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Giovedì, 01 Maggio 2025

Lascia che sia (Bertoni Editore), il nuovo libro di Diego Galdino è ambientato a Roma, nel cuore della città eterna. Flaminia Palladino, la proprietaria della libreria antiquaria più famosa d’Italia, vive a Roma, sull’Appia Antica, nella bellissima villa di famiglia, con il fratello Enea. Un bel giorno Laura, la loro sorella minore, ormai affermata stilista, a causa di un contrattempo sul lavoro che la costringe a partire per New York, fa ai due una richiesta al quanto particolare: quella di accogliere il suo fidanzato Alex, che sarà nella città eterna per una breve vacanza, e che ancora non sa che non troverà Laura ad attenderlo. Sarà l’inizio di una serie di eventi che, tra scherzi del destino, anime gemelle, tazzine di caffè e consapevolezze


BIO DIEGO GALDINO

Classe ’71, vive a Roma e ogni mattina si alza alle cinque per aprire il suo bar in centro, dove tutti i giorni saluta i clienti con i caffè più fantasiosi della città. Dopo shakerare, scrivere è la sua grande passione. Ha esordito con “Il primo caffè del mattino” (Sperling & Kupfer 2013).
Grazie ad Angelo Barraco dell'ufficio stampa del  BERTONI EDITORE abbiamo realizzato questa intervista per il Corriere del Sud

INTERVISTA ALL’AUTORE

1) Il tuo rapporto con la scrittura?


Per me la scrittura è una seduta terapica, lo psicologo a cui dire tutta la verità nient'altro che la verità, lo giuro. Perché la scrittura se ti deve dire che sei stato uno stronzo te lo sbatte in faccia senza paura di farti male.

2) Come nasce l'idea del tuo nuovo manoscritto?
Nasce dal fatto che il mio matrimonio è finito ed io avevo bisogno di raccontarmi una storia d'amore che a differenza della mia finisse bene.

3) Raccontaci i luoghi dov'è ambientato?


Una Villa storica sull'Appia Antica, una libreria antiquaria, il Parco della Caffarella, Trinità dei Monti, Roma... what else?

4) Parlaci dei personaggi del tuo romanzo?


Flaminia la Domina della storia, suo fratello Enea, sua sorella Laura, Alex il fidanzato di Laura, ognuno di questi personaggi racchiude qualcosa di me, qualcosa di tutti noi, del nostro vissuto, come nei film di Eddie Murphy in cui lui interpreta tutti i personaggi.

5) Com'è nata la scelta del titolo?

Dalla canzone dei Beatles e perché è quello che dovremmo fare tutti più spesso.

6) Quali saranno le prossime iniziative relative al libro (presentazioni, fiere, firma copie, ...).


In realtà ho deciso con questo romanzo di navigare a vista e vedere di giorno in giorno cosa può succedere... E poi devi dirmelo tu, sei tu il mio ufficio stampa adesso.

7) Se dovessi scegliere una frase del tuo nuovo ultimo romanzo, quale sceglieresti e perché?


"Senza di te il caffè non è più buono e se non è buono, che piacere è?”

8) Se dovessi scegliere tre aggettivi per rappresentare il tuo ultimo libro quali scegliersti.


Dolce, dolce, dolce.

9) In quale o quali generi letterari incaselleresti il tuo libro?


Genere romantico.

10) È importante scrivere, ma è sicuramente più importante leggere, le tue letture preferite?

Il mio libro per la vita è Persuasione di Jane Austen, il romanzo d'amore più bello che abbia letto è Le pagine della nostra vita, il romanzo in assoluto più bello che abbia letto è I pilastri della terra di Ken Follet, il mio classico preferito è Il conte di Montecristo.

 

 

Marinella Gagliardi Santi, insegnante di lettere, scrittrice e velista, ha all'attivo alcuni libri di narrativa che riflettono i suoi molteplici interessi, l'ultimo è “Chi ce lo fa fare di andar per mare?!”, edito da il Frangente. Milanese di nascita e ligure di adozione, unisce alla passione per la navigazione un profondo interesse per il mondo antico, soprattutto romano. Ha scritto libri di genere diverso, ma il mare è il motivo di fondo che li accomuna tutti: Non comprate quella barca (Le Mani); Defixiones Il mistero delle tavolette magiche e Defixiones Dimenticare Pompei (Armando Curcio Editore); Le allegre messe funebri (Europa Edizioni) e Burrasca per tre (Golem Edizioni). I suoi romanzi hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e premi in concorsi letterari nazionali.

