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Sabato, 22 Marzo 2025

27 gennaio: quando il ricordo non basta. Perché sorga il desiderio di rifiutare l’intollerabile

In occasione del 27 gennaio, ovvero in occasione del Giorno della Memoria sono state organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico (ma anche a migliaia di omosessuali, diversamente abili, rom e sinti) e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Dunque, anche l’IIS “C. Levi” di Portici ha promosso una manifestazione particolare, dal titolo emblematico “27 gennaio: l’importanza del fare memoria, quando il ricordo non basta. Perché sorga il desiderio di rifiutare l’intollerabile”. Un incontro che ha voluto orientare la riflessione curvandola sul presente. Considerando l’importanza della giornata nell’ottica di una memoria attiva e del fecondo rapporto tra il passato, il presente e il futuro, spiega in questo senso il Dirigente Scolastico, Professor Giovanni Liccardo, parafrasando le parole del Capo dello Stato «non dobbiamo più rivolgere lo sguardo soltanto al passato, perché il virus della discriminazione, dell'odio, della sopraffazione, del razzismo non è confinato in una isolata dimensione storica, ma attiene strettamente ai comportamenti dell'uomo. Ecco perché non va mai abbassata la guardia, occorre essere sempre vigili, respingere ogni forma di rigurgito malevolo, ribadire l'importanza di principi quali l'educazione alla tolleranza e il rispetto delle diversità: è il significato più autentico e più attuale di questa giornata».

Certo, la Shoah è stata una delle pagine più aberranti che la storia ci abbia consegnato, generata da una folle e vergognosa ideologia razzista e antisemita. Una crudeltà inenarrabile che ricordiamo appunto nel Giorno della Memoria, innanzitutto perché tali crimini contro l'umanità non abbiano più a ripetersi. Ma, insiste il Professor Liccardo, «questa ricorrenza non può limitarsi alla commemorazione delle vittime dell'Olocausto, alla narrazione storica degli accadimenti e alla condanna degli stessi, sebbene anche tali aspetti siano rilevanti per coloro che non hanno vissuto questi fatti, soprattutto per le giovani generazioni, che ne vengono a conoscenza durante il loro percorso scolastico. Diceva con dolore Primo Levi che “Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta, ma l’infezione serpeggia.”». Insomma, insiste il Dirigente Scolastico, «occorre coltivare la memoria perché simili eventi non possano più accadere, ma si può, e si deve, indagare e ricordare il passato per comprendere meglio il presente e al fine di progettare un futuro che non ripeta gli orrori del passato. E oggi il presente è caratterizzato da una conflittualità militare sempre più estesa, da troppi scenari di guerra. Come ha più volte detto il Papa, “siamo in presenza di una terza guerra mondiale a pezzi”. È evidente, quindi, che non è ragionevole riflettere oggi sul Giorno della Memoria senza considerare i conflitti in atto e i conflitti che all’ombra dell’Occidente si sono consumati. Di tutto questo, a mio avviso, devono tener conto le riflessioni da sviluppare il prossimo 27 gennaio».

In questa prospettiva il Professor Liccardo ha suggerito agli illustri relatori della mattinata, che si è svolta presso il Teatro Don Peppe Diana (Viale Tiziano, 15, Portici), di proporre agli studenti e ai docenti una rielaborazione critica del nostro presente. Innanzitutto, legando le riflessioni sulla tragedia della Shoah alla ricostruzione della storia dei conflitti di oggi, alle diseguaglianze in atto e a tutti gli atteggiamenti di emarginazione e discriminazione che quotidianamente riscontriamo, perché solo comprendendo le ragioni profonde del conflitto attuale è possibile costruire, coerentemente con il “Giorno” della Memoria”, un percorso di pace. Tra gli interventi svolti ci sono stati quelli del Senatore Vincenzo Cuomo, Sindaco della Città di Portici, che ha riflettuto sull’impegno delle istituzioni contro le discriminazioni; di Don Maurizio Patriciello, Parroco presso San Paolo Apostolo – Caivano, che ha ragionato sull’impegno della Chiesa contro il degrado sociale e ambientale; di Don Pasquale Incoronato, Parroco presso S. Maria del Pilar – Ercolano, al quale è stato chiesto di analizzare i Conflitti di ieri, accoglienza di oggi; infine, al Dottor Giovanni Tagliaferro, Psicologo – Direttore ISSR di Benevento, che ha proposto il tema delle Discriminazioni e violenze di ieri, pregiudizi e intolleranze di oggi.

 

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