A otto mesi dalla strage di Parigi, torna il terrore in Francia, stavolta a Nizza.
Erano passate da poco le 22,30 e la Promenade des Anglais, sul lungomare, era gremito dopo i fuochi d'artificio che hanno chiuso i festeggiamenti per il 14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia, quando un camion bianco e piombato sulla folla correndo a zig zag, falciando qualsiasi cosa gli si parasse davanti e mentre l'autista sparava all'impazzata dall'abitacolo.
La sua folle corsa ha ucciso 84 persone nella Promenade des Anglais di Nizza. Secondo il quotidiano locale Nice matine, che ha sentito fonti di polizia, l'attentatore si chiamerebbe Mohamed Lahouaiej Bouhlel.
L'uomo, 31 anni, è stato identificato grazie alla sua carta di identità ritrovata a bordo del camion.
Una donna ha fermato l assassino ed era uno dei due agenti di polizia che hanno ucciso il killer di Nizza. Lo detto a radio Europe 1 il presidente del Dipartimento delle Alpi Marittime Eric Ciotti. "Una persona è saltata sul camion per tentare di fermarlo - ha detto Ciotti -. È a quel momento che la polizia è stata in grado di neutralizzare questo terrorista. Non dimenticherò mai il viso di questa poliziotta che ha intercettato il killer".
Sostenitori dell'Isis esultano, anche se non vi è stata nessuna rivendicazione ufficiale. Il mondo sgomento. Papa Francesco è solidale con le vittime e tutto il popolo francese e condanna "nel modo più assoluto ogni manifestazione di follia omicida, di odio, di terrorismo e ogni attacco contro la pace".
Al volante del camion che ha strappato la vita a 84 persone e ne ha ferite un centinaio ci sarebbe stato un franco-tunisino di 31 anni. L'uomo viveva proprio a Nizza, la città colpita dal tremendo attentato di ieri sera. L'identificazione del killer è stata possibile grazie al ritrovamento dei documenti d'identità all'interno del camion. Nel veicolo c'era un documento di identità a nome di questa persona, un uomo non noto ai servizi segreti, ma alla polizia per reati di violenza minore, in particolare una recente lite, informa France Info.
Secondo l'emittente, che non cita la fonte, non è certo che l'identità corrisponda all'autore della strage. Il proprietario della carta d'identità era nato a Nizza, nel 1985: ora l'obiettivo della polizia è capire se si tratti dello stesso terrorista, che è stato ucciso dalla polizia, mentre guidava il camion sulla Promenade des Anglais, pochi miniti dopo la fine dei fuochi d'artificio, per la festa nazionale francese.
Fonti a BMF TV hanno spiegato che la certezza della corrispondenza si sta cercando tramite le impronte digitali e hanno confermato che l'autista del camion ha anche sparato sulla folla con un'arma di piccolo calibro. All'interno del camion sono stati trovate, oltre alla pistola, anche varie armi leggere e una granata, ma tutto falso.
Il portavoce del Ministero degli Interni ha dichiarato: "Le indagini sono condotte per scoprire se la persona ha agito da solo o se aveva dei complici che sono fuggiti". Ciò che è certo è che l'uomo, come dichiarato dalla autorità francesi "era noto alla polizia per violenze, uso di armi, ma nessun fatto legato al terrorismo".
Alla fine i morti sono 84, mentre centinaia di persone sono state ferite. Tra questi anche decine di bambini, dal momento che il lungomare era pieno di famiglie. Sul camion sono state trovate armi e granate, ma pare che molti fucili fossero giocattolo. Nell'abitacolo c'era anche la patente e il telefonino che hanno permesso l'identificazione dell'uomo. Su quello che è l'attacco più sanguinoso in Francia dopo gli attentati del 13 novembre 2015 indaga la procura antiterrorismo di Parigi.
Stando a quanto riporta la Reuters, l'attentatore non era però inserito nelle liste dell'antiterrorismo francese. Bouhlel che per lavoro faceva il corriere, avrebbe noleggiato il mezzo in un Paese poco lontano da Nizza mercoledì 13 luglio.
