Sole in fronte (Bertoni Editore) di Simona Monti è un romanzo emozionante, in grado di accompagnare il lettore dentro la vita della protagonista, grazie ad una scrittura raffinata e mai banale. Una storia coinvolgente, in cui un uomo incontra una donna e lei gli fa dono della propria storia. È così che il lettore viene iniziato alla conoscenza di Isabelle, la protagonista di questo romanzo, una donna che, in un cammino costellato anche di ombre, ha sempre scelto la luce. Ognuno è la propria narrazione e il processo di disvelamento che Isabelle fa di sé, con le tante sfaccettature che le appartengono, restituisce alla fine una personalità luminosa e vibrante di vita, capace di superare gli ostacoli, attingendo alla propria energia interiore. Isabelle, attraverso il racconto, si crea donna e si ritrova, e noi che leggiamo siamo partecipi di questa realizzazione e ne restiamo coinvolti. La prosa di Simona Monti è raffinata, ricca e incontra spesso la poesia, evocando quasi il movimento delle onde marine che a ogni fluire sanno lasciare un nuovo dono sulla battigia. Il lettore saprà raccogliere gli spunti preziosi e farli propri come fossero conchiglie pregiate sorprese sul bagnasciuga. È la lettura giusta per chi ha voglia di scoprire e scoprirsi. Quest’istante, questo respiro, è l’unica cosa che conta. Non buttare gli anni a inseguire i ricordi, a ricamare i giorni che si devono ancora compiere. È l’unica cosa che abbiamo.»
BIO SIMONA MONTI
Simona Monti vive e lavora come educatrice professionale a Morbegno (SO), circondata dalle amate montagne. Ha vinto svariati concorsi di poesia ed è stata pubblicata in diverse raccolte, fra cui l’antologia letteraria “Una poesia per Telethon” su CD-Rom, edito da Age Book Srl (2004), l’antologia “Tutta la forza della poesia: il talento, l’esperienza, la scintilla”, edita da Lieto Colle (2008); “Dona chi sei”, edita da Verso l’Arte Edizioni (2011); “Sfide-oltre i limiti fisici, mentali e sociali”, edita da Rubbettino editore (2005), “Buon compleanno Margherita Hack”, edito da Il formichiere (2022). Ha ideato e partecipato con tanta passione a reading poetici e manifestazioni culturali, curando in particolare la realizzazione dello spettacolo artistico “I poeti lavorano di notte”. “Sole in fronte” è il suo primo romanzo.
INTERVISTA ALL’AUTORE PER IL CORRIERE DEL SUD
Grazie all'aiuto del collega Angelo Barraco, abbiamo realizzato questa intervista per il nostro Giornale
1/ Il tuo rapporto con la scrittura?
Amo scrivere, da quando ero ragazzina, leggere, studiare, immergermi nei segreti del dire poetico e dei suoi mondi, approfondire sempre di più le tecniche narrative, con tanta passione per la magia che si genera quando le parole diventano vive, quando creano un canale segreto che arriva al cuore. Come esplicito anche nel romanzo “Sole in fronte”, la scrittura rappresenta uno strumento di salvezza e il linguaggio poetico, in particolare, un richiamo che viene da dentro. Una voce chiara che collega l’Altro, lo Spirito, il Sé superiore alla carne sporca di sangue. La poesia sa guardare dove gli occhi non vedono… Essa ha bussato alla porta delle mie percezioni e mi ha chiamata a seguirla, come una splendida donna con un lungo mantello di stelle… è introspezione. È una lente che svela segreti. Scrivere è autoguarigione, è dare nome a tutto ciò che pulsa vita. È guardare oltre la siepe, è coraggio la poesia. Essa mi ha chiamata quando ero ancora ragazza. Ed io, non ho mai resistito al suo fascino sublime.
2/Come nasce l'idea del tuo nuovo manoscritto?
“Sole in fronte” nasce dal desiderio di comunicare, attraverso la storia della sua protagonista Isabelle, il potere trasformativo della sofferenza. L’insicurezza e il senso di diversità, maturati in un sistema familiare malato, possono infatti evolversi, tramite l’arco trasformativo del personaggio principale sviluppato nel romanzo, in una grande capacità di amore per se stessa, compassione ed empatia. Questo romanzo è scritto per dare voce e curare le ferite dell’anima, dell’autore e del lettore.
3/Raccontaci i luoghi dov'è ambientato?
Il romanzo è ambientato in un paese non ben definito del Nord Italia, circondato dalle montagne e in una selva di mezza montagna dove Isabelle, insieme ai suoi amichetti, ha potuto colorare la propria infanzia, con il pesante scatolone nero che contiene, di prati verdi e tanto sole in fronte.
4/ Parlaci dei personaggi del tuo romanzo?
