A nostro modesto avviso, il Sud ha bisogno di una Scuola Superiore, con funzione di traino, che possa dimostrare, nel concreto, come sui valori dell’eccellenza e del merito si può costruire e far leva per contribuire all’affermazione di un nuovo modello di sviluppo, dove la ricerca e l’alta formazione possano costituire un driver per l’innovazione delle strutture produttive esistenti e per la nascita di nuove imprese innovative, creando così, fondate opportunità per gli investitori. Ancora, il Sud ha bisogno di una sorta di “Rinascimento industriale”, sotto la spinta della nuova ondata tecnologica, in corso, che è la base dell’industria 4.0. Pertanto, è solo attraverso uno sforzo mirato e lungimirante di questo tipo, coinvolgendo le grandi e medie imprese tecnologiche, presenti sul territorio, che il Mezzogiorno può sperare di essere una terra in cui i giovani, soprattutto quelli con più elevati livelli formativi tecnologici, possano sperare di avere opportunità occupazionali adeguate. Stiamo parlando di obiettivi strategici irrinunciabili per un Mezzogiorno che deve puntare, in via prioritaria, a creare opportunità di lavoro e affermazione, per giovani talenti creativi, capaci e con doti di intraprendenza. Non ci sono, quindi dubbi, sull’importanza di operare per dar vita, nei modi e nei tempi brevi, ad una Scuola Universitaria Superiore nel Mezzogiorno. In tal senso, per dovere di cronaca, diciamo che qualcosa si sta muovendo, nel Salento; ecco un primo passo: una recente firma di un Accordo di collaborazione tra la Camera di Commercio di Lecce e il Dipartimento di Scienze dell’Economia dell’Università del Salento, avendo come obiettivo, primario, una ricerca universitaria per l’innovazione, al servizio delle imprese locali. In conclusione, ci auguriamo che questo primo passo sia di attrazione per tutto il Mezzogiorno.