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Rete civica della salute nelle scuole dalla sicilia progetto pilota in ambito nazionale

Parte dalla Sicilia, e in particolare dalla provincia di Catania, il progetto sperimentale di promozione della Rete Civica della Salute nelle scuole, rivolto a dirigenti scolastici, docenti e studenti, con un unico obiettivo: potenziare la comunicazione e l’assistenza sanitaria informando e sensibilizzando i singoli cittadini sul corretto utilizzo dei servizi.

La partenza non può che essere dalla scuola: luogo in cui avviene il primo approccio con la cultura della partecipazione civica «una forma di reclutamento di giovani risorse della comunità», come l’ha definita Pieremilio Vasta, presidente della Conferenza dei Comitati Consultivi delle Aziende Sanitarie siciliane in occasione del primo incontro formativo del progetto, ospitato all’Istituto Parini di Catania, ieri 27 febbraio.

Una prima volta in assoluto per la Sicilia e per Catania, da cui parte ufficialmente il ciclo di eventi informativi e formativi che chiameranno a raccolta presidi, professori e alunni delle scuole secondarie di II grado: quattro gli incontri di tipo laboratoriale per i referenti scolastici, a fronte delle oltre 20 ore di attività didattiche per gli studenti, con il lancio di un contest per la realizzazione di uno spot pubblicitario sulla Rete civica della salute (Rcs). Infine una consultazione finale degli stessi ragazzi finalizzata alla raccolta di proposte concrete di miglioramento del sistema sanitario siciliano.

«In una parola l’empowerment della sussidiarietà orizzontale, cioè governare con i cittadini – come ha ribadito Vasta nel corso del suo intervento – la promozione della Rcs opera attraverso le Associazioni riconducibili ai Comitati Consultivi, con riferimento alla realtà organizzativa delle 17 Aziende sanitarie, prevedendo una diffusione capillare in ogni territorio dei 390 comuni siciliani, mediante l’adesione su base volontaria di singoli cittadini al network. Per la costruzione di una “infrastruttura sociale” composta da cittadini che ne entrano a far parte volontariamente. Solo così - ha concluso Vasta - possiamo accorciare le distanze e rafforzare l’anello debole del rapporto sanità istituzione, sanità servizio, sanità fruitori. Il prossimo 11 marzo a Roma presenteremo questa proposta su piattaforma nazionale, come esperienza pilota in tutta Italia».

La Rete civica della salute nelle scuole nasce dalla sinergia tra il Comitato Consultivo del “Policlinico-Vittorio Emanuele” di Catania e l’Ambito Territoriale provinciale dell’Ufficio scolastico per la Sicilia (Usr), rappresentato da Raffaele Zanoli, già vice direttore Usr Sicilia che ha sottolineato «l’importanza strategica di cominciare proprio dall’ambiente scolastico, perché la scuola è e sarà sempre una parte preminente nel sistema educativo sociale – ha affermato - Abbiamo infatti voluto invitare la Consulta giovanile della provincia per far comprendere che è diritto ma anche dovere degli studenti essere parte attiva nel miglioramento del presente e nella costruzione del loro futuro».

Con il coordinamento di Gabriella Chisari – preside Liceo Galilei di Catania – sono intervenuti la delegata Comitato Consultivo “Policlinico-Vittorio Emanuele” Maria Genchi che ha esposto gli aspetti organizzativi della Rcs e la preside dell’Istituto Parini Carmela Trovato. Presente anche il direttore sanitario Asp Catania Domenico Barbagallo che si è soffermato sul contributo fondamentale che i Comitati consultivi svolgono nella programmazione sanitaria «in virtù di una governance duale – ha commentano - che vede insieme la sanità e il controllo civico, inteso come compartecipazione per la salvaguardia dell’intero sistema».

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