La protagonista del romanzo, Isabelle, è dapprima una bambina che cerca di essere perfetta, nel tentativo inutile di essere vista dalla madre schizofrenica e dal padre, baluardo di equilibrio per Isa, ma anche impotente di fronte alla malattia della moglie e con gravi difficoltà nel manifestare le proprie emozioni. Crescendo, nel periodo adolescenziale, idealizza l’amore, senza riuscire a viverlo fino in fondo. Una volta divenuta adulta, si ritrova a cercare la protezione, tanto desiderata e mai ricevuta nell’infanzia, in Mirco, l’uomo che diventerà suo marito e padre dell’unica figlia Giulia. Nemmeno in questa relazione troverà quello che cerca, in quanto il compagno manifesterà un comportamento sempre più violento, che porterà la donna alla difficile scelta di separarsi. Altro personaggio degno di nota del romanzo è Vittorio, un fotografo incontrato in una magica notte d’estate e al quale Isabelle farà dono della propria storia. L’uomo interviene nel testo con un linguaggio tutto suo in prima persona, in una forma originale che incanterà il lettore.
5/ Com'è nata la scelta del titolo?
La scelta del titolo è nata dall’omonima canzone di Travaglini, presente nelle citazioni iniziali del libro. Le parole del brano Voglio vivere così/ col sole in fronte! E felice canto/ beatamente. Voglio vivere e goder/ l’aria del monte… definiscono con chiarezza la personalità di Isabelle, il suo amore per la natura e le cose semplici, da una parte, e il suo desiderio di vivere sempre più nella libertà, e nella dignità di essere se stessa, dall’altra. “Sole in fronte” rappresenta il desiderio della protagonista di scegliere l’autenticità, di superare tutte le ombre dentro e fuori di lei e mostrarsi al mondo nella chiarezza, appunto, del sole in fronte.
6/ Quali saranno le prossime iniziative relative al libro (presentazioni, fiere, firma copie, ...).
Ho moltissime iniziative in programma, fra presentazioni, firmacopie, partecipazione a fiere, eventi letterari e creativi. Quando mi è consentito, oltre alle modalità di presentazione classiche, amo organizzare eventi con musicisti e/o danzatrici, che accompagnino con la loro arte alcuni brani del romanzo, affinché il pubblico si possa immergere maggiormente nel clima emotivo di “Sole in fronte”.
7/ Se dovessi scegliere una frase del tuo nuovo ultimo romanzo, quale sceglieresti e perché?
Mi è molto difficile scegliere una frase. Ho deciso comunque d’inserire la parte sottostante, per evidenziare l’originalità, spesso molto apprezzata dalle recensioni che ricevo dai lettori, del romanzo. Si consiglia di assumere: Brano “Gone Daddy Gone”, dei Violent Femmes, tratto dall’album “Violent Femmes”. Metodo d’impiego: ascoltare al massimo volume consentito dai timpani e dai vicini. Ballare e saltare sfrenatamente. Effetti collaterali: dolori muscolari, sudorazione eccessiva.
8/Se dovessi scegliere tre aggettivi per rappresentare il tuo ultimo libro quali scegliersti.
Tre aggettivi per rappresentare il mio libro: poetico, originale e introspettivo.
9/ In quale o quali generi letterari incaselleresti il tuo libro?
Generi letterari: romanzo di formazione con prosa poetica e poesia, con tratti del romanzo psicologico. Riporto una parte di recensione che potete trovare su Amazon, di una lettrice (che fra l’altro non conosco) che ben risponde al quesito riguardo al genere letterario di “Sole in fronte”: Un romanzo, no. Un’autobiografia, no non del tutto, un saggio di carattere psicologico, no, neppure questo. E, allora, come definire “Sole in fronte” di Simona Monti? Si può affermare che è un’opera che rifugge da ogni catalogazione, che detesta gli schemi rigidi, che mescola prosa e poesia, che indaga sull’anima, sulla vita che si guarda dentro. È un libro sull’emozione, ma non l’emozione superficiale che non lascia bruciature sulla pelle… quest’emozione scatena tempeste nel cuore, scende giù a mordere l’essenza stessa della vita affettiva, familiare e personale…
10/È importante scrivere, ma è sicuramente più importante leggere, le tue letture preferite?
Baricco e Hermann Hesse i primi amori letterari, insieme a Emily Dickinson e Giuseppe Ungaretti. Negli anni si sono aggiunti moltissimi autori amati, letti e riletti: cito, in ordine sparso (anche se l’elenco potrebbe essere molto più lungo): la maestra Chandra Liva Candiani, John Fante, Murakami, Manzoni, Goethe, Annie Ernaux, Sandor Marai, Terzani, Valerie Perrin, Clarissa Pinkola Estes, Thich Nhat Hanh, Eckhart Tolle.
Fonte Angelo Barraco BERTONI EDITORE