Una formazione continua e obbligatoria, come richiesto dalla riforma delle professioni che entrerà in vigore dall’1 gennaio 2014, ma soprattutto di qualità e accessibile a tutti i colleghi. Questo l’obiettivo cardine della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania, il cui Consiglio direttivo è stato rinnovato per il quadriennio 2013/2017. A presiederlo sarà Aldo Abate, già segretario dell’Ordine nello scorso mandato, libero professionista, componente del Gruppo di lavoro Energia del Cni (Consiglio Nazionale Ingegneri) e della Commissione Tecnica “Luce e Illuminazione” dell’Uni, Ente nazionale italiano di Unificazione.
Insieme a lui si sono insediati il segretario Vincenzo La Manna, il tesoriere Erika Buccellato, i vicepresidenti Gabriele Salvatore Ragusa e Giuseppe Platania, i consiglieri Salvatore Contraffatto, Francesco Corsaro, Francesca Cuius, Irene Chiara D’Antone, Alfio Grassi, Alberto Marini, Giuseppe Puglisi, Salvatore Rapisarda, Mauro Scaccianoce, Paolo Vaccaro.
«La Fondazione nasce come braccio operativo dell’Ordine nel campo dell’aggiornamento professionale – dichiara Abate – oggi il nostro compito è più che mai impegnativo se si considera il contesto temporale e socio-economico permeato da una crisi occupazionale senza precedenti per la categoria, così come per tutte le figure professionali del Paese. In sintonia con il Consiglio dell’Ordine e con le commissioni in esso operanti attiveremo processi per ricerche di risorse, per l’incentivazione della multidisciplinarietà, per lo sviluppo di tematiche innovative e quant’altro possa contribuire alla valorizzazione e al rinnovamento della figura dell’ingegnere, anche come imprenditore della propria attività. Un impegno che segue le orme di chi mi ha preceduto: connotare la parola “formazione” non solo di significato squisitamente legale, ma soprattutto riempirla di contenuti funzionali ad una proficua applicazione sul campo».
L’offerta formativa sarà programmata facendo riferimento a tutti i settori che vedono impegnati gli ingegneri – liberi professionisti, dipendenti pubblici e aziendali – tenendo conto delle istanze che vengono dal territorio dell’hinterland, e analizzando tutte le opportunità che le nuove tecnologie sono in grado di offrire, nel rispetto dei canoni previsti per legge.
«La presenza nel Consiglio direttivo – conclude il neo presidente – di professionisti di consolidata esperienza e di tanti giovani con idee certamente innovative, agevolerà il raggiungimento degli obiettivi prefissati».