Silvana Angelucci, 46 anni.

La valanga è immensa", confermano i soccorritori.  Le immagini dell'interno dell'hotel mostrano gli spazi comuni distrutti e coperti da cumoli di neve, rami di alberi e macerie. "La situazione è drammatica, l'albergo è stato spazzato via, è rimasto in piedi solo un pezzetto", hanno riferito i vigili del fuoco. "Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti - hanno aggiunto - che hanno sommerso l'area dove si trovava l'albergo". "Ci sono materassi trascinati a centinaia di metri da quella che era la struttura", ha riferito Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco

E' choccante il racconto di un superstite alle agenzie di stampa : "Sono salvo perché ero andato a prendere una cosa in automobile", ha riferito ai medici Giampiero Parete, 38 anni. La moglie e i due figli di Parete sono sotto le macerie. "E' arrivata la valanga - ha detto ancora l'uomo - sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire e ho atteso in auto l'arrivo dei soccorsi". L'uomo, residente a Montesilvano (Pescara), è arrivato in stato di ipotermia, ma il quadro clinico non è preoccupante. E' stato lui ieri a lanciare l'allarme al suo datore di lavoro. Poi la lunga attesa dell'arrivo dei soccorsi, insieme all'altro superstite.

"Ieri sera ho ricevuto la chiamata di Giampiero alle 17.40. Mi chiedeva aiuto disperatamente. Diceva 'è caduto, è caduto l'albergo'. Mi sono attivato subito, ho chiamato i soccorsi. Sono stato in contatto con lui più di una volta, fino alle 23. Poi mi ha richiamato stamattina dicendo che l'avrebbero portato in elicottero a Pescara". A riferirlo è Quintino Marcella, ristoratore e datore di lavoro di Giampiero Parete. "Ho contattato tutti i numeri possibili", dice Quintino.

Un bimbo di pochi mesi e altre nove persone salvate nella notte dall'ipotermia in varie frazioni del Teramano, raggiunte solo dopo che sono state liberate alcune vie di collegamento. La Provincia di Teramo parla di 'emergenza sanitaria' perché "l'assenza di corrente, in alcuni casi da 4 giorni, ha isolato migliaia di persone; in alcune aree manca l'acqua e c'è un problema di carburante perché i distributori non funzionano".

Maltempo e nuove forti scosse di terremoto tengono in ginocchio il Centro Italia, con paesi sommersi dalla neve e valanghe causate con tutta probabilità dagli eventi sismici.

Ghiaccio e freddo in queste ore minacciano gli animali, molti dei quali intrappolati nella neve. Per salvarli, forze dell'ordine, vigili del fuoco e soccorso alpino sono impegnati in interventi di emergenza. Come nella frazione di Portola, dove i carabinieri forestali di Fiastra (Macerata) sono intervenuti per ripristinare i contatti con un allevamento di 200 capre rimasto isolato a causa della neve. Salvato anche un capriolo in evidente difficoltà. La situazione per la fauna selvatica è critica in generale, perché a causa della spessa coltre di neve gli animali non riescono ad alimentarsi

Nel Teramano una vittima: un uomo morto sotto un edificio crollato. E c'è un disperso per un'altra slavina nell'Aquilano. Proseguono intanto le scosse di terremoto, dopo le quattro di magnitudo superiore a 5 registrate ieri: dalla mezzanotte ne sono state registrate oltre 80 (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2), tra cui 2 di magnitudo 3.5. A causa del maltempo risultano disalimentate 98 mila utenze elettriche in Abruzzo e 14 mila nelle Marche.

"Diverse zone non sono state raggiunte ma molte zone sono isolate. Il tutto reso più difficile dalla viabilità", ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha invitato ad evitare spostamenti. La vittima è un uomo di 83 anni rimasto sepolto nel crollo della sua stalla a Castel Castagna (Teramo). C'è poi un disperso ad Ortolano, un uomo travolto da una slavina che si è staccata sopra le case della frazione di Campotosto (L'Aquila). Decine le frazioni isolate, che i soccorritori non sono ancora riusciti a raggiungere a causa delle forti nevicate. Al terremoto si aggiunge infatti un'ondata di maltempo che non dà tregua ormai da giorni.

