La Confedilizia è stata ascoltata in audizione, in merito alla manovra varata dal Governo, dalle Commissioni Bilancio della Camera e del Senato.
In primo luogo, la Confederazione della proprietà edilizia – rappresentata dal presidente, Giorgio Spaziani Testa – ha espresso forte preoccupazione per il drastico taglio degli incentivi per interventi edilizi contenuto nel disegno di legge di bilancio, reso più gravoso, e altresì complicato, dall’intreccio con il tetto reddituale a tutte le detrazioni, che renderà anche impossibile un’adeguata programmazione dei lavori. Rispetto a un sistema, precedente al superbonus, che prevedeva detrazioni del 50 per cento per gli interventi di ristrutturazione e fino all’85 per cento per quelli di efficientamento energetico e di miglioramento sismico, la prospettiva è di una riduzione di tali detrazioni, per tutti gli interventi, al 30 per cento per la generalità degli immobili e al 36 per cento per le case in cui si abbia la residenza (in quest’ultimo caso, quindi, per lavori necessariamente limitati); percentuali rispettivamente elevate al 36 e al 50 per cento per il solo anno 2025.
“Il quadro che emerge – ha rilevato Spaziani Testa – è quello di un marcato ridimensionamento di un sistema di incentivi, in atto da più di un quarto di secolo, che ha visto negli anni il sostegno trasversale di tutte le forze politiche in risposta ad esigenze di interesse generale: contrasto al sommerso, sicurezza, tutela dell’ambiente ecc. Il diritto alle detrazioni – ha aggiunto – non esiste, così come non esiste il diritto a un’edilizia assistita, ma occorre essere consapevoli che l’effetto di questa manovra sarà (oltre alla crescita del sommerso, con evidenti rischi per la sicurezza sul lavoro) una significativa riduzione degli interventi, specie in condominio, e, di conseguenza, un diffuso rischio di degrado del patrimonio immobiliare, considerate anche la situazione demografica dell’Italia e le diffuse difficoltà reddituali. Tutto ciò, evidentemente, rende impensabile l’imposizione di qualsiasi obbligo di intervento, come quelli che potrebbero derivare dal recepimento della direttiva europea ‘case green’”.
Nel corso dell’audizione, il presidente Spaziani Testa si è soffermato altresì sui temi dell’affitto, da un lato apprezzando l’intento del Governo di dare avvio a un piano nazionale per l’edilizia residenziale pubblica e sociale (denominato all’articolo 71 del disegno di legge “Piano Casa Italia”) e, dall’altro, invocando misure per rilanciare l’affitto. “In una fase in cui ogni giorno viene rilevata la difficoltà di accesso all’abitazione – ha detto – riterremmo opportuno affiancare al rifinanziamento del Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa una misura di detassazione che incentivi almeno le locazioni a canone concordato: dimezzare l’Imu per gli immobili utilizzati per questi affitti calmierati, ad esempio, avrebbe un onere inferiore a quello previsto per il 2025 per il Fondo di garanzia (circa 70 milioni di euro contro 120)”.
È stato lanciato l’accordo di collaborazione tra Leonardo e Rheinmetall, con l'obiettivo di formare un nuovo nucleo europeo per lo sviluppo e la produzione di veicoli militari da combattimento in Europa. L’accordo, che fa seguito ad un Memorandum d’Intesa firmato lo scorso luglio, è stato presentato a Roma, presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, dai massimi dirigenti delle due società alla presenza del Presidente del sodalizio, l’olandese Maarten van Aalderen.
L’obiettivo primario della joint venture è lo sviluppo industriale e la successiva commercializzazione del nuovo Main Battle Tank italiano (MBT) e della nuova piattaforma Lynx per il programma Armored Infantry Combat System(AICS) nell'ambito del programma per i sistemi terrestri dell'Esercito Italiano.
