Risanamento idrogeologico della collina dell’ospedale San Francesco, Paola è il secondo comune d’Italia ad aver pubblicato un bando a procedura aperta con il nuovo codice degli appalti. Sono stati rispettati tutti i criteri previsti dalle norme vigenti, dalla trasparenza alla proporzionalità. Le 9 offerte pervenute dimostrano che non vi è stata alcuna limitazione al numero dei concorrenti. Piano di indagini geognostiche, la specificazione non era dovuta perché già contenuta nel progetto preliminare. L’Amministrazione Comunale resta impegnata per portare a soluzione il problema aprendo la strada interessata.
È quanto chiarisce l’Esecutivo FERRARI rispetto alle affermazioni attribuite nei giorni scorsi sui media all’Ordine Provinciale degli Ingegneri di Cosenza e all’Ordine regionale dei Geologi.
Presentando l’esposto – è riportato nella lettera dell’ing. Fabio PAVONE, responsabile del procedimento e dirigente del settore lavori pubblici e urbanistica – l’Ordine provinciale degli Ingegneri ha denunciato un’ipotetica illegittimità del bando proprio nel giorno della scadenza. La procedura – si continua nella missiva – è stata redatta in ottemperanza e nel pieno rispetto della nuova normativa vigente in materia di appalti pubblici. Se l’Ordine avesse visitato il sito istituzionale dell’Ente, nella sezione FAQ e chiarimenti, avrebbe trovato tutte le risposte alle proprie domande. È stata sottovalutata – si continua - la gravità della problematica della frana che interessa la collina su cui è ubicato l’ospedale San Francesco e, conseguentemente, la sottostante importante arteria viaria comunale, il bacino idrografico del Torrente San Domenico e l’edificio scolastico F.Bruno che ha avuto un’attenzione mediatica nazionale e che ha richiesto l’istituzione presso la Prefettura di Cosenza di un tavolo tecnico tra i vari enti interessati.
In merito alla possibilità di partecipazione del singolo professionista e al corrispettivo della parcella – si legge nell’ulteriore risposta di PAVONE, inviata questa volta all’ordine regionale dei geologi – il bando, vista l’elevata specializzazione delle diverse professionalità richieste e necessarie era aperto a un gruppo di lavoro dal quale però sono evincibili le singole competenze. La specificazione del piano di indagini geognostiche non è dovuta. La procedura di gara relativa all’incarico di progettazione esecutiva e definitiva – conclude la nota – è stata fatta sulla base di un progetto preliminare che ne prevedeva già lo studio. - (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying)