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Papa Francesco al leader ebraico Lauder

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Ronald Lauder, Presidente del Congresso Ebraico Mondiale, dopo la sua visita da Papa Francesco si è recato alla stampa Stampa Estera di Roma e ha tenuto una conferenza stampa spiegando il suo incontro con Francesco e di cosa ha parlato con Lui.

Abbiamo parlato delle persecuzioni contro i cristiani, ha detto Lauder, ma anche dell'antisemitismo. «In Europa è cresciuto moltissimo soprattutto dopo la guerra di Gaza. Un piccolo gruppo di agitatori ha sfruttato questi eventi per aumentare l'antisemitismo», dice il presidente del World Jewish Congress spiegando che «Israele si è difeso come avrebbe fatto qualunque Paese di fronte alle migliaia di razzi che vengono sparati dai terroristi».

Il Papa ha detto che siamo in una Guerra Mondiale ha continuato il Presidente del Congresso ebraico mondiale caratterizzata da estremismi e combattuta in diversi momenti.

Il Pontefice - ha continuato Lauder - ha detto che prima era il nostro turno mentre ora è il momento dei cristiani.

È stato un incontro insolito sotto molti punti di vista - ha aggiunto Lauder - abbiamo parlato delle centinaia di profughi in Giordania provenienti dalla Siria e il Papa mi ha detto di portare loro le sue preghiere.

La verità ha detto Lauder alla stampa estera, Il Corriere del sud presente, che esiste solo un Paese in tutto Medio Oriente in cui i cristiani sono al sicuro ed il loro numero sta crescendo e questo è Israele.Mi chiedo come mai il Mondo non reagisca si è parlato tantissimo di Israele durante le recenti vicende di Gaza, quando si è difesa come avrebbe fatto qualsiasi altro Stato ma non si è spesa nessuna parola sulle violenze ai Cristiani.

Lauder ha poi mostrato un foglio con la lettera nun dell’alfabetto arabo e ha spiegato: viene usata come indice per indicare le case dei cristiani in Iraq e Siria esattamente come era la stella di David per gli Ebrei, il Mondo non può rimanere in silenzio - ha concluso Lauder - bisogna reagire.

«Il Papa ha detto che cristiani ed ebrei debbono pregare insieme per il mondo e per la pace nel mondo», ha poi detto Lauder. Il leader ebraico ha aggiunto di avere il desiderio di visitare le migliaia di profughi, soprattutto cristiani, che da Siria e Iraq si sono spostati in Giordania. Lo ha detto al Papa il quale ha risposto: «Porti a loro le mie preghiere».

Prima della visita del Presidente del Congresso Ebraico Mondiale con il Papa Francesco in una lettera al Corriere della Sera aveva cercato di sensibilizzare l opinione pubblica Italiana e ha scritto le stesse cose di cui oggi ha parlato con il Pontefice:

 

Perché il mondo tace mentre i cristiani sono sterminati? In Europa e negli Stati Uniti abbiamo assistito a dimostrazioni di massa per la morte dei palestinesi, usati come scudi umani come copertura per il lancio di razzi da parte delle organizzazioni terroristiche di Gaza. L?Onu fa le sue indagini e indirizza la sua attenzione solo su Israele. Ma il terribile massacro di migliaia e migliaia di cristiani nei modi più barbari è stato accolto con assoluta indifferenza. Le comunità cristiane del Medio Oriente e di parte dell?Africa centrale stanno scomparendo più o meno allo stesso modo nel quale in Europa ottanta anni fa gli ebrei furono uccisi o si diedero alla fuga. Poche proteste si levarono sulle campagne di epurazione naziste del 1930 prima che fosse troppo tardi, e come allora, il silenzio di oggi è altrettanto assordante. Gli storici guarderanno a questo periodo chiedendosi se le persone avessero veramente perso la ragione. Pochissimi i giornalisti che hanno potuto testimoniare in Iraq l?ondata di terrore simil-nazista che sta invadendo il Paese. Le Nazioni Unite sono state per lo più immobili. I leader mondiali sembrano essere impegnati in altre questioni in questa strana estate del 2014. Non ci sono «flottiglie» umanitarie in viaggio verso la Siria o l?Iraq. Perché le grandi celebrità e le invecchiate stelle del rock non sono preoccupate quando sono i cristiani ad essere macellati?Lo Stato islamico dell?Iraq e della Siria (Isis) non è una semplice coalizione di gruppi jihadisti. Si tratta di una vera e propria forza militare che è riuscita a conquistare gran parte dell?Iraq, con un modello economico vincente che diffonde in punta di lancia dispensando omicidi a sangue freddo. L?Isis prende i soldi dalle banche ed usa le estorsioni vecchio stile per finanziare la sua macchina di morte. Sistema che lo ha reso forse il più ricco gruppo terroristico islamico al mondo. Ma dove eccelle veramente è negli eccidi a sangue freddo che rivaleggiano con le carneficine medievali. Lungo il suo cammino l?obiettivo principale sono diventate tutte le comunità cristiane incontrate, purtroppo molto numerose

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