L’intesa siglata, e presentata, da Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo, e Armin Papperger, Chief Executive Officer di Rheinmetall AG, prevede anche lo sviluppo e la produzione di altri veicoli di questa famiglia, come veicoli da recupero, da ingegneria e da posaponti.
Come spiega Roberto Cingolani, “si tratta di un passo significativo verso la creazione di un sistema della Difesa europeo basato su piattaforme specializzate condivise. Rheinmetall e Leonardo puntano a sviluppare tecnologie all’avanguardia in grado di competere a livello internazionale”. Per Papperger,: “Stiamo creando un nuovo peso massimo nella produzione europea di carri. Leonardo e Rheinmetall, due principali fornitori europei di tecnologie per la difesa, uniscono le forze per realizzare progetti ambiziosi. Ci rivolgiamo, in prima istanza, al mercato italiano, ma ci rivolgeremo anche ad altri paesi partner che in futuro avranno bisogno di modernizzare i loro sistemi di combattimento. Rheinmetall possiede le tecnologie perfette per le esigenze dell’Italia”. La struttura avrà sede legale a Roma e sede operativa a La Spezia.
L’ alleanza italo-tedesca ha "obiettivo primario" le megacommesse da oltre 20 miliardi in 10 anni dell'Esercito Italiano per rinnovare la vecchia flotta degli Ariete e dei Dardo, con 280 carri armati, in parte in versione da combattimento e in parte in versione da supporto, e oltre mille cingolati leggeri; si mira anche all’esportazione e, soprattutto, guarda in prospettiva alle opportunità del futuro programma per un nuovo carro armato pesante europeo 'Main Ground Combat System'. Nel complesso, è un mercato che è stato stimato del valore di oltre 50 miliardi. La ripartizione dell’impegno sarà divisa a metà sarà al 50% tra Leonardo e Rheinmetall, con il 60% delle attività da svolgere in Italia.
Tutto pronto per la II edizione di Agriturismo in Città: percorsi e itinerari tra i prodotti agricoli degli agriturismi del Lazio, un progetto promosso da Agriturist in collaborazione con Agriturist Lazio, con il contributo di Arsial e della Regione Lazio, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo. Dopo il successo della I edizione, si replica la manifestazione il prossimo venerdì 27 Settembre 2024 nella prestigiosa sede di Palazzo Della Valle, Corso Vittorio Emanuele II 101 Roma, dove dalle ore 10:30 prenderà il via l'evento, con una tavola rotonda presso la Sala Serpieri - a cui parteciperanno operatori del settore e rappresentanti istituzionali - dal titolo: “Il ruolo degli agriturismi e delle loro produzioni tipiche nella Regione Lazio”. Successivamente e per l'intera giornata, si susseguiranno incontri e degustazioni, rivolti a cittadini, turisti e studenti, desiderosi di conoscere e gustare le eccellenze enogastronomiche tipiche degli agriturismi del territorio laziale. In pieno centro storico della Capitale, sarà possibile prenotare gratuitamente - anche mediante l’apposito QR Code inserito nella locandina dell’evento - percorsi ed esperienze emozionali e sensoriali, per immergersi nei sapori e scoprire nuovi gusti. Numerosi produttori ed esperti accompagneranno il pubblico alla scoperta delle migliori produzioni agricole, che rendono la Regione Lazio, con i suoi 26 marchi riconosciuti tra DOP, IGT e STG, una fra le realtà più significative a livello nazionale ed internazionale, in termini di produzioni tipiche locali. Quest’anno una particolare attenzione sarà riservata ai prodotti ed alle coltivazioni biologiche, grazie alla sinergia avviata con l’associazione Confagribio. “La domanda turistica è in rapida evoluzione - sottolinea Stefano Augugliaro, Presidente di Agriturist Lazio - poiché, accanto al turismo di massa, sta crescendo la richiesta di un turismo esperienziale ed emozionale, più personalizzato e maggiormente legato a stili di vita sani in ambienti salubri, possibilmente immersi in un rinnovato equilibrio con la natura. Questa la ragione per cui la proposta degli agriturismi rappresenta una straordinaria possibilità, in grado di conciliare tutto questo, senza tuttavia rinunciare ad una elevata qualità nel servizio, a partire proprio dai prodotti enogastronomici. Pertanto, nella giornata in cui si celebra il turismo, pensiamo sia necessario promuovere un nuovo modello, che coinvolga tutto il territorio, da Roma alle aree interne, valorizzando al massimo le infinite ricchezze che la nostra Regione offre, sotto ogni punto di vista”.
