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G20: nessuna ripresa senza vaccino

"Il G20 si impegnerà per avere il 70% della popolazione vaccinato contro il Covid entro metà del prossimo anno. È un impegno ambizioso che sosteniamo".  Questo l'annuncio della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa in vista del Summit di Roma. La cooperazione con Mario Draghi "è stata ed è eccellente", ha aggiunto ricordando come "abbiamo avuto il G20 Salute che ha posto le basi per le discussioni che facciamo ora. C'è stata un'ottima preparazione senza la quale non staremmo affrontando questi temi ora".
L'Ue ha mantenuto la sua promessa: almeno una dose su due di quelle prodotte in Europa sono e saranno esportate nel mondo

E il prossimo anno ci aspettiamo più di 3,5 miliardi di dosi di vaccini prodotte in Ue, la cui maggioranza sarà esportata". Lo ha detto la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen nel corso della conferenza stampa sul G20 di Roma.

"Essendo la riunione delle 20 maggiori economie del mondo, avremo una visione a 360 gradi sul mondo, ma mi concentro sui tre temi principali: come far terminare la pandemia di Covid-19, le questioni della ripresa economica globale e del cambiamento climatico", ha spiegato von der Leyen. E, sul tema vaccina, la numero dell'esecutivo uno ha ricordato come l'Ue finora abbia esportato "1,2 miliardi di dosi di vaccino, verso 150 paesi e fornito 880 milioni" ai Paesi più vulnerabili. "Quello di cui abbiamo bisogno è un Oms forte, per preparare meglio il mondo alla potenziale prossima pandemia", ha ancora osservato von der Leyen richiamando l'attenzione sulla necessità di una risposta globale "più strutturata". "Devono essere anche rafforzati i sistemi sanitari, che si sono dimostrati non abbastanza resilienti. Non ci siamo ancora, devo dire, nei negoziati del G20: ci sono visioni differenti su come farlo, ma spero che troveremo un accordo", ha concluso."Il G20 dovrà trovare un'intesa su una riforma fiscale globale".Lo ha detto la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen in una conferenza stampa sul G20, ponendo l'accento sulla necessità di una "ripresa equa" nel post-Covid. Dobbiamo porre attenzione sulla giustizia e credo che questo è quello che fa la tassa minima globale. Siamo pronti a implementare velocemente. Entro la fine di quest'anno faremo già una proposta", ha aggiunto.

"Dal punto di vista della pandemia l'obiettivo principale è l'impegno del G20 a raggiungere il target del 70% della popolazione vaccinata nel mondo. L'Ue ha mantenuto la sua promessa: almeno una dose su due di quelle prodotte in Europa sono e saranno esportate nel mondo. E il prossimo anno ci aspettiamo più di 3,5 miliardi di dosi di vaccini prodotte in Ue, la cui maggioranza sarà esportata", ha aggiunto.

"Uno dei nostri obiettivi è vaccinare mondo, facilitando la capacità dei Paesi in via di sviluppo. Abbiamo speso più di un miliardo in Africa per questo. Vogliamo portare la tecnologia Rna al continente africano. Con Senegal Ruanda e Sudafrica abbiamo fatto buoni progressi. Ora ci impegneremo nella cooperazione con Ghana, Egitto, Marocco, Kenya. Sosteniamo in pieno l'obiettivo dei Paesi africani, che è quello di diventare più indipendenti nella produzione dei vaccini arrivando alla produzione del 60% nel 2024, mentre ora è solo l'1%", ha proseguito la presidente della Commissione europea parlando del G20 a Roma.
"La cooperazione con Mario Draghi" al G20 "è ed è stata eccellente"

