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Sabato, 09 Novembre 2024

Trump escluso dalle primarie del 2024 in Colorado

La Corte Suprema del Colorado ha escluso Donald Trump dalla corsa presidenziale nel 2024 per quanto riguarda il proprio Stato, dichiarandolo ineleggibile per la Casa Bianca, a causa del suo coinvolgimento nell'insurrezione del 6 gennaio 2021, quando centinaia di suoi sostenitori avevano assaltato il Congresso.

Si tratta del primo candidato presidenziale della storia Usa ad essere dichiarato ineleggibile in base al 14mo emendamento, che esclude dalle cariche pubbliche i funzionari coinvolti in "insurrezioni o rivolte" contro il governo americano

La palla ora passa alla Corte Suprema Usa. I guai giudiziari dell’ex presidente hanno il tempo contato per correre ai ripari, dal momento che i sommi giudici del Colorado hanno sospeso l’applicazione della sentenza – che di fatto esclude Trump dalle primarie repubblicane del 5 marzo – fino al 4 gennaio per permettere il ricorso alla Corte Suprema.

Trump, che è stato incriminato per quei fatti, ha annunciato il ricorso alla Corte Suprema federale. La decisione del Colorado, che potrebbe essere seguita da altri Stati, porterà all'intervento dei giudici supremi di Washington Dc, che dovranno dirimere la questione e stabilire se Trump è legittimato a candidarsi per ricoprire il ruolo di presidente degli Stati Uniti. Il pronunciamento varrà non solo per il Colorado, ma per tutti gli altri Stati.

È la prima volta nella storia che il Comma 3 del 14esimo Emendamento (approvato dopo la guerra di Secessione americana) viene utilizzato per bandire un candidato alla presidenza. Il testo costituzionale sancisce che “nessuno potrà essere senatore o rappresentante nel Congresso, o elettore per il presidente e il vice-presidente o potrà tenere qualsiasi ufficio, civile o militare, presso gli Stati Uniti o presso qualsiasi Stato, se, avendo previamente prestato giuramento – come membro del Congresso o come funzionario degli Stati Uniti o come membro del Legislativo di uno Stato o come funzionario amministrativo o giudiziario in uno Stato – di difendere la Costituzione degli Stati Uniti,  abbia preso parte a un'insurrezione o ribellione contro di essi o abbia dato aiuto o sostegno ai loro nemici. Ma il Congresso può, col voto dei due terzi di ciascuna Camera, rimuovere questa causa di interdizione”.

Lo staff del tycoon ha definito "sbagliata e antidemocratica" la decisione. Intanto Trump è stato escluso dalle primarie di partito. La Corte Suprema statale ha deciso con una votazione di 4 a 3.

"La maggioranza della corte - hanno scritto i giudici nel dispositivo - ritiene che il presidente Trump non possa ricoprire l'incarico di presidente in base alla Sezione 3 del 14esimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti".

"Poiché non è legittimato - continuano - sarebbe un errore inserirlo come candidato alle primarie presidenziali".

"Noi - hanno sottolineato - non abbiamo raggiunto queste conclusioni con leggerezza. Siamo consapevoli della magnitudine e del peso delle questioni che ci troviamo di fronte. Siamo, tuttavia, consci del nostro solenne dovere di applicare la legge, senza paura o favoritismi, e senza farsi influenzare dalla reazione pubblica alla decisione a cui siamo giunti".

Casi simili erano stati rigettati in Minnesota e New Hampshire. In Michigan un giudice ha stabilito che la questione era politica e non spettava a lui decidere, mentre secondo una corte d'appello Trump non andava tolto dalla corsa.

L'aspettativa dei più è che la Corte a maggioranza repubblicana rovescerà la sentenza del Colorado o perlomeno la sospenderà. Ma esperti giuristi sottolineano come “alcuni suoi membri di fede repubblicana, che appartengono alla scuola 'originalista', cioè legata all'interpretazione letterale della carta costituzionale, si potrebbero trovare davanti ad un dilemma", spiega Ian Bassin, direttore di Protected Democracy. "Così se la Corte dovesse applicare semplicemente la legge, allora la semplice lettura della legge richiederebbe la conferma della decisione del Colorado - aggiunge – ma naturalmente la Corte non esiste nel vuoto, risponde alla politica e la realtà politica è che Trump ha costruito un enorme seguito politico". Parole che suggeriscono la portata del terremoto politico, e della risposta nel Paese, che potrebbe arrivare da una conferma da parte della Corte Suprema della decisione del Colorado, che avrebbe perciò un valore nazionale dell'ineleggibilità dell’ex presidente Usa.

“È un giorno triste per l’America” ha scritto l’ex presidente Usa sul social Truth annunciando il ricorso. Nel post Trump ha definito “squilibrato” il procuratore Jake Smith, e “corrotto” il presidente Joe Biden.

"Noi combatteremo per l'America come mai fatto prima. È la nostra battaglia finale, con voi al mio fianco. Cacceremo i globalisti, i marxisti comunisti e fascisti e sfratteremo Joe Biden dalla Casa Bianca e finiremo il lavoro una volta per tutte". Lo ha detto Donald Trump, parlando ai suoi sostenitori a Waterloo, Iowa.

 

Fonte varie agenzie stampa

 

 

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