Con le crisi economiche e sociali degli ultimi anni, si sono aperti scenari in cui l’agricoltura ha dimostrato di essere concretamente “sociale” offrendo un nuovo welfare verde, dall’agriasilo all’inserimento dei lavoratori extracomunitari e delle persone fragili, dall’agribenessere psicofisico fino alla pet therapy. E’ quanto dichiara Coldiretti Puglia, con le fattorie sociali che in Puglia hanno ripreso appieno le attività, come l’onoterapia per persone diversamente abili in provincia di Taranto, nella Valle degli Asini.
Dalla pet therapy a servizi di benessere psicofisico fino all’agrididattica, con quasi 9 cittadini su 10 (89%) che sognano l’agrinido per i propri figli con un gradimento in crescita per un servizio fondamentale per le famiglie, l’agricoltura sociale offre sostegno alle famiglie e implementa il rapporto tra chi vive disagi e la comunità svolgendo una funzione straordinaria.
In Puglia la legge regionale consente di promuovere l’agricoltura sociale che – spiega Coldiretti Puglia – diviene formalmente strumento utile anche all’inserimento socio-lavorativo di immigrati e soggetti svantaggiati, disabili e minori in età lavorativa, integrati in progetti di riabilitazione sociale mediante le risorse materiali e immateriali dell’agricoltura, attraverso le opportunità della multifunzionalità e il grande spirito innovativo e di inclusione sociale dimostrato anche dai giovani imprenditori agricoli e dalle donne in agricoltura.
In Puglia sono già 95 le aziende agricole che hanno esperienza di accoglienza e di agricoltura sociale e svolgono – aggiunge Coldiretti Puglia - un ruolo importante nell’ambito della multifunzionalità, accogliendo le fasce più deboli della società nelle aree rurali. Ed è proprio in quelle aree, spiega Coldiretti Puglia, che stanno nascendo esperienze molto diversificate di agricoltura sociale che vanno dal recupero e reinserimento lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza all’agricoltura terapeutica, con disabili fisici e psichici di diversa gravità, ma anche il reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate e l’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della socialità, come l’agriasilo, ospitalità per gli anziani e orti sociali.
In questo contesto, con famiglie che hanno bisogni e problemi sempre più diversificati – sottolinea la Coldiretti Puglia – il nuovo welfare offerto dalle fattorie sociali rappresenta una boccata di ossigeno per tanti cittadini, ma anche per il sistema dei servizi pubblici messo sotto pressione.
Per sostenere i genitori di bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e autismo ci sono fattorie che hanno realizzato – spiega Coldiretti regionale - percorsi di formazione, recupero e apprendimento garantendo opportunità che in molte aree non sarebbe possibile offrire. Ma sono molte anche le aziende che hanno reso possibile un modo diverso, più gratificante e più sicuro di vivere la vecchiaia rispetto al modello delle case di riposo. Gli anziani ospiti degli agriospizi, residenze rurali, passano la giornata all’aria aperta – continua Coldiretti regionale – dedicandosi all’ortoterapia, ai corsi di cucina, ai corsi di ginnastica e rieducazione posturale fino alle escursioni in campagna, in modo da favorire la socializzazione e il mantenimento di una buona condizione psicofisica.