Se chiedete a Marinella Gagliardi Santi, scrittrice di mare (e non solo) perché naviga, vi dirà per il piacere di viaggiare, scoprire, evadere, emozionarsi, mettersi alla prova e divertirsi. Ne è una testimonianza il suo libro "Chi ce lo fa fare di andar per mare?!" edito da il Frangente e illustrato dai disegni di Davide Besana, che ha colto i momenti più intriganti della navigazione di Marinella e di suo marito da Genova alle Egadi. Navigare, per lei, significa imbarcarsi con entusiasmo in nuove avventure senza più la voglia di fermarsi, e quando ci si sente Novelli Ulisse, si deve essere pronti a tutto, l'avventura più incredibile è dietro l'angolo, non appena si lascia un ormeggio. E a volte, se si sbarca con l'intenzione di riposarsi dalle fatiche della navigazione, può succedere che nuove "sorprese" siano in agguato. Potete così immaginare come l'autrice ci proponga un libro agile, ironico, divertente, diretto, che esprime quel sentimento di pura felicità che la navigazione a vela ci può regalare, l'entusiasmo di solcare le onde immersi in mare sole vento... Significativa la frase conclusiva del libro: "anche se nei momenti più drammatici ci chiediamo chi ce lo fa fare di andar per mare, ogni anno le sirene ci chiamano e noi non resistiamo al loro canto, saliamo su Vizcaya e l'avventura ha inizio...".

Gusto per la scoperta, evasione, divertimento, emozioni: nel racconto di un viaggio a vela da Genova alle Egadi si può trovare tutto questo e molto di più. Sì, perché navigare significa imbarcarsi in imprese inaspettate e quando si parte novelli Ulisse per solcare il mare senza più voglia di fermarsi si deve essere pronti a tutto: lasciato l'ormeggio l'avventura è dietro l'angolo. E anche se si decide di sbarcare a terra per riposarsi dalle fatiche della navigazione ed esplorare isole e coste, non si può mai sapere come andrà a finire…Quando si viaggia in barca a vela, infatti, bisogna mettere in conto i disagi di una vita spartana e riuscire a far fronte a situazioni del tutto impensabili, ma cimentarsi con se stessi navigando è un'esperienza veramente impagabile. In queste nuove avventure a bordo di Vizcaya al racconto ironico di guai e peripezie si alterna e si sovrappone quel sentimento di pura felicità che solo la barca a vela sa regalare, l'entusiasmo di trovarsi in mare, tra vento e onde. I disegni di Davide Besana colgono momenti intriganti e divertenti del libro, accompagnati da altri, poetici.

 

Giovedì 19 dicembre dalle ore 17,45 alle ore 19,30 a Villa Fernandes, aula 2, in Via Diaz 144 a Portici, in provincia di Napoli verrà presentato il libro, appena pubblicato, di Giovanni Liccardo “Storie insolite di uomini, luoghi e oggetti dei musei di Napoli”. Storico e archeologo della tarda antichità, svolge l’incarico di Dirigente Scolastico all’ISS “C. Levi” di Portici. L’interesse prevalente del libro, che si intitola Storie insolite di uomini, luoghi e oggetti dei Musei di Napoli, non è quello di tratteggiare ogni singola sala o ambiente o manufatto dei musei di Napoli, piuttosto – dopo una necessaria contestualizzazione storica e tipologica e senza nessuna pretesa di esaustività e completezza – è quello di raccontare storie di uomini curiosi e affascinanti; descrivere luoghi specialissimi e intriganti; presentare oggetti insoliti e rari che le sale napoletane custodiscono. Liccardo spiega che «il volume che si propone non è una “comune” guida descrittiva delle opere conservate, neppure racconta semplicemente i musei “riducendoli” a luoghi di esposizione».

In effetti, i musei di Napoli sono una tipologia molto complessa, soprattutto per le finalità, le collezioni, gli esiti formali e il rapporto con la città, ma è in questa differenza e ricchezza il loro forte legame con Napoli e il territorio in cui essi stessi s’innestano ed esplicano le loro attività.

