Apprendiamo da un recente comunicato stampa della 'Uil Scuola' come l'amministrazione di Reggio Calabria continui a perdere importanti risorse economiche per la riapertura degli asili nidi comunali. La notizia, se confermata, non ci lascia affatto sorpresi ma ci preoccupa molto. Ancora una volta questa amministrazione dimostra un forte disinteresse verso la tutela della famiglia naturale, nucleo fondante della società nonché luogo primario di beni affettivi, sociali ed economici. Dovrebbe essere indiscusso l'importante e difficile ruolo (economico, sociale ed educativo) che svolge la famiglia per tutelare la società tutta da comportamenti devianti che possono causare disordine pubblico o addirittura favorire il fenomeno mafioso, in particolare in una città come quella di Reggio Calabria che vive un momento storico di particolare difficoltà. Ma questa amministrazione è troppo distratta dagli interessi ideologici di piccoli club così, mentre si convocano consigli comunali straordinari per le unioni civili, si perdono centinaia di migliaia di euro per aprire gli asili nido.
A chi governa questa città consigliamo di dare davvero una svolta alla propria azione cominciando ad instaurare un dialogo vero e continuo con le associazioni familiari. In particolare, relativamente alla vicenda degli asili nido di Archi e del Gebbione ancora chiusi, urge tranciare rapporti con associazioni lontane e che puzzano di ideologico, e instaurare una collaborazione fattiva con quelle realtà già presenti sul territorio - associazioni, movimenti e parrocchie - per trovare una soluzione rapida e condivisa ad un problema di reale disagio.
Ancora una volta tendiamo una mano a questa amministrazione per instaurare un dialogo e costruttivo a servizio della città. Attendiamo risposte vere, non slogan né selfie.
Giorgio Arconte – portavoce 'Generazione Famiglia' circolo di Reggio Calabria