Il romanzo dello scrittore Saverio Simonelli “L’infinito non basta”, edito dalla casa editrice Città Nuova, ci riporta nel mondo ottocentesco tratteggiato con sapienza di richiami storici e letterari che fanno rivivere i più importanti personaggi che hanno segnato il periodo della musica classica, fra cui Beethoven e Franz Liszt.
La narrazione si dispiega fra continui intrecci e richiami alla vita degli attori che sembra intersecarsi, ora volutamente ora casualmente, in ampie volute armoniose che creano scenari di una trama strutturata in modo tale da rendere il racconto avvincente e coinvolgente. Colpisce la particolarità dei dettagli e la descrizione degli ambienti storico-sociali dell’epoca in cui vengono descritti i vissuti di tali personalità calate in un ambiente quotidiano e familiare. Saverio Simonelli riprende, inserendola in una atmosfera realistico-fiabesca, la vita di Herman Grimm, figlio di Wilhelm, uno dei due fratelli autori delle celebri fiabe. Quest’ultimo desidera emulare il padre raccontando la vita di Franz Liszt, musicista sublime in grado, in gioventù, di improvvisare in maniera tale da commuovere addirittura un diffidente Beethoven, ma che ora è atteso da una sfida: conciliare il talento con le esigenze della vita. Ogni capitolo del libro suggella e sviluppa le vicende dei protagonisti che si susseguono in una brillante composizione melodica caratterizzando la scena con note ad effetto sorpresa che stupiscono il lettore e lo invogliano sempre di più nel proseguire la lettura così coinvolgente di questo romanzo. Vengono descritti in modo sublime i sentimenti che legano gli attori delle storie fra di loro in un completo spettro cromatico composto dalle svariate emozioni e sensazioni che rappresentano una umanità universale. E’ facile immedesimarsi in questi racconti di un tempo senza tempo frutto della contemplazione immaginifica che si rende realtà concreta nella sua rappresentazione umana e valoriale. Infatti, dopo le tante conquiste ottenute, l’eccelso pianista si trova a dover gestire un amore difficile, una figlia sfuggente e spinosa, una vocazione tardiva. Accanto a lui un giovane e talentuoso di nome Ludwig, in fuga dal destino di musicista iscritto nel suo nome ma che, proprio come Liszt, è costretto a fare i conti con l’amore e con la figura paterna. Nel romanzo vengono affrontati vari temi che approfondiscono le storie e le tradizioni locali dei paesi internazionali con una forte attenzione agli aspetti e alle componenti della profonda umanità collettiva. In questi echi e in questi rimandi così attenti e pertinenti si rivela la professionalità degli studi approfonditi compiuti da Saverio Simonelli, giornalista e vicecaporedattore del Tg2000, che è laureato in filologia germanica e traduttore di testi. Formatosi come filologo germanico si muove da sempre nell'alveo della grande tradizione classico romantica tedesca, con un interesse particolare anche per la produzione letteraria delle isole britanniche che traspare particolarmente agli inizi della sua produzione. Nel romanzo è molto sentito l’aspetto religioso che si esplica e si rivela come componente teologica che indirizza i personaggi verso una finale “rivelazione” e conoscenza interiore che svela l’intelligenza della fede e il valore dei miracoli. Come nelle fiabe, padri e figli intrecciano i propri destini: riuscirà Herman a districarne la trama? “Ora sotto il cielo di Roma, sotto quel cielo che dovrebbe essere così chiaro desidera il silenzio. Saluta solo con un cenno due carbonai che gli passano accanto scendendo verso il Tevere. Uno di fianco all’altro. Neanche loro parlano. Sotto i lecci scorge il questurino che sbadigliando compie l’ultimo giro fino alle Botteghe Oscure, dove sa che si gioca d’azzardo. Nessuno di loro guarda il cielo. E sua madre chissà se lo sta guardando il cielo o se pensa a lui lassù a Parigi. Neanche lei sa quello che lui sta per fare a Roma. Nessuno lo sa. Quanto gli piace questa cosa. E’ proprio da lui, sì, pensa, so ancora sorprendere il mondo”. L’elemento fiabesco rivela tutta la sua efficacia come insegnamento di vita che i protagonisti scoprono nel dipanarsi delle vicende storiche e personali. La bellezza e unicità di questo romanzo risiede nell’abilità di saper incrociare e far rivivere i vissuti di personaggi così noti nel mondo culturale calandoli in una dimensione calda e quotidiana che tocca le corde dei sentimenti collettivi universali.