Grazie alla cara amica Afrodite Oikonomidou che ha curato la mostra, Il Comune di Chanià e il Keppedih-CAM, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura ad Atene, hanno il piacere di presentare il lavoro della fotografa italiana Bruna Biamino.
Torinese e specializzata in fotografia di paesaggio architettonico -dai palazzi barocchi del nord Italia fino ai più famosi monumenti di archeologia industriale- Bruna Biamino ha dedicato una consistente parte del suo lavoro allo studio e la documentazione dei movimenti di avanguardia dell’architettura italiana. Partendo dalla convinzione dell'indissolubile rapporto dialettico che unisce l'architettura alla fotografia, Biamino trasferisce l’estetica tridimensionale dell’architettura nella bidimensionale rappresentazione fotografica, adattandola alle esigenze visive contemporanee. Nell'ambito di questa ricerca, la fotografa ha concentrato la sua attenzione sul movimento del Razionalismo, uno dei capitoli più importanti e interessanti del recente patrimonio architettonico italiano.
Il Razionalismo è nato nei primi anni del 1900 ed è stato non solo un nuovo stile architettonico, ma una nuova visione dell’arte dell’architettura, un nuovo modo di affrontare il rapporto tra edificio, uomo e società. Applicando nuovi concetti estetici e un legame diretto tra forma e funzionalità, il movimento ha come caratteristiche principali l'eliminazione degli elementi decorativi, l'uso di materiali innovativi e di volumi puliti. Seguendo le forti correnti di rinnovamento e modernismo che soffiavano nei primi decenni del secolo scorso, il Razionalismo Italiano si è ispirato agli insegnamenti e alle pratiche dei rinomati rappresentanti del Movimento Moderno (come Gropius in Germania, Le Corbusier in Francia, Aalto in Finlandia o Wright in America) creando uno stile che coniuga la razionalità e la funzionalità all’estro creativo. Parallelamente, il Razionalismo Italiano esteticamente è stato influenzato dalle correnti artistiche italiane degli anni '20-'30, dal Futurismo di Marinetti e Boccioni alla Pittura Metafisica di De Chirico e Carrà, mentre dal punto di vista tecnico è stato precursore alla ricerca e all’utilizzo di nuovi materiali e tecnologie, assolutamente innovativi per il loro tempo.
Si è consolidata così una sorta di "Razionalismo mediterraneo" che ha lasciato una forte impronta in Italia e in molti paesi intorno al Mediterraneo. Esempi rappresentativi di questa architettura si possono trovare anche in territorio greco, nel Dodecaneso, dove gli interventi architettonici includevano la riqualificazione dei centri storici, il miglioramento della rete stradale, l'estensione o la riprogettazione del tessuto urbano. Gli edifici pubblici progettati e costruiti da architetti italiani a Rodi, Kalymnos, Kos e Leros - dove si incontra il più imponente intervento urbano - sono scuole, ospedali, cinema e teatri, caserme, stazioni e ponti che, nella maggior parte dei casi, vengono ancora utilizzati per gli stessi scopi per cui furono costruiti. Si tratta di uno straordinario lascito architettonico che si è pienamente integrato nel tessuto architettonico delle città isolane.
Bruna Biamino, usando l'architettura come asse principale, ha registrato con la sua sensibilità personale le testimonianze architettoniche della storia comune dei nostri due paesi e ci consegna le sue opere fotografiche come un tributo visivo al forte rapporto culturale che unisce la Grecia e l'Italia. Attraverso lo sguardo attento di una fotografa italiana che è appassionata della Grecia, la mostra, curata da Afrodite Oikonomidou, offre allo spettatore la possibilità di scoprire e apprezzare tesori architettonici spesso sconosciuti, dando allo stesso tempo l'opportunità di approfondire la conoscenza sulla storia del movimento razionalista. A tal fine, la mostra sarà completata da una conferenza sul tema dell'Architettura Razionalista, organizzata in collaborazione con l'Università di Creta, alla quale parteciperanno esperti italiani e greci ..