La costruzione dei saperi in favore di una società che attraverso editori e autori locali riscopre il senso di appartenenza ad una comunità ma soprattutto la sua storia e le proprie origini. E la cultura aiuta a sostenere e raggiungere questo obiettivo. Seguendo questa finalità si è inaugurata lo scorso mercoledì la seconda edizione di “Lib(e)ri a Ragusa” che fino a domenica sera 6 marzo, grazie al supporto di 15 case editrici, permetterà di presentare ben 26 libri ed altrettanti autori iblei che hanno orientato la propria scrittura soprattutto nel campo della ricerca della storia locale. Dopo l’intervento del prefetto Maria Carmela Librizzi e del sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, è stato il prof. Giorgio Flaccavento, in rappresentanza di tutto il comitato organizzatore, ad illustrare le finalità della rassegna “Lib(e)ri a Ragusa”, una piazza reale e simbolica nella quale far camminare insieme unità e diversità. Un’iniziativa tesa a seminare parole e gesti per recuperare e tramandare la memoria e costruire nuove effervescenze culturali. A seguire è stato il cantautore Carlo Muratori, accompagnato alla fisarmonica da Maria Teresa Arturia, in un concerto-racconto a parlare della cultura siciliana tra parole e musica. Contemporaneamente alla sala Borsa della Camcom si è aperta la mostra mercato del libro ibleo (visitabile venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20) con l’esposizione di numerosi volumi di tanti autori.