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Stratis Vogiatzis : memorie sospese

Nato nel 1978 sull’isola di Chios, in Grecia, Stratis Vogiatzis ha studiato Economia e Scienze politiche all’Università di Salonicco e Antropologia Sociale ad Amsterdam, dove si è laureato con una tesi sull’infanzia e la violenza politica. Ha lavorato come insegnante in Palestina, come educatore nelle comunità zingare alla periferia di Salonicco e come ricercatore per una ONG di Nuova Delhi. Come fotografo freelance ha realizzato lavori commissionati in vari Paesi del mondo, tra cui Turchia, India, Vietnam, Tanzania, Kosovo, Marocco, Messico e Iran.

Dal 2005 ha deciso di dedicarsi a progetti sociali a lungo-termine. Dopo la sua partecipazione alla Photo Biennale di Salonicco nel 2010 il suo lavoro è stato presentato in una serie di mostre in giro per il mondo (New York, Washington DC, Istanbul, Torino, Trieste, Parigi, Stoccolma). Nel 2011 ha cominciato a produrre film documentari con i quali ha partecipato a vari festival internazionali.  Attualmente lavora alla realizzazione del Caravan Project, un viaggio a bordo di un camper nelle aree più remote della Grecia con lo scopo di documentare e svelare personaggi e storie personali di un mondo che sta scomparendo (www.caravanproject). Nel 2014 è stato selezionato trai i 24 artisti che hanno rappresentato la Grecia alla grande mostra Nautilus, organizzata al Bozar di Bruxelles in occasione dell’apertura del semestre di Presidenza Greca all’UE.

Il fotografo greco Stratis Vogiatzis è un artista di talento, un giovane appassionato, un sognatore, dedito alla sua arte e determinato a lottare per i valori in cui crede. Le sue opere vengono presentate per la prima volta a Milano dalla Fondazione Ellenica di Cultura e da COCO-MAT, azienda innovativa greca, che ospiterà presso il suo showroom milanese 15 fotografie della collezione Inner World – Memorie Sospese. Un progetto fotografico realizzato tra il 2007 e il 2010 nei Villaggi del mastice dell’isola di Chios.

Dopo aver lavorato in diversi paesi del mondo, Stratis Vogiatzis torna alla sua amata terra e rivisita i luoghi della sua infanzia. Con la macchina fotografica cattura un pezzo della cultura popolare dell’Egeo, scopre e ci rivela il mondo nascosto dei cosiddetti “Mastihohoria” di Chios: 24 borghi medievali che sono diventati ricchi e famosi grazie alla coltivazione di un piccolo albero che “lacrima” una resina profumata, ampiamente utilizzata dal 14° secolo. Ma, in epoca recente, il commercio del mastice perde la sua importanza, gli abitanti migrano e interi villaggi rimangono vuoti. Case, bar, negozi, cantine, scuole diventano luoghi dimenticati di una cultura popolare, luoghi sospesi nel tempo e nella memoria collettiva. Stratis usa la sua sensibilità e il suo talento per esplorarli senza invadenza; coglie l'anima delle persone che li hanno popolati, intuisce il senso della loro vita, gestisce magistralmente la luce, le ombre, il vento, i profumi della sua patria. Col rispetto di un pellegrino il fotografo entra nei luoghi abbandonati e racconta i loro “paesaggi interiori”.  

La figura umana è completamente assente negli scatti, ma dietro ogni assenza si avverte una presenza forte: oggetti abbandonati, tracce evidenti di semplice vita quotidiana, segni indelebili che tradiscono abitudini e raccontano tradizioni, cose lasciate come se all’improvviso qualcuno potesse tornare... La polvere che li ricopre è un monito all’effimera condizione dell’esistenza. Le immagini sono sobrie ed essenziali, mai pretenziose, quasi dipinti popolari, dai colori sgargianti e con dettagli così sorprendenti da creare un’intensa atmosfera emotiva. Sono scenari al limite tra memoria e realtà, che diventano testimonianze di un passato recente, un documento storico di vita vissuta e nello stesso tempo l’introspezione dell’artista nella propria identità

Lungo i secoli la produzione e il monopolio della Mastiha ha avuto un ruolo fondamentale allo sviluppo e l’economia dell’isola di Chios. Intorno alla coltivazione di circa due milioni di arbusti, sono nati, nel sud dell’isola, 24 insediamenti, i cosiddetti Mastihohoria. La creazione degli insediamenti risale al periodo bizantino, ma durante il dominio Genovese hanno preso la loro forma definitiva. Si tratta di villaggi fortificati, costruiti lontano dal mare, per proteggere gli abitanti dalle incursioni dei pirati che infestavano l'Egeo durante il Medioevo. I Mastihohoria fanno parte del patrimonio culturale della Grecia e sono: Agios Georgios, Armolia, Vavyloi, Vessa, Vouno, Elata, Exo Didyma, Tholopotami, Thymiana, Kalamoti, Kallimasia, Kataraktis, Koini, Lithi, Mesa Didyma, Mesta, Myrmingi, Nenita, Nehori, Olympi, Pagida, Patrikia, Pyrgi e Flatsia.