A Padova, nella città del Santo, al Centro Congressi si è svolto un incontro stampa per presentare anche Association Days Europe, il principale evento annuale del mercato congressuale che si terrà dal 20-22 febbraio
Il mercato congressuale sta vivendo profondi cambiamenti. Le nuove tendenze emerse nel periodo post-pandemia stanno rapidamente e significativamente ridefinendo il modo in cui gli eventi vengono pianificati, organizzati e realizzati. Tagli alle sponsorizzazioni e ai finanziamenti, aumento dei costi logistici e di alloggio, difficoltà nell'attrarre partecipanti, nuove esigenze tecnologiche e attenzione alla sostenibilità sono solo alcuni dei fattori che stanno plasmando il nuovo assetto del mercato a livello globale. E’ quanto emerge dall’analisi 2024 di Eureka MICE International, sul mercato congressuale internazionale. Questi cambiamenti si stanno sviluppando silenziosamente, mentre il mercato sta attraversando un periodo particolarmente florido grazie alla convergenza dei numerosi eventi precedentemente rinviati a causa della pandemia. Molti Paesi si stanno organizzando da tempo per rispondere alle nuove esigenze dei promotori e cogliere così nuove opportunità commerciali. Il nuovo contesto offre nuove, interessanti opportunità all’Italia che oggi, secondo il 65° Report UIA (Union of International Associations) appena divulgato, è fanalino di coda tra i paesi europei a vocazione turistica. Per discutere dei nuovi scenari del mercato congressuale Eureka MICE International, ha organizzato una conferenza stampa a Padova di recente. L’occasione è la presentazione dell’11° Association Days Europe, il principale evento annuale del mercato congressuale che si terrà dal 20 al 22 febbraio 2025 presso il nuovissimo Centro Congressi di Padova Congress. “Proprio per rispecchiare i grandi cambiamenti in atto nel mercato congressuale, per l’11° edizione di Association Days, che si apre al mercato europeo, abbiamo scelto Padova, punto di riferimento scientifico mondiale che con il suo nuovissimo Centro Congressi e con le politiche espansive avviate, è perfettamente in linea con le nuove tendenze del mercato – afferma Giancarlo Leporatti, CEO di Eureka MICE International, azienda leader nel marketing congressuale, e autore di studi e analisi su questo mercato tra cui “Per un Cambio di Rotta - Il congressuale in Italia: una gestione da ritrovare. Nel corso della tavola rotonda sono stati presentati i dati di UIA (Union of International Associations), che esplora l'andamento del mercato congressuale internazionale nel 2023. Dati e analisi sono stati commentati da esperti e autorevoli rappresentanti della "Congress Demand": di alcune delle società medico-scientifiche più attive nell'organizzazione di congressi. Fino al 2007 l'Italia occupava costantemente le prime posizioni nella classifica mondiale del mercato congressuale internazionale. Oggi, invece, si trova in una posizione arretrata tra i Paesi europei a vocazione turistica. Considerando che l'Europa detiene da sempre oltre il 50% del mercato mondiale (57% nel 2023 contro il 23% dell'Asia, il 13% delle Americhe, il 4% dell'Africa e il 3% dell'Australasia/Oceania), l'attuale posizionamento dell'Italia è tutt'altro che soddisfacente. Il progressivo declino dell'Italia nel mercato congressuale mondiale è attribuibile principalmente all'incapacità di adattarsi alle mutevoli esigenze di un settore in continua evoluzione, a investimenti mal indirizzati e a strategie di posizionamento inadeguate. Nel tempo, ciò ha comportato una perdita di competitività rispetto ad altre destinazioni che, seppur meno dotate, si sono dimostrate più reattive. "Stiamo pagando errori importanti che affondano le radici nel passato, - conclude Leporatti - principalmente l'incapacità di riconoscere i meccanismi fondamentali di questo settore: le logiche economiche, l'importanza dei grandi ricettori come i Centri Congressi, che sono motori dell'economia