Il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato:
“Ha vinto il partito della spesa pubblica locale, cioè della spesa pubblica nella quale si annidano le maggiori sacche di spreco. Sono infatti stati cancellati i consistenti tagli di spesa preannunciati ma, soprattutto, gli enti locali hanno evitato che partisse anche in Italia un vero federalismo competitivo fra enti impositori, che è quanto Regioni e grossi Comuni in specie temevano più di ogni altra cosa perché avrebbe rivoluzionato il loro modo di operare. E’ il risultato dello stravolgimento della service tax delineata ad agosto e trasformata ora in un’elementare patrimonialina pura e semplice, senza alcun collegamento coi servizi, così da evitare ogni innovazione. Non vivremo, dunque, nessuna stagione di speranza per il miglioramento della qualità dei servizi e la diminuzione dei costi, andremo avanti col federalismo all’italiana, quello aggiuntivo cioè, che aggiunge nuove tasse locali e basta. Lo stravolgimento in questione estende inoltre l’applicazione ad ulteriore titolo e a nuovi contribuenti delle rendite Monti e cioè di una tassazione sulla casa spropositata, che molti proprietari non saranno in grado di pagare, avendo già da tempo dato fondo ai risparmi. Un pessimo segnale al mercato immobiliare ed agli investitori in edilizia, che bloccherà ogni segnale di ripresa.”.