La pianta della Mastiha è un arbusto (Pistacia lentiscus) dal tronco grigio, rigoglioso e sempreverde. Come pianta fa parte della macchia mediterranea ma solo sull'isola di Chios, e in particolare nella parte sud, viene coltivata una speciale varietà dell’albero, il mastihodendro, dal quale si estrae la resina naturale profumata. Il sole, le precipitazioni minime e il terreno calcareo creano una magica combinazione, un ambiente singolare dove fiorisce questa unica specie vegetale. Molti tentativi sono stati fatti per impiantare il mastihodendro in altre parti del mondo, ma senza successo. La resina si ottiene con il “ricamo”, l’incisione con uno strumento appuntito che fa lacrimare l’albero. Le lacrime cristallizzate pulite e lavate sono il prodotto prezioso e profumato che ha fatto la fortuna dell’isola.

La Mastiha di Chios è conosciuta dai tempi antichi, sia per il particolare aroma, sia per le sue proprietà medicinali e curative. Gli antichi Egizi la usavano per l’imbalsamazione dei morti. I medici greci e romani come Ippocrate, Galeno e Dioscurides, conoscevano i suoi benefici sulla salute. E grandi storici come Erodoto, Diodoro il Siculo e Plinio, ne citano i diversi modi d’uso nel mondo antico. Le donne dell’aristocrazia romana usavano stuzzicadenti in legno di Mastiha per tenere l’alito fresco, mente gli imperatori romani ne aromatizzavano il vino. Durante il periodo Bizantino questo prodotto divenne uno dei generi di esportazione di lusso che portava ingenti somme nelle casse dello Stato. Ma il commercio sistematico iniziò con l’occupazione dell’isola dai Genovesi (1346-1566) i quali estesero la compravendita della preziosa resina, portandola ai grandi mercati dell’Est e dell’Ovest. La Mastiha diventò famosa e viaggiò lungo le rotte commerciali dell’epoca: Alexandria, Damasco, Bursa, Yerevan, Bagdad, Cipro, Odessa, Venezia, Pisa, Firenze, Trieste, Marsiglia, Londra… Nel periodo dell’impero Ottomano, che ha seguito quello Genovese, l’isola acquisì speciali privilegi di autonomia concessi dal Sultano grazie alla produzione della Mastiha che veniva utilizzata per la preparazione di una gomma da masticare molto apprezzata dalle 300 donne del harem. Nel mondo arabo veniva utilizzata, oltre che per la preparazione di dolci e di cibi, anche per produrre una medicina per l’ulcera. Dopo la prima guerra mondiale, a causa dell’uscita sul mercato di nuovi prodotti chimici che hanno sostituito la Mastiha, la produzione è diminuita e i Mastihohoria sono stati parzialmente abbandonati.

Oggi, la ricerca scientifica conferma le proprietà medicinali di questa resina, già storicamente registrate. La Mastiha ha proprietà anti-ossidanti, anti-batteriche e antinfiammatorie, presenta effetti benefici nei disturbi dell'apparato digerente, contribuisce all’equilibrio del sistema gastrointestinale, all'igiene orale, aiuta alla guarigione delle ferite e alla rigenerazione della pelle. Accanto al suo uso tradizionale come la naturale gomma da masticare e come spezia per aromatizzare cibi e dolci, la Mastiha di Chios viene usata come ingrediente attivo in vari preparati farmaceutici e in cosmesi per prodotti per la cura del viso e del corpo. Oggi viene esportata in tutto il mondo in una vasta gamma di prodotti come dolci, gelati, gomme da masticare, caramelle, bibite, tè, caffè, latte, liquori, superalcolici, vino, integratori alimentari, prodotti per l'igiene orale, fili dentali e chirurgici, medicazioni, saponi, cosmetici, candele profumate, oli essenziali, vernici coloranti, adesivi e resine. Negli ultimi anni, grazie al rinnovato interesse verso i prodotti naturali e alla creazione della "Cooperativa Produttori della Mastiha" si è avuta una ripresa del commercio e un considerevole aumento della produzione. La Mastiha di Chios è protetta dall'Unione Europea come prodotto di Denominazione di Origine Protetta (DOP).

 

PRINCIPALI MOSTRE

Caravan Project – Another World is here, eventi itineranti in varie località greche, 2015 - 2016

Uomini del mare. I pescatori del mediterraneo-Sala Dogana, Palazzo Ducale, Genova, 2014

Inner World, Rosphoto-San Pietroburgo, Luglio-Agosto 2014

Nautilus – Navigating Greece, Bozar-Brussels, Gennaio 2014

People of the Sea, Beirut Souks-Beirut, Gennaio 2014

People of the Sea, Photomed-Marsiglia, Maggio 2013

Inner World, Consolato Greco ad Ankara, Gennaio 2012

Inner World, DEPO-Istanbul, Dicembre 2011

Topos, Mostra collettiva a Torino e Trieste, Ottobre 2010-Febbraio 2011

Unreal Steps, Centro Culturale-Stockholm, Novembre 2010

Inner World, Chelsea Hotel-New York, Maggio 2010

Inner World, Ambasciata Greca-Washington DC, Giugno 2010

Inner World, Thessaloniki Photobiennale-Salonicco, Aprile 2010

Inner World, Citrus-Chios, Agosto 2009

Athletes with Disabilities, Beijing Sports Hall, Marzo 2009

Foundation Maria Tsakos-Montevideo, Uruguay, Maggio 2008

 

PUBBLICAZIONI

Meditteranean Seafood Odyssey, 2014/ The Caravan Project, 2014/ People of the sea, 2013/ Inner World, 2009/ From Athens to Beijing, 2008/ Chios, 2006/ Kosovo: Refugees Returning Home, 2003

 

FILM

Sculpting Land, 2014/ The Forest of Gold, 2014/ Man at Home, 2014/ Suspended People,2014/ Paporias, 2014/ Black Land, 2013/ The Blind Fisherman, 2011

 

 

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