congressuale del territorio, e il ruolo centrale delle istituzioni e della pubblica amministrazione nel fare da tramite e da punto di riferimento per i grandi organizzatori". Association Days Europe è il principale evento annuale del mercato congressuale, giunto alla sua 11a edizione e in programma a Padova Congress dal 20 al 22 febbraio 2025. Association Days è un evento promozionale e commerciale specializzato nel mercato congressuale, che si è consolidato nel tempo come l'evento annuale di riferimento per i protagonisti del settore. L'evento riunisce delegati istituzionali degli enti organizzatori, professionisti e agenzie PCO, insieme a rappresentanti di destinazioni, sedi e fornitori di servizi specializzati. Il punto di eccellenza di Association Days risiede nella partecipazione diretta dei decisori della domanda: presidenti e delegati di associazioni e società medico-scientifiche, accademiche e professionali. Queste figure, ricercatissime ma spesso difficili da contattare, partecipano ogni anno numerosi all'evento per individuare le sedi ideali per i loro prossimi eventi. Il 65° Rapporto dell’UIA (Unione delle Associazioni Internazionali) di Bruxelles sull’andamento del mercato congressuale mondiale nel 2023 colloca l’Italia al penultimo posto nella classifica dei dieci Paesi che ospitano il maggior numero di congressi. Un risultato in netto contrasto con quanto recentemente diffuso dal Ministero del Turismo italiano, che, riferendosi allo studio dell’ICCA (International Congress and Convention Association), ha invece posizionato l’Italia al vertice in Europa e al secondo posto a livello mondiale. Questa forte discrepanza deriva dalla diversa natura delle fonti di riferimento. L’UIA è essenzialmente un istituto di ricerca e un centro di documentazione, mentre l’ICCA è un’associazione che funge da comunità professionale per gli operatori del settore. L'UIA raccoglie i suoi dati esclusivamente basandosi sul mondo della "Domanda", utilizzando un database con 75.000 organismi internazionali in 271 paesi, di cui 44.714 specificamente attivi nell'organizzazione di eventi, e ha intercettato 554.714 eventi internazionali nel 2023. Al contrario, l'ICCA utilizza un metodo di rilevazione ibrido, basato prevalentemente sui dati forniti dai suoi circa 900 membri. Sebbene l'ICCA fornisca informazioni utili sul mercato degli eventi, i suoi dati non possono essere presi come riferimento per il fenomeno congressuale mondiale a causa della mancanza di omogeneità delle fonti di raccolta dati e delle logiche di campionamento. Contrariamente a quanto afferma il Ministero del Turismo italiano, il contesto storico presentato dall'UIA sull'evoluzione dell'Italia nel mercato congressuale è decisamente negativo, con un calo costante nella classifica mondiale, soprattutto nell'ultimo decennio, anche se nel 2022 e 2023 ha registrato un leggero miglioramento dalla 10a alla 9a posizione. “Un risultato che, tuttavia, va interpretato con cautela considerando l’eccezionalità del periodo” afferma Leporatti. “Il mercato congressuale - conclude Leporatti - sta attraversando un periodo di notevole prosperità, registrando il numero di eventi più alto mai osservato dal 1950. Questo fenomeno è attribuibile alla convergenza sul mercato di numerosi eventi rinviati durante la pandemia. L’Italia, avendo subito restrizioni più severe e, di conseguenza, un numero maggiore di rinvii rispetto ad altri Paesi, sta attualmente beneficiando in modo significativo di questo fisiologico rimbalzo”. Considerando il valore dell’indotto e i benefici delle destinazione, secondo Leporatti sarebbe auspicabile anche una maggiore influenza delle istituzioni. I Convention bureau, ad esempio, sono molto più efficaci se partecipati da enti pubblici oltre che dalle imprese. Possono intervenire in modo incisivo sui trasporti locali che sono la più grande nota dolente del congressuale in Italia.
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