Non sono mancate critiche sui soccorsi e sul dopo terremoto per i tanti paesi isolati dalla tanta neve. "Abbiamo urgente bisogno di turbine, non bastano gli spazzaneve. Abbiamo frazioni isolate con due metri di neve" è l'allarme lanciato dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Appello disperato anche dal Sindaco di Camerino nel Maceratese, che però punta il dito contro gli intoppi burocratici e afferma di aver chiesto l'intervento dell'esercito senza però ottenere risposta. A Teramo il sindacato dei poliziotti Sappe denuncia una situazione di "paralisi totale" nel carcere di Castrogno, con detenuti e personale al gelo e mancanza di elettricità che impedisce di preparare il vitto, ed esprime timori che possano scoppiare disordini. Crolli si sono verificati a Campotosto e Poggio Cancelli, comuni dell'aquilano che si trovano nella zona dell'epicentro. La gente ha scavato nella neve per scappare a causa della paura delle scosse.

"Mi limito a lavorare e non faccio polemica ma chiedo rispetto per chi lavora in condizioni proibitive. Chi tocca il sistema tocca il Paese", ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. "Chi non ha competenze e critica - ha aggiunto - non fa un buon servizio a chi da mesi lavora ininterrottamente". "Forse non ci si è resi conto che siamo di fronte a due eventi eccezionali che comportano gestioni diverse e coordinate".

Nel 1980 in Irpinia la terra ha tremato per tre volte a distanza di pochi secondi e terremoti ravvicinati ci sono stati in seguito anche nel 1984 in Val Comino, nel 1997 a Colfiorito e ancora nel 2002 a San Giuliano di Puglia: i terremoti 'in serie' non sono una novità: "ci sono tanti casi simili, mai identici", ha osservato il sismologo Alessandro Amato. Tuttavia, ha aggiunto, "modalità" simili a quelle osservate nei quattro terremoti di magnitudo superiore a 5 avvenuti oggi nell'Aquilano "non si sono mai viste recentemente".

Il 23 novembre 1980 in Irpinia al primo terremoto di magnitudo 6,5, sono seguiti almeno altri due terremoti di magnitudo confrontabile, a distanza di 20 secondi l'uno dall'altro, percepiti come un'unica scossa. Questa successione è stata notata solo a distanza di tempo perché allora non c'erano ancora strumenti che permettessero di analizzare e riconoscere scosse così ravvicinate.

Il 7 maggio 1984 in Val Comino, tra Lazio e Abruzzo, la prima scossa di magnitudo 5,9 è stata seguita l'11 maggio da un terremoto di magnitudo 5,5.

Il 26 settembre 1997 in Um  bria, a Colfiorito, il terremoto di magnitudo 5,8 avvenuto in piena notte, alle 2:3, è stato seguito a 9 ore di distanza da un sisma di magnitudo 6,1.

Il 31 ottobre in Molise, a San Giuliano di Puglia, il terremoto di magnitudo 5,7 avvenuto alle 11,32 del mattino ha provocato il crollo della scuola nel quale sono morti 27 bambini e un'insegnante; a poco più di 24 ore di distanza, alle 16:09 del primo novembre, è stato seguito da un altro terremoto di magnitudo 5,7.

Il 24 agosto 2016 ad aprire la sequenza del Reatino era stato il terremoto di magnitudo 6,0 avvenuto alle 3.36, seguito alle 4.32 da una scossa di magnitudo 5,1 e un minuto più tardi da una scossa di magnitudo 5,4. Alle 17.10 del 26 ottobre nella stessa zona è avvenuto un terremoto di magnitudo 5,4, seguito alle 19.18 da un sima di magnitudo 5,9 e, alle 6.40 del 30 ottobre, da un altro terremoto di magnitudo 6,5.

