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Altre 33 imprese nasceranno o si potenzieranno grazie ai fondi messi a disposizione dal GAL Terra Barocca nell’ambito del PSR Sicilia e in favore delle attività ricadenti nei Comuni di Ragusa, Modica, Scicli, Santa Croce Camerina e Ispica, territori ad alta vocazione turistica e agricola in cui il gruppo di azione locale sta offrendo supporto ormai da anni. Pubblicate le graduatorie definitive riguardanti le sottomisure 6.2 ambito 2 turismo sostenibile e 6.4 C ambito 1 agroalimentare che permettono di finanziare più di una trentina di imprese, molte delle quali start-up di giovani, creando dunque nuove opportunità economiche e nuovi posti di lavoro. Per ben 28 delle 33 imprese il contributo assegnato è totalmente a fondo perduto mentre per le restanti imprese il contributo andrà a coprire il 75% delle spese, sempre a fondo perduto, per un investimento massimo di 100 mila euro. Complessivamente saranno investiti dal GAL Terra Barocca quasi 800 mila euro. Man mano che sarà presentata la cantierabilità dei progetti saranno emessi i relativi decreti che permetteranno di ricevere le somme destinate alle imprese secondo le graduatorie approvate. 

Già nei mesi scorsi erano state ammesse a finanziamento, con la consegna dei decreti conseguenti, altre 12 imprese per la misura 6.4 C ambito 1 e 2 per un totale di 900 mila euro di fondi impegnati. “Un grande impegno da parte del GAL Terra Barocca a sostegno delle imprese del territorio e dei nostri giovani molti dei quali potranno adesso realizzare nuove attività e crearsi un proprio posto di lavoro o addirittura assumere anche altri collaboratori - spiega il presidente Ignazio Abbate - Seguendo le indicazioni del CdA, il GAL continua l’azione di supporto per le attività economiche proeguendo parallelamente i percorsi amministrativi sia con gli enti pubblici, attraverso la sottomisura 7.5 che con gli operatori del settore turistico mediante la sottomisura 16.3 che riguarda la destinazione turistica. Un impegno concreto e tangibile che va nella direzione di accompagnare lo sviluppo locale proprio come è la mission di un gruppo di azione locale”.
È in fase avanzata l’istruttoria anche per l’ambito 2 della sottomisura 6.4 C, a giorni sarà pubblicata la graduatoria provvisoria che porterà al finanziamento di altre imprese. “Gli uffici sono al lavoro per completare l’esame delle varie domande presentate - spiega Salvatore Occhipinti, direttore del GAL Terra Barocca - Si tratta di altre 10 istanze che, se risulteranno ammissibili come ci auguriamo, riceveranno complessivamente circa altri 750 mila euro a fondo perduto. Sono infine in itinere altri interventi previsti dal GAL come la segnaletica turistica e il portale turistico che, assieme ai centri di accoglienza, diventerà fulcro per la destinazione turistica Enjoy Barocco”.

L'11 febbraio 1858 la Madonna apparve per la prima volta a Bernardette Soubirous nella grotta di Massabielle, tra i Pirenei francesi. Da allora, questo luogo, prima dello scoppio della pandemia, è divenuto meta incessante di pellegrinaggi da ogni parte del mondo. Sono circa una settantina i miracoli di guarigione giudicati inspiegabili e riconosciuti dalla Chiesa che l'11 febbraio, per volontà di San Giovanni Paolo II, celebra la Giornata mondiale del malato. Prendendo spunto dalla terza apparizione della Madonna, durante la quale la Vergine chiese a Bernadette la gentilezza di ritornare per 15 giorni alla grotta, in diverse parrocchie e santuari si è diffusa la devozione delle 15 visite alla Madonna di Lourdes.