"Domani si svolgerà a Roma la riunione del G20 dei ministri della Salute e della Finanza. Il mio obiettivo è portare in quella sede di discussione una priorità: gli investimenti sulla salute e sui servizi sanitari nazionali come prima mattonella per la ripartenza a livello globale e come premessa per qualsiasi ripartenza anche di natura economica e sociale", afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, in occasione della riunione L20, l'incontro delle organizzazioni sindacali internazionali e dei sindacati dei paesi del G20 oggi a Roma. E il primo ambito dentro cui "deve giocarsi questa prima fase di investimenti e di collaborazione internazionale è sicuramente quello dei vaccini, che - ha sottolineato Speranza - devono essere considerati un bene pubblico globale e diritto di tutti e non privilegio di pochi. Abbiamo bisogno che questo principio, affermato anche nella Dichiarazione di Roma, possa realizzarsi nel più breve tempo possibile e tradursi in un'iniziativa concreta". Questo significa, ha aggiunto, "impegnarsi per portare le dosi in ogni angolo del mondo, lavorare per il trasferimento tecnologico, consentire a tutti i Paesi di poter accedere a questa risorsa fondamentale. Questo è giusto sul piano etico ma anche semplicemente sul piano sanitario, perché portare il vaccino in ogni angolo del mondo è l'unica garanzia per evitare la formazione di ulteriori varianti che potrebbero rendere ancora più complessa questa battaglia". "La lotta alle diseguaglianze resta cioè una priorità su cui dobbiamo muoverci sia a livello nazionale sia a livello internazionale. La mia opinione è che questo si può fare con un impegno molto forte da parte dei governi e l'auspicio è che questo G20 - ha concluso - possa imprimere un'ulteriore accelerazione dentro questa traiettoria di sfida, e penso che i governi sono più forti con il dialogo e se hanno la capacità di ascoltare i soggetti esterni della società, in questo quadro credo molto nel ruolo del sindacato".

Prima di partire per il G20 in Italia Joe Biden va al Congresso per definire con i Dem i dettagli del suo piano per welfare e clima per poi svelarli in un discorso in tv alle 11.30 locali (le 17.30 in Italia). Lo riferiscono fonti della Casa Bianca, mentre la Cnn parla di un rinvio di alcune ore della partenza per Roma. Si prevede che la spesa del piano si aggiri sui 1750 miliardi. Secondo i media Usa, Biden si attende ora il consenso di tutto il partito sulla sua agenda, che gli permetterebbe di volare al G20 e poi alla Cop26 con un grosso successo di politica interna.

Il presidente e la first lady partiranno per Roma alle 12.35 locali (le 18.35 in Italia) dalla Joint Base Andrew, in Maryland, e arriveranno nella capitale italiana nella notte, alle 2.10, informa la Casa Bianca. Domani Joe Biden e la first lady Jill saranno ricevuti dal Papa, poi il presidente Usa avrà bilaterali con il premier Mario Draghi, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con il presidente francese Emmanuel Macron.

Intanto se si guarda alle pensioni di vecchiaia (95.303) si evince come siano di meno rispetto a quelle liquidate prima dei 67 anni. L'importo medio delle pensioni liquidate è di 1.456 euro ma quello dei trattamenti anticipati, è di 2.109 euro. Per le donne le pensioni complessive sono state 358.758 ma le anticipate sono state 90.163, circa un quarto.

Sono oltre 5,3 milioni i pensionati che nel 2020 hanno avuto un reddito da pensione complessivo inferiore a 1.000 euro. Lo si legge nell'Osservatorio Inps sulle pensioni e i beneficiari del sistema pensionistico secondo il quale il 33,4% dei pensionati complessivi è sotto questa soglia percependo solo il 12% dei 307.690 milioni di euro erogati per le pensioni nell'anno. La maggioranza dei pensionati sotto i 1.000 euro sono donne (3,4 milioni). Nella fascia delle pensioni più alte, superiori a 4mila euro al mese ci sono 585mila pensionati (il 3,6% del totale) con redditi per oltre 40 miliardi complessivi (il 13,2% del totale).

Le donne sono la maggioranza dei pensionati ma ricevono solo il 44% del reddito da pensione complessivo. Emerge dall'Osservatorio Inps "Prestazioni pensionistiche e beneficiari del sistema pensionistico italiano" secondo il quale le donne sono il 52% dei 16.041.202 pensionati. Hanno percepito però in media nel 2020 16.233 euro a fronte dei 22.351 medi degli uomini con una differenza del 27%. Alle donne sono stati erogati nell'anno 134.919 milioni di euro complessivi di pensione e a fronte dei 172.771 degli uomini. Nel complesso l'Inps ha erogato per pensioni nel 2020 307,69 miliardi di euro.

 

Fonti varie agenzie ansa agi

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