Secondo Christian Estrosi, presidente della regione, l'uomo avrebbe esploso diversi colpi d'arma da fuoco prima di essere ucciso dalla polizia francese.
Al momento le cause del gesto non sono ancora chiare ma stando a quanto riporta Nice matine, la polizia avrebbe fatto irruzione nella sua residenza di Nizza per cercare prove di eventuali complici.
Lo stato di emergenza che in Francia doveva terminare il 26 luglio sarà prolungato di tre mesi, ha detto il presidente francese Francois Hollande, parlando dopo l'attentato di Nizza. Tre i giorni di lutto nazionale. Intanto è giunta la condanna del Papa e la solidarietà dagli altri leader europei.
"Mentre la Francia celebrava la sua festa nazionale, la violenza cieca ha colpito ancora il Paese a Nizza, facendo numerose vittime tra cui dei bambini. Condannando ancora una volta tali atti, Sua Santità Papa Francesco esprime la sua profonda tristezza e la sua vicinanza spirituale al popolo francese". E' quanto affermato in un messaggio inviato a nome del Papa al vescovo di Nizza, mons. André Marceau, dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.
"Non cederemo mai a chi predica e pratica la cultura della morte contro la vita delle persone e la libertà dei popoli", afferma il presidente Sergio Mattarella. "Insieme con gli altri Paesi dell'intera comunità internazionale, anzitutto dell'Unione Europea, proseguiremo l'impegno contro la violenza e il terrorismo, per affermare i valori di libertà, eguaglianza, fraternità, celebrati in Francia il 14 luglio", aggiunge il capo dello Stato.
Il premier Matteo Renzi ha ritwittato un tweet del presidente francese Hollande il quale sottolinea come la Francia sotto attacco e afflitta è forte e lo sarà sempre di più dei fanatici che la vogliono colpire.
Sono stati ulteriormente rafforzati i controlli da parte italiana sul confine di Stato a Ventimiglia dopo l'attentato di Nizza. "Abbiamo avuto notizia che fuggitivi potessero essersi diretti in Italia - ha detto un dirigente di polizia - ma per ora non abbiamo riscontri concreti".
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha partecipato questa mattina alla riunione del sottosegretario Marco Minniti con i vertici delle agenzie di intelligence. E' in corso al Viminale la riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa), convocata dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano.
E come riferisce l agenzia di stampa ansa : Tenevo per mano i miei quattro figli poi all'improvviso le urla della gente e quel tir che ci è passato accanto andando a zig zag e schiacciando tutto e tutti". Piange Marlena quando, davanti all'ospedale di Nizza, racconta il terribile attentato che ieri sera ha sconvolto la Francia. "Per un attimo non ha più visto i figli: è stato per pochi secondi - dice - quando li ho rivisti avevano il terrore sul volto e sui vestiti il sangue di tutti quei morti. Fisicamente stanno bene, ma sono sotto shock - conclude -: dicono che non vogliono mai più uscite di casa".
"Il camion sterzava di continuo, per colpire più persone possibile, proprio come fossero dei birilli". E' il racconto di un giornalista del quotidiano Nice-matin, che si trovava sul lungomare quando il camion ha iniziato la sua folle corsa contro la folla. Il camion che ha compiuto la strage sul lungomare di Nizza è piombato a 80 km orari sulla folla. "Ho sfiorato la morte. Ho visto gente stritolata, teste insanguinate, membra staccate", ha raccontato un testimone oculare citato da l'Express. Il camion, ha detto lo stesso uomo, ancora sotto shock, era un 18 tonnellate, un mezzo che è lungo 15 metri e andava a 80 km all'ora".
"Ho visto passare il camion a un solo metro da me mentre travolgeva tutto come fossero birilli: uomini, donne, bambini, bancarelle: sembrava un incubo, non riuscivo a muovermi". E' uno dei passaggi della testimonianza resa all' ansa da Maurizio Ventura, 60 anni, pensionato milanese che da due anni vive a Nizza. Maurizio, come tante migliaia di persone, nel momento dell'attacco del camion, era sul lungomare di Nizza e aveva appena assistito allo spettacolo dei fuochi pirotecnici che chiudevano la festa Nazionale francese del 14 luglio.