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Gli attacchi di San Silvestro erano organizzati

Le violenze della notte di San Silvestro a Colonia sarebbero state organizzate, lo sostiene l'anticrimine federale.Lo dice il capo del Bundeskriminalamt (l'anticrimine federale), Holger Muench, al Rbb Inforadio. "È chiaro che gli aggressori sono arrivati da più regioni, a Colonia come in altre città. Normalmente una cosa del genere viene organizzata sui social network". Il capo dell'anticrimine federale in Germania, Holger Muench, esclude che gli attacchi di San Silvestro siano collegati alla gestione della criminalità organizzata: i fatti avvenuti, per lui, hanno un'altra qualità. "Stiamo parlando di gruppi chiusi, non vediamo una gerarchia fra i gruppi in questo caso", ha spiegato. Ma è chiaro, ha aggiunto, che gli aggressori abbiano comunicato e si siano dati appuntamento.

Una giornata campale per la Germania, tra piazza e palazzo, dopo le aggressioni di massa delle donne a Colonia nella notte di Capodanno, le cui denunce sono nel frattempo salite a 379. Da un lato la tensione nella città renana, con due manifestazioni ufficiali annunciate e una terza improvvisata dalle femministe sulla scalinata del duomo, culminata con l'interruzione della polizia del corteo degli anti-islamici di Pegida per lancio di petardi contro le forze dell'ordine. Dall'altro la drammatica 'dichiarazione di Magonza' della Cdu, con l'annuncio di Angela Merkel della proposta di "togliere il diritto d'asilo, o il diritto alla procedura per ottenerlo, ai profughi che dovessero macchiarsi di reati, anche per quelli per i quali è prevista la sospensione condizionale".

Un meccanismo che permetterebbe di accelerare le espulsioni per i profughi colpevoli, un'altra delle misure con le quali la cancelliera spera di recuperare una fiducia che vacilla dopo le aggressioni di Capodanno. Tutte ipotesi che, per essere approvate, dovranno trovare il consenso del partner di governo socialdemocratico: Merkel si dice "fiduciosa" ma Magonza ha di fatto segnato un punto di svolta nella politica sui migranti. A confermarlo l'annuncio del ministro della Giustizia Heiko Maas (Spd) sull'inasprimento della legge sulle violenze sessuali deciso dal governo. Anche nei casi in cui la vittima non oppone una chiara resistenza perchè colta di sorpresa o impaurita come avvenuto a molte donne la famigerata notte dell'ultimo dell'anno. In una Colonia ancora lacerata per le violenze di Capodanno, due manifestazioni ufficiali contrapposte, quella del movimento anti-islamico Pegida e di una lega anti-razzista contro le destre, hanno messo a dura prova il dispositivo di sicurezza delle forze dell'ordine. Che questa volta ha funzionato, anche se le tensioni suscitate dal corteo di Pegida hanno infuocato il pomeriggio di Colonia, con scontri, impiego di idranti e lacrimogeni. Sul campo 1700 agenti della polizia locale e centinaia di uomini di quella federale.

Intanto per le violenze di Colonia la polizia locale indaga su 19 sospetti: 10 sono richiedenti asilo, 9 sono presunti clandestini. È quello che emerge dal rapporto del ministro della Westfalia Ralf Jaeger. Nessuno dei sospettati è di cittadinanza tedesca. Quattro, già in stato di fermo, sono accusati di furto. Dal rapporto non emerge di quali reati siano accusati gli altri.

Ieri un gruppo di hooligan, rocker e buttafuori avrebbe lanciato una "caccia all'uomo nel centro storico di Colonia", come reazione alle violenze subite dalle donne a San Silvestro. L'iniziativa, di cui riferisce il Koelner Express, sarebbe nata su Facebook. La polizia sta indagando su eventuali collegamenti con attacchi avvenuti ieri sera.

Le manifestazioni contro si sono fronteggiate anche fisicamente in Breslauer Platz, sul lato nord della stazione centrale dove è avvenuto il raduno dei due gruppi, divisi da una zona cuscinetto formata da transenne e poliziotti. Non è affatto inconsueto, in Germania, che due manifestazioni contrapposte vengano autorizzate sullo stesso luogo. Fa parte delle regole democratiche. Ma mentre quella della lega contro le destre si è svolta pacificamente, quella di Pegida è sfociata in scontri con la polizia e impiego di idranti, che ne hanno decretato la fine anticipata. All'appello dell'estrema destra hanno risposto circa 1700 partecipanti, secondo le ultime stime della polizia, almeno la metà hooligans legati al mondo degli ultras del calcio, aggressivi e pronti a creare disordini. L'affluenza è cresciuta durante i discorsi che hanno preceduto il corteo.

Discorsi di grande violenza verbale, che hanno acceso ancor più gli animi: "Angela Merkel peggior cancelliere dopo Hitler", "Islam cancro e Pegida la sua cura", "Profughi invasori che violentano donne e bambini", alcune delle frasi più roboanti pronunciate dagli oratori. Poi il corteo, subito egemonizzato dagli hooligans: dopo pochi metri di percorso, il lancio di petardi e di bottiglie di vetro contro la polizia, il tentativo degli agenti di calmare la situazione, infine la decisione di far intervenire gli idranti, sospendere la manifestazione e disperdere gradualmente i più facinorosi. Bilancio finale: quattro feriti, un giornalista e tre poliziotti e diversi fermi. In mattinata un improvvisato flashmob di femministe aveva ravvivato la scalinata del duomo. Una manifestazione allegra e pacifica, ma con uno slogan drammatico: nessuna tolleranza per la violenza alle donne.

Nulla giustifica quello che è stato riferito dal presidente del Consiglio centrale dei musulmani tedeschi: lo ha detto il portavoce di Angela Merkel Steffen Seibert, rispondendo ad una domanda sulla denuncia fatta dal presidente dei musulmani tedeschi sull'ondata d'odio che sta colpendo i musulmani in Germania dopo le violenze di Colonia. "Bisogna assolutamente evitare che adesso vi sia un sospetto generale che colpisce i profughi in Germania", ha aggiunto il portavoce del ministero dell'Interno. Seibert ha sottolineato che bisognerà verificare la possibilità di misure giuridiche e politiche "a tutela della popolazione", ma anche continuare a garantire protezione alla "grande maggioranza dei rifugiati incolpevoli" che hanno diritto d'asilo

Intanto salgono a 516 le denunce a Colonia per le aggressioni della notte di San Silvestro. Lo ha comunicato la polizia locale. Nel 40% dei casi si tratta di molestie sessuali.

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