L’autore, in proposito, puntualizza che «i musei di Napoli sono depositi di manufatti incredibili e straordinari più o meno unici; in questo libro alcuni di questi articoli preziosi e strani vengono presentati come uno strumento di comunicazione e di educazione, oltre che come un assortimento organico di prodotti e immagini che hanno determinato esperienze e avventure umane antiche e recenti, imponendosi alla sensibilità e alla coscienza oltre che all’intelligenza del napoletano di oggi. I musei di Napoli sono sicuramente articolati contenitori, per così dire, caratterizzati da una eccezionale dotazione artistica e documentaria, che si dirama secondo numerose e variegate direttrici archeologiche, storico-artistiche, antropologiche, scientifiche. Il loro patrimonio si innerva e trae alimento da sorprendenti elementi di attrazione e di fascino, continuando a tramandare il corredo genetico della storia plurisecolare della città, con incredibili e rare tradizioni ed espressioni culturali».

Ma il libro, conclude Liccardo, intende sottolineare anche «il valore della memoria delle loro trame e delle loro raccolte; memoria che è cosa diversa dalla storia, un’opposizione che bisogna capire bene, perché questa è scientifica e quella è emotiva, questa è critica e quella partecipativa, questa propone distacco dal passato e quella la continuità di un presente senza limiti in cui anche ciò che si è svolto tanto tempo fa è ancora qui. Dunque, vuole fornire un quadro dei musei della città come centri di conoscenza, informazioni, riflessioni e produzione culturale radicati nel territorio urbano; presentarli, in altre parole, con una prospettiva nuova e originale, ovvero nel loro forte connotato educativo e propositivo nei confronti della vita culturale passata, presente e futura di Napoli. Se l’intento di ricordare la storia della città per tramandarla ai posteri è sempre esistito, si scopriranno le ragioni per le quali alcune opere d’arte erano collocate un tempo nei luoghi pubblici; si racconteranno avvenimenti storici specifici da angolazioni originali; si riconosceranno manufatti straordinari conservati e opere di varia natura e tipologia che hanno caratterizzato l’identità, la storia e le tradizioni della città».

Un libro, dunque, davvero interessante e originale nell’impostazione degli argomenti trattati; ma non solo: l’opera ha anche una genesi particolare. Nasce d’intesa con Maurizio Cuzzolin, appassionato e illuminato editore napoletano, che tra l’altro introduce l’opera con una affettuosa prefazione, per celebrare precisamente il venticinquesimo anniversario della prestigiosa vittoria del Premio Cimitile, oggi tra le più importanti rassegne letterarie nazionali, un grande attrattore culturale, uno degli eventi culturali più importanti della Regione Campania, una grande opportunità di promozione turistica, culturale, ed economica del territorio regionale. Nel 2000, infatti, il libro di Giovanni Liccardo, Vita quotidiana a Napoli prima del medioevo, pubblicato ancora da Cuzzolin, fu premiato come “miglior opera nazionale di arte paleocristiana e medievale”. Quell’anno, tra l’altro, condivisero il premio Giulio Andreotti (per la sezione della saggistica), Adele Ammendola (per la sezione giornalismo), mentre Agostino Cordova, allora procuratore di Napoli, ebbe la menzione di un premio speciale. A quel fortunato libro Liccardo ne ha fatti seguire molti altri: Introduzione allo studio dell’archeologia cristiana. Storia, metodo, tecnica (edito dalla San Paolo, nel 2004); Architettura e liturgia nella Chiesa antica (pubblicato dalla celebre casa editrice Skira nel 2005) e Redemptor meus vivit. Iscrizioni cristiane antiche dell’area napoletana (presentato con l’editore trapanese Il Pozzo di Giacobbe nel 2008). Molto intensa, infine, è stata la collaborazione di Liccardo con la romana Newton Compton, casa editrice con la quale ha presentato vari testi di “napoletanistica”, ovvero sulle testimonianze storico-artistiche e archeologiche di Napoli, tra i più recenti: Napoli sotterranea. Una guida alla scoperta dei misteri, segreti, leggende e curiosità nascoste (2019), La smorfia napoletana. Origine storia e interpretazione (2019), Alla scoperta di Napoli archeologica (2021), La storia di Napoli in 1001 luoghi (2022) e Alla scoperta dei segreti perduti di Napoli (2023).

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