Il presunto killer di Capodanno a Istanbul e stato catturato nella notte tra lunedì e martedì, l'uzbeko Abdulkadir Masharipov, 33 anni, nome in codice Abu Mohammed Khorasani, ha ammesso le sue responsabilità davanti agli investigatori turchi. Lo ha detto il prefetto di Istanbul, confermando che anche le sue impronte digitali corrispondono con quelle dell'attentatore che uccise 39 persone al nightclub 'Reina'.

Come e noto Il terrorismo che ha colpito la Turchia nella notte di Capodanno: ha fatto 39 morti e oltre 60 feriti il bilancio ufficiale di un attacco avvenuto in una famosa e affollatissima discoteca di Istanbul. Tra le vittime anche 25 stranieri.

L'attacco era avvenuto verso l'1:30 ora locale, le 23:30 in Italia. Il locale preso di mira era il 'Reina': un rinomato nightclub sulle rive del Bosforo posto nel quartiere di Ortakoy nel distretto di Besiktas, parte europea di Istanbul.

Al momento dell'attacco, nel night ci sarebbero state tra le 500 e le 600 persone. L'attentatore avrebbe prima ucciso un poliziotto e una guardia giurata all'ingresso, per poi entrare nel locale e iniziare a sparare a caso sulla folla. Molti si sarebbero perfino gettati nelle acque gelide dello stretto per sfuggire alla morte.

Circa 60 le ambulanze erano arrivate sul posto. "Stanno cercando di creare caos, demoralizzare il nostro popolo, destabilizzare il nostro Paese con attacchi abominevoli che prendono di mira i civili - aveva detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan -. Ma manterremo il sangue freddo come nazione e resteremo più uniti che mai e non cederemo mai a questi sporchi giochi".

Condanna dell'attacco e solidarietà alla Turchia da parte di Stati Uniti, Ue e Nato: la Casa Bianca ha offerto ad Ankara l'aiuto degli Usa, mentre il dipartimento di Stato ha espresso solidarietà "all'alleato turco"; l'alto rappresentante europeo per gli Affari esteri Federica Mogherini ha sottolineato come si debba "lavorare per prevenire tali tragedie"; il segretario generale dell'alleanza atlantica Jens Stoltenberg ha parlato di "tragico attacco".

L'Isis aveva rivendicato la strage. Nel comunicato di rivendicazione, l'Isis ha definito la Turchia, "serva della croce". E poi, riferendosi al suo ruolo nel conflitto in Siria, avverte che "il governo di Ankara dovrebbe sapere che il sangue dei musulmani, uccisi dai suoi aerei e dalla sua artiglieria, provocherà un fuoco nella sua casa per volere di Dio" sostenendo che il killer ha agito "in risposta agli ordini" del leader dell'Isis, Abu Bakr al-Baghdadi".

Cosi e stato arrestato il terrorista del Isis che si chiama Masharipov ed è stato addestrato in Afganistan e parla 4 lingue. Nella sua abitazione del quartiere di Esenyurt sono state trovate armi e 197 mila dollari. La polizia ha sequestrato anche 2 pistole con i relativi caricatori, una pistola ad aria compressa, un drone e alcune sim card

Sono 50 le persone arrestate in blitz condotti in 162 indirizzi durante i 16 giorni della caccia al presunto killer di Capodanno a Istanbul, l'uzbeko Abdulkadir Masharipov- L'operazione dell'antiterrorismo ha coinvolto 2 mila agenti durante i 16 giorni di ricerche tra Istanbul, Konya, Smirne e Hatay, in cui sono state analizzate 7.200 ore di registrazioni di telecamere di sorveglianza.

Abdulkadir Masharipov si sarebbe nascosto 3 giorni fa nell'abitazione in cui è stato arrestato nel quartiere di Esenyurt, alla periferia europea di Istanbul. Lo riferisce Ntv, secondo cui si tratterebbe di un covo dell'Isis e le 3 persone trovate insieme a lui sarebbero anche loro militanti jihadisti.

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