A Ragusa questo speciale rito è in programma nella chiesa di San Michele, rettoria della Cattedrale San Giovanni Battista, dall’11 al 25 febbraio. Anche quest’anno, dunque, pur in piena emergenza sanitaria, non sarà tralasciata la tradizione che da più di cento anni implora la Madre dell’umanità accogliendo l’invito fatto a Bernadette. A motivo delle giuste precauzioni anticontagio, nella chiesa in questione, culla della suddetta tradizione, il programma, rispetto agli anni passati, subirà delle modifiche. La chiesa sarà aperta ogni giorno dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 20. La mattina, alle 8,15 ci sarà la recita del Rosario e la lettura dell’apparizione. Alle 9 la santa messa e l’esposizione del Santissimo Sacramento fino alle 12. Il pomeriggio, alle 17, la recita del Rosario e la lettura dell’apparizione. A seguire, la santa messa. Alle 19,15 il Rosario e la lettura dell’apparizione saranno a cura della sottosezione Unitalsi di Ragusa. La chiesa di San Michele è gestita dal rettore, il sacerdote Giuseppe Cabibbo. Tra le altre iniziative, domani 11 febbraio, a conclusione della messa vespertina, ci sarà la preghiera per gli ammalati. Lunedì 14 febbraio, invece, a conclusione della messa, la preghiera a San Michele arcangelo per la liberazione dal Maligno. L’appuntamento religioso è sostenuto, sul piano della comunicazione, da Confcommercio provinciale Ragusa con il presidente Gianluca Manenti e da Confcommercio sezionale Ragusa con il presidente Danilo Tomasi. “Riteniamo questo momento – dicono entrambi – molto intimo sul piano spirituale e meritevole di attenzione nel momento stesso in cui lo leghiamo all’identità territoriale visto che proprio la chiesa di San Michele ha tenuto viva tale tradizione nel corso dei decenni. E’ l’espressione più sincera e più caratteristica della ragusanità, dal punto di vista religioso, e, proprio perché non sempre è stata diffusa capillarmente negli anni scorsi, riteniamo importante fornire il nostro contributo. Tra l’altro, per i credenti, sono due settimane molto intense che meritano di essere vissute in totale pienezza”.

 

 

Anche il vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, e il vicario diocesano, mons. Roberto Asta, tra quanti, ieri, hanno presieduto le funzioni religiose in onore di San Biagio. Ciò a testimoniare la grande attenzione riservata al patrono di Comiso, vescovo e martire. A conclusione delle otto messe tenute nel corso della giornata, poi, il rito della benedizione della gola, uno dei carismi del santo: i fedeli e i devoti ne hanno fatto esplicita richiesta. Si è chiusa così, dunque, la solennità liturgica in onore di San Biagio e nuovo appuntamento rinviato alla seconda domenica di luglio quando solitamente si tiene la festa esterna. Solo che, ormai, da due anni non è più così, o quantomeno non si tiene la colorata processione con il simulacro per le vie della città a causa dell’emergenza sanitaria. Quindi, bisognerà comprendere che cosa accadrà da qui a qualche settimana con riferimento all’evoluzione della pandemia. La chiesa di San Biagio è rimasta aperta sino a sera. Si è registrato un costante flusso di fedeli. Soddisfatti, per avere fornito il proprio contributo sul fronte della comunicazione esterna, allo scopo di fare conoscere a tutti la particolarità di questo evento religioso, il presidente provinciale Confcommercio Ragusa Gianluca Manenti e il presidente sezionale Confcommercio Comiso Orazio Nannaro. “E’ stato ancora una volta dimostrato – affermano entrambi – che, pur in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo, la forza dell’identità è superiore a ogni tipo di avversità. Ieri, il giorno della festa, è stato particolarmente sentito a Comiso a testimonianza della grande affezione nutrita dalla cittadinanza nei confronti del proprio patrono”.

C’è anche un teatrino smontato, pezzo per pezzo, e trasferito per sempre a Parigi nella sede dell'ambasciata italiana, tra i nove piccoli teatri siciliani raccontati nel libro “Nell’anima della scena”, edito da Historica Giubilea Regnani, presentato ieri sera online dal Teatro Donnafugata di Ragusa e da Naxos Legge durante un incontro moderato dal giornalista Salvatore Cannata. Un viaggio nel mondo dell'arte e della cultura, nella storia di questi piccoli teatri, alcuni quasi dimenticati, eppure ancora oggi luoghi in cui l'anima degli spettatori si nutre grazie alle varie rappresentazioni teatrali che vi si svolgono. E’ questo il progetto promosso dall’associazione culturale “Donnafugata 2000” con il supporto dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali e all'Identità Siciliana, a cura di Vicky DiQuattro e Fulvia Toscano, che hanno pensato di raccontare questa rete di “Piccoli Teatri” tutta da scoprire. 

Una rete non riconosciuta ma naturalmente esistente, teatri di circa 100 - 150 posti, che ancora oggi svolgono un’importante funzione di promozione culturale e di crescita sociale. 

Il libro, con la prefazione di Katia Tririfò, docente Dams Messina, e con il coordinamento di produzione di Federica Parisi, ha raccolto il racconto e le composizione letterarie di nove giovani drammaturghi pronti ad intraprendere questo viaggio alla scoperta di questi scrigni d’arte. Tiziana Francesca Vaccaro ha raccontato il Teatro Comunale L’Idea di Sambuca di Sicilia (Agrigento), Joele Anastasi il Teatro Garibaldi di Mazara del Vallo (Trapani), Giovanni Arezzo il Teatro Donnafugata di Ragusa, Costanza DiQuattro il Teatro Garibaldi di Palermo, Angelo Campolo il Teatro Casalaina di Novara di Sicilia (Messina), Luciana Maniaci il Teatro di Sant’Angelo di Brolo (Messina), Simone Corso il Teatro Sant’Alessandro di Santa Margherita Belice (Agrigento), Aurora Miriam Scala il Teatro Garibaldi di Avola e Marco Savatteri il Teatro Siciliano di Parigi. Per ciascun teatro i nove autori hanno realizzato un'opera drammaturgica ispirata proprio al teatro assegnato.

L’assessore regionale Alberto Samonà, intervenuto online, ha salutato favorevolmente l’intero progetto: "Un vero e proprio itinerario alla scoperta di luoghi di suggestione come i piccoli teatri siciliani. Come Assessorato regionale abbiamo appoggiato questo progetto che serve anche a fare il punto su queste realtà in un periodo decisamente non semplice. Un focus su questi luoghi, raccontando la voce di alcuni uomini e donne che di teatro vivono, si nutrono attraverso il palcoscenico e ci restituiscono, a noi pubblico, tante energie. Un modo per avviare una rete di questi teatri, un patrimonio che non va sprecato. Abbiamo i grandi teatri, quelli pubblici, poi i teatri di pietra che raccontano storie millenarie e poi i piccoli teatri che meritano riconoscimento e piena fruizione”. 

E i piccoli teatri sono pronti a creare sinergie per dar vita ad un circuito. Un sogno che potrebbe presto diventare realtà. 

“Una rete straordinaria e variegata di piccoli teatri che comprende affascinanti luoghi restaurati, riaperti negli ultimi vent'anni e recuperati alla loro fondamentale funzione culturale - spiega Vicky DiQuattro - La qualità della loro proposta culturale e teatrale è cresciuta nel tempo e non ha più nulla da invidiare alla produzione dei grandi teatri. Da anni si discute sull'opportunità di creare condizioni di produzione di spettacoli e circuitazione degli stessi che nascano da una collaborazione operativa e aperta tra queste realtà. Da questo progetto potrà davvero nascere ufficialmente questa rete che ci racconterà anche le storie di questi teatri, storie molto particolari, e mi piace citarne una, quella del teatro di Mazara del Vallo, nato dalla volontà popolare di avere in città un teatro. Ciascuno ha messo del suo per costruirlo”. 

E delle prospettive future parla anche Fulvia Toscano, direttrice della collana editoriale in cui è inserito il libro: “Questo progetto prevede la valorizzazione dei piccoli teatri siciliani accomunati dalle piccole dimensioni, dalla valenza storico-artistica e soprattutto dalla volontà dei loro gestori di andare oltre le condizioni di marginalità culturale e geografica. Tutto ciò creerà le migliori condizioni per la produzione e circuitazione di spettacoli adatti per dimensioni e caratteristiche a questi teatri, senza far venir meno la qualità degli stessi e la valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico diffuso che i piccoli teatri rappresentano”. 

Il progetto infine valorizzerà le città che ospitano questi teatri, attraverso un “piccolo gran Tour” per viaggiatori attenti e curiosi attraverso luoghi non sempre conosciuti, ma carichi di storia e bellezza.

 

Pubblicato il programma della 44esima edizione della Giornata per la vita che si celebra il 6 febbraio. Le iniziative a Ragusa sono promosse dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute in collaborazione con l’ufficio per la Pastorale della famiglia, l’ufficio per l’Insegnamento della religione cattolica e il Centro di aiuto alla vita. In particolare, sabato 5 febbraio al santuario del Carmine a partire dalle 17,30 si terrà l’adorazione eucaristica per il dono della vita. Alle 18,30, ci sarà, poi, la celebrazione eucaristica presieduta da don Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio per la Pastorale della salute. Dopo la santa messa, seguiranno un breve intervento del Cav, il Centro di aiuto alla vita, e l’offerta delle primule, simbolo della vita nascente, ai fedeli. Domenica 6, invece, all’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa ci sarà alle 10 una cerimonia. Il Cav consegnerà una targa di ringraziamento al personale sanitario dell’ospedale impegnato al servizio dei malati in tempo di pandemia da Covid. Alle 11, al santuario del Carmine, la celebrazione eucaristica presieduta da padre Gianni Iacono, priore del santuario, e subito dopo ci sarà l’intervento del Cav e l’offerta delle primule ai fedeli. Alle 19, in Cattedrale, la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa. In tutte le parrocchie, nelle messe prefestive e festive di domenica 6 febbraio, sarà utilizzata la scheda liturgica con il messaggio del consiglio permanente della Cei in occasione della Giornata